Santi Medici torna al suo splendore
Giovedì 7, la cerimonia di inaugurazione
Un altro gioiello, segno vitale dell’eredità di fede che la città di Taranto ha trasmesso ai suoi figli, torna all’antico splendore. Con una cerimonia in programma per il pomeriggio di giovedì 7 aprile, viene inaugurato il restauro della facciata della Chiesa dei Santi Medici in Città vecchia, di cui è titolare la confraternita Santa Maria di Costantinopoli, sotto il titolo dei Santi Medici, guidata dal commendator Antonio Gigante. Dopo la benedizione della splendida facciata restaurata di San Domenico, questa nuova “restituzione”, che avviene nella Settimana di Passione, segna un’altra tappa importante del recupero dei beni ecclesiali che ci si augura faccia da apripista al risanamento di tutto il centro storico cittadino.
È quello che si auspica anche l’ingegner Gianfranco Tonti, impegnato assieme agli ingegneri Stefano Tomassi, Giorgio Tonti, Carmelo Lippo, all’architetto Leda Ragusa e al commercialista Francesco Falcone, ai lavori di ristrutturazione eseguiti dall’impresa Ferrarese costruzioni. All’ingegner Tonti abbiamo rivolto alcune domande.
Che significato assume, a suo parere, questa nuova riconsegna?
È un’ulteriore dimostrazione del fatto che la diocesi sta dando concreta attuazione a un piano che aveva delineato già da tempo, seguendo itinerari che sono sicuramente storici e religiosi, ma che hanno anche una valenza politica e culturale all’interno della città, un percorso era stato anche cartografato.
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Una conferma del legame tra la Chiesa e la città, quindi.
Proprio così. Credo che, come hanno osservato autorevoli addetti ai lavori, a partire dall’architetto Augusto Ressa, già assessore e dirigente della soprintendenza per Taranto, la Chiesa sta dando segni concreti di vicinanza alla città e alla cittadinanza, con il processo, intrapreso già da anni, di ristrutturazione e riconsegna all’operatività di numerosi beni culturali di grande importanza e valore, sia religioso che storico-artistico. Dopo edifici come il Palazzo Visconti, il Mudi, il Palazzo arcivescovile, il Palazzo Santacroce, la Madonna della Salute e altri ancora, ora si sta portando avanti un nuovo “pacchetto” di ristrutturazioni che, dopo San Domenico e i Santi Medici, la cui facciata è stata appena liberata dalle impalcatura e che sta per essere riconsegnata alla città, prevede il restauro della Cattedrale di San Cataldo e della Chiesa di San Giuseppe, lavori questi che sono in corso di completamento. Un lavoro intenso e importante per tutta la comunità, fortemente voluto dalla diocesi e da monsignor Emanuele Ferro, parroco delle chiese della Città vecchia, che si completerà certamente entro l’anno.
Anche la facciata della Chiesa dei Santi Medici appare trasformata.
Si è trattato di operare su una facciata che, per configurazione geometrica, altezza e organizzazione delle scale di accesso ha comportato sicuramente qualche problema, ma anche qui si è operato con mano leggera rimettendo in mostra una struttura elegante e ben conservata.
Per la benedizione della facciata restaurata dei Senti Medici, è prevista domani, giovedì 7 aprile, una cerimonia così programmata dalla confraternita Santa Maria di Costantinopoli, sotto il titolo dei Santi Medici: alle 16.30, dalla chiesa di Sant’Anna muoverà la Via Crucis che percorrerà via Cava, largo San Gaetano, via di Mezzo, per giungere infine alla chiesa dei Santi Medici.
Monsignor Filippo Santoro impartirà quindi la benedizione alla facciata della chiesa al termine dei lavori di restauro. Quindi l’arcivescovo Santoro presiederà la celebrazione eucaristica.