Anche i giovani di Taranto all’incontro con papa Francesco
C’era anche Taranto all’incontro che papa Francesco ha tenuto con gli adolescenti italiani per la prima volta dopo i due anni di stop causati dalla pandemia. Nel giorno del Lunedì dell’Angelo, 120 ragazzi della diocesi ionica, sotto la guida del direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, don Francesco Maranò e di alcuni parroci delle singole comunità, hanno raggiunto Roma per ascoltare le parole del pontefice e per vivere una giornata di spensieratezza ed allegria con alcuni dei loro beniamini, tra cui Blanco, vincitore dell’ultimo festival di Sanremo insieme a Mahmood. “È stato un momento bellissimo – racconta don Francesco – perché c’era nei ragazzi non soltanto il desiderio di stare insieme tra loro dopo tanto tempo ma quello di fare Chiesa ed è bello vedere una Chiesa giovane. Dopo le varie testimonianze di alcuni ragazzi che hanno parlato della loro esperienza di buio, nonostante la loro giovane vita, il Papa ha esclamato: “il buio non ci faccia paura. Non bisogna vergognarsi di dire che ne abbiamo paura. Le paure vanno portate fuori, bisogna parlarne”. Io che ho la possibilità anche di insegnare in una scuola superiore mi sono accorto della fatica dei rapporti, delle difficoltà che i ragazzi hanno incontrato in questo lungo periodo di Dad. Molti si sono chiusi in loro stessi, senza parlare con qualcuno e senza avere un punto di riferimento ed è proprio questo che il Papa ha voluto ricordare ai ragazzi: parlare, confidarsi e guardare con speranza al proprio futuro. “Voi avete il fiuto della verità, non perdetelo”- ha detto ai giovani. Il gruppo della diocesi tarantina ha sostato poi la notte a Roma, «così da poter ripartire con calma ieri e far sedimentare anche tutto quello che abbiamo vissuto, riflettere insieme e devo dire che i ragazzi sono contentissimi dell’esperienza. Ovviamente entusiasti di vedere i loro cantanti preferiti, ma ancora di più di poter ascoltare e vedere il Papa. Alcuni lo avevano solo visto in tv. La piazza è esplosa quando lo ha visto. I ragazzi cercano qualcosa di più profondo nella vita, è una bugia dire il contrario. D’altronde Francesco stesso ha detto, in preparazione al Sinodo, nel 2018, che tante volte noi adulti parliamo dei giovani ma non dialoghiamo con i giovani ed è su questo che come Chiesa ci sta chiedendo da tanto tempo di lavorare».