Le medaglie benauguranti di Luna Lonoce e Giorgia Tarantini: alla scoperta della pole dance
È un mondo a sé stante. Ai più sconosciuto, non catalogabile: va oltre lo sport, oltre la danza. È bellezza poesia incanto. È arte capace di compenetrare la dimensione eterea con la terra calpestabile. Così che resta sospeso il praticante… Parliamo della pole dance, disciplina che le medaglie di Luna Lonoce e Giorgia Tarantini hanno portato alla ribalta. Le due giovanissime atlete della provincia di Taranto si sono imposte ai Campionati europei. Luna, originaria di San Marzano di San Giuseppe, ha conquistato l’oro, seguita da Giorgia, salita sul secondo gradino del podio. Ambedue protagoniste nella categoria Junior A Amateur e tesserate per la società sammarzanese Elios Fitness. Alla competizione andata in scena a Valladolid, in Spagna, sono state premiate con un punteggio altissimo dalla giuria internazionale. A riprova del valore di queste due atlete super promettenti. Che hanno l’età dalla loro parte: Luna ha 11 anni e Giorgia, di Fragagnano, è dodicenne. Le due atlete sono anche azzurre di Acrobatica Aerea. L’auspicio, per chi ha fatto precedere le due medaglie da altri risultati importanti (GT è campionessa italiana, medaglia di bronzo agli ultimi Campionati mondiali), è che il loro percorso di crescita possa mai arrestarsi, a beneficio della valorizzazione – riconoscimento della stessa disciplina sul territorio ionico. Non c’è alcuna scuola nella città di Taranto. E questa lacuna è compensata, in provincia, dal lavoro della Asd Elios Fitness, e dall’allenatrice Anna Rita De Padova.
POLE DANCE. Un ballo acrobatico intorno alla pertica. Questo è, per definizione, la pole dance. Un mix di ginnastica e di danza. “Il bello della pole dance sta proprio in questo – ci spiega Marcella, un’istruttrice che vive lontano dalla sua città natale, Taranto – non servono abilità particolari per praticarla. Possono farlo anche persone che non si mai dati ad alcuna attività sportiva. Così è, contrariamente a quanto si possa pensare, ma “certo è che se hai un background di ginnastica, danza, sport in generale e quindi di flessibilità e forza, hai dei vantaggi in più”. Chi la conosce poi ne viene attratto a tempo indeterminato. Può provarlo, in misura minore, anche l’osservatore: quella capacità di straniamento del praticante che, accompagnato dalla musica, ne diventa un tutt’uno, assecondandone il ritmo e i toni.