Il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo: “Chiediamo un cessate il fuoco immediato”
“Con tutto il cuore assistiamo al dramma del popolo ucraino e allo stesso tempo ammiriamo la sua forte resistenza all’invasore”. Lo ha detto ieri il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, durante la “Domenica dell’Ortodossia” che è stata celebrata nella cattedrale di San Giorgio al Fanar, Istanbul, alla presenza del primo ministro greco Kyriakou Mitsotakis. Il Patriarca ecumenico ha fatto riferimento ai tragici eventi in corso in Ucraina. “Chiediamo un cessate il fuoco immediato. La violenza e la guerra non solo non risolvono le controversie, ma provocano dolore e morte e creano problemi più complessi. L’invasione e la guerra devono finire immediatamente, e si deve dare una nuova opportunità al dialogo, veicolo preminente di riconciliazione e di pace. D’altra parte, la Carta delle Nazioni Unite, questo ‘Vangelo delle Nazioni’, come viene chiamato, proibisce esplicitamente l’uso della forza nelle relazioni internazionali e impegna tutti i membri dell’Organizzazione a risolvere le loro controversie con mezzi pacifici”. In un breve saluto al primo ministro della Grecia – si legge in un comunicato del Patriarcato –, Bartolomeo ha ringraziato lo Stato greco per il suo continuo interesse per le questioni del Patriarcato ecumenico. Ha augurato ogni successo per l’incontro con il presidente della Repubblica di Turchia, e sempre riferendosi alla drammatica situazione in Ucraina, ha ribadito il sostegno del Patriarcato ecumenico al popolo ucraino in difficoltà.