Vittima al porto di Taranto
Il cordoglio dell’arcivescovo Santoro
22 Mar 2022
Apprendo con sgomento dell’incidente mortale avvenuto al quarto sporgente del porto di Taranto, la mia paterna vicinanza alla famiglia del giovane operaio Massimo De Vita.
Questa terra continua ad immolare lavoratori, vite umane sacrificate al profitto lì dove il lavoro dovrebbe essere occasionedella promozione della dignità umana e di emancipazione sociale.
Mi associo all’appello accorato già lanciato da papa Francesco: “Basta morti sul lavoro. È importante dare dignità all’uomo che lavora ma anche dare dignità al lavoro dell’uomo perché l’uomo è signore e non schiavo del lavoro”.