L’arcivescovo Santoro inaugura, nel Crac Puglia, la mostra: Segni di pace
Giovedì 21 aprile alle 18, l’arcivescovo Filippo Santoro inaugurerà, nel Crac Puglia (Centro di ricerca arte contemporanea) della Fondazione Rocco Spani, la mostra “Segni di pace. 24 presenze nell’arte contemporanea per una cultura della non violenza”. Introdurranno il presidente del Crac Giulio De Mitri e la presidente di Ante Litteram, Annalisa Adamo. Interverranno Nicola Fasano, storico dell’arte e Carmine Carlucci, presidente Cqv.
Il progetto artistico, ideato da Giulio De Mitri, presidente del Crac, nasce per contribuire all’idea di un’educazione alla non violenza “facendo confluire diversificati linguaggi e liberi pensieri artistici”, come afferma la curatrice e critico d’arte Sara Liuzzi, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia Albertina di Torino. “La cultura della pace è per gli artisti – come afferma il noto critico e storico dell’arte Flaminio Gualdoni nel suo contributo in catalogo – l’ossigeno che respirano ogni momento della loro vita. Il che è una lezione vera, per chi la voglia ascoltare, ma anche per chi creda di potere non far finta di niente”. In mostra le opere di ventiquattro artisti differenti per generazioni, linguaggi e provenienze geografiche, che ruotano sul tema della pace, attraverso una interpretazione diretta o desunta dalla capacità che ogni artista ha di esprimere tensioni e aspirazioni del tempo presente. Le opere esposte sono di: Salvatore Anelli, Bernard Aubertin, Gianfranco Baruchello, Bruno Ceccobelli, Pietro Coletta, Claudio Costa, Manoocher Deghati, Elena Diaco Mayer, Janz Franz, Winfred Gaul, Iginio Iurilli, Lindsay Kemp, Renato Mambor, Antonio Paradiso, Pino Pinelli, Oliviero Rainaldi, Paolo Scirpa, Maria Teresa Sorbara, Ettore Sordini, Giuseppe Spagnulo, Daniel Spoerri, Mauro Staccioli, Antonio Violetta, Wolf Vostell.
La presentazione sa
La guerra che sta sconvolgendo in questi giorni il cuore dell’Europa avvalorare, secondo gli organizzatori, la necessità di un più diffuso impegno culturale e sociale che persegua l’obiettivo di sostenere una cultura della pace. “I processi umani, economici, etnici e ambientali che si verificano a livello planetario sono gli stessi che accadono nelle nostre città – afferma Annalisa Adamo, presidente di Ante Litteram – e che molto spesso vengono sottovalutati. È necessario più che mai far vivere la democrazia attraverso i contenuti seri e concreti delle attività culturali, come sostenibilità, cittadinanza attiva e sussidiarietà”.”Ventiquattro segni di pace che, nel delicato momento storico che stiamo vivendo, mirano ad abbattere – dichiara, da parte sua, Giovanna Tagliaferro, direttore delle strutture educative della Fondazione Rocco Spani – stereotipi e pregiudizi che avviliscono la nostra contemporaneità. Oggi l’educazione e la democrazia sono indispensabili per la promozione di una società autentica. L’impegno educativo richiede, come sua strategia metodologica, la promozione della partecipazione di fasce sempre più ampie di cittadini che si motivano nell’identificazione e nel perseguimento di obiettivi solidali, socialmente condivisi e democratici”.
Il progetto-mostra è promosso e organizzato dal Crac Puglia e dall’associazione Ante Litteram, col patrocinio di Comune, Regione e Università di Bari “Aldo Moro” e in collaborazione con le associazioni Amica Sofia di Perugia, Famiglie al museo, Comitato per la qualità della vita, Amici dei musei, Tarenti cives, Gruppo Taranto e FAI delegazione di Taranto.