Ministerialità, l’ultimo lavoro di Simone Spada

Nella serata di giovedì 21, nella chiesa San Nunzio Sulprizio a Taranto, è stato presentato l’ultimo libro di Simone Spada, ‘Ministerialità – la mia vita’ insieme all’incontro in preparazione all’ordinazione diaconale di Cosimo Porcelli (la cui intervista sarà pubblicata nella sezione ‘Ecclesia), prevista per sabato 23 aprile, alle ore 17, in Concattedrale.
“Un’opera letteraria – ha esordito Angelo Fiorito, che della serata è stato il conduttore – ci lascia sempre intravvedere la sensibilità e la formazione del suo autore. “Ministerialità”, il libro di Simone Spada, si presenta con un titolo impegnativo, quasi solenne, ma la chiave di lettura dell’opera è probabilmente nel sottotitolo, molto più confidenziale: “la mia vita”. Mi farebbe piacere emergessero, attraverso la testimonianza dell’autore, come titolo e sottotitolo, apparentemente distanti, nel corso della lettura del testo sembrano rincorrersi per poi unirsi in un legame unico e indissolubile.
I temi affrontati sono trattati con grande delicatezza in questo libro; Spada, quasi in punta di piedi, ci parla di argomenti che meritano sicuramente approfondimento, in un tempo di grandi superficialità, quale quello che stiamo vivendo.
Il libro di Simone, semplice e scorrevole nella lettura, offre degli spiragli attraverso i quali scopriamo la sua ministerialità e, nello stesso tempo, siamo chiamati a valorizzare la nostra.
Si può intravvedere tra le righe del libro quanto l’incontro di Simone con Gesù sia la scintilla che incendia il roveto che è in ogni uomo. Come nell’esperienza di Abramo, il roveto brucia ma non si consuma, diventa fonte per la nostra ministerialità e alimento per il suo esercizio fruttuoso.
Il testo, attraverso l’esperienza di Simone, interroga la nostra ministerialità ponendola sotto una luce nuova. Qualunque vocazione, laica o religiosa che sia, non è un’attività di “iniziativa umana”, è la risposta ad una chiamata di Dio e come tale non va improvvisata. Al contrario, va dapprima scoperta e alimentata alla luce di Cristo, poi fatta crescere attraverso le nostre piccole energie e i nostri limiti e, così, offerta al Signore.
Nota biografica sull’autore
Simone Spada, cresciuto nella parrocchia Santa Rita, compie i suoi studi nel conservatorio Giovanni Paisiello di Taranto e il Pontificio istituto di Musica sacra di Roma in collaborazione con la Conferenza episcopale italiana. Ha conseguito i diplomi di pianoforte, musica sacra e liturgica e la laurea in discipline musicali. Ha al suo attivo pubblicazioni discografiche per pianoforte e per organo, pubblicazioni editoriali pianistiche e liturgiche. Diverse sono le collaborazioni che lo contraddistinguono come pianista e organista: coro polifonico Tarenti Cantores, Coro diocesano di Taranto, formazioni cameristiche e sinfoniche. È docente di pianoforte e attualmente insegna in una scuola secondaria di primo grado.
Nel 2014 ha pubblicato il fascicolo musicale “Germoglio di Cascia”, contenente il canto-preghiera a santa Rita, santa dei casi impossibili, e l’acclamazione al Vangelo con i versetti allelujatici per coro polifonico. l’opera “Germoglio di Cascia” è entrata a far parte del repertorio della basilica e del monastero di Cascia.
Nel 2016 ha composto una serie di canti per la messa e l’adorazione eucaristica; tali composizioni formano il fascicolo musicale dal titolo “Il tuo sguardo Signore io cerco”, con l’approvazione ecclesiastica di mons. Filippo Santoro.
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