Il Talsano ritrova il ‘Renzino Paradiso’ per tornare alla vittoria
Assistere a una partita di calcio della categoria Promozione è fare un salto negli anni pre-Covid e pre-social. Quando i calciatori in erba giocavano a pallone per puro piacere, passando dalla strada ai campetti di terra battuta o in sintetico, seguiti settimanalmente dai loro parenti, amici e genitori. Supporter, quest’ultimi, fin troppo calorosi… Lì dove i più promettenti sognano di diventare campioni, quell’odore di terra, un mix di fatica e passione, finisce con l’impossessarsi di ogni spettatore. Anche di chi si trova allo stadio “Renzino Paradiso” al quartiere Tramontone. Un campo benedetto per il Talsano Taranto, che nell’ultimo match casalingo si era sbarazzato del Novoli per 4-1: la formazione biancoverde aveva dimostrato di essere un gruppo che gioca da squadra; che possiede tecnica ed individualità buone. L’ottima prestazione non è stata replicata a Tricase purtroppo. Inatteso il ko, a spezzare la striscia di quattro risultati positivi consecutivi, arrivato dopo il goal illusorio di Franco nei primissimi minuti di gioco. Era stato Bonaventura a pareggiare i conti su calcio di rigore; l’Atletico Tricase ha poi steso il Talsano grazie alla doppietta di D’Amico nella ripresa.
In classifica, a trazione salentina, nel girone B della Promozione (conduce il Gallipoli a quota 27 punti, seguito da Taurisano e Leverano), il Talsano è sceso al quarto posto. Gli uomini allenati da Giacomo Pettinicchio proveranno a riscattarsi questa domenica facendo ritorno allo stadio Renzino Paradiso. Avversario il Capo Di Leuca, che, al pari dei biancoverdi, avranno fame di vittoria. Se non maggiore, perché reduci dalla pesante sconfitta interna inflitta dalla capolista Gallipoli per 5-0. Per il Talsano l’imperativo categorico è non ripetere gli ultimi errori. Come quello che, domenica scorsa, ha causato il rigore. La squadra c’è e lo ha dimostrato nella seconda frazione di gioco creando diverse occasioni – mettere il turbo nella ripresa sembra essere una caratteristica della stessa formazione. Stavolta, però, è mancato il cinismo, la capacità di concretizzare facendo goal. Non la propensione a salire di ritmo alzando il livello di gioco. La sconfitta ad ogni modo, per ammissione dello stesso tecnico tarantino, fa sempre riflettere e crescere, guardando al breve e medio termine. Il cammino del Talsano in questo campionato è senz’altro positivo. Al netto dell’ultima prestazione, più sfortunata che sottotono: la legge del calcio vuole che chi attacca rischia, poi, di prendere goal. Contro Capo Di Leuca sarà fondamentale non ripetere gli errori. Non sottovalutare l’avversario che, sebbene si trovi in zona playout (al terzultimo posto, in coabitazione col Melendugno), potrebbe rendersi pericoloso. La società presieduta da Gianluigi Palmisano può mirare al salto di categoria, a fine stagione. Perché ha un grande allenatore. E un collettivo capace di regalare grandi soddisfazioni ai suoi fedeli tifosi.