56ª Giornata mondiale comunicazioni sociali – mons. Cabrejos (Celam): “Ascolto rende possibile la cultura dell’incontro, innesca dinamiche di partecipazione, comunione e missione”
In un mondo che si dibatte nella diversità dei messaggi, e al tempo stesso nell’assenza di un vero ascolto e della ricerca incessante della verità, la presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) ha sottolineato ieri, in occasione della 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, il compito dei comunicatori sociali, da esercitare attraverso l’ascolto con l’orecchio del cuore, come ha esortato Papa Francesco nel suo messaggio.
Mons. Miguel Cabrejos, presidente del Celam, in un suo video messaggio per la Giornata, ha ricordato, infatti, che “l’ascolto rende possibile la cultura dell’incontro e innesca dinamiche di partecipazione, comunione e missione”.
Ha quindi ringraziato i comunicatori al servizio della Chiesa in tutto il continente, incoraggiandoli ad assumere la “pastorale dell’orecchio”, confidando che “Dio continuerà a incoraggiare la loro vocazione e a sostenerli nel difficile compito di raccogliere le storie che nessuno vuole ascoltare o raccontare”. Tornando alle parole di papa Francesco secondo cui l’ascolto è la grammatica della comunicazione, il presidente del Celam ha ricordato ai comunicatori la loro missione di essere artefici di un dialogo autentico che si basi proprio sull’ascolto attento della realtà. E ha messo in evidenza la relazione tra tale esercizio di ascolto e quello che si sta vivendo a livello sinodale. Infine, ha esteso la sua benedizione apostolica ai comunicatori, ricordando che “sono speranza per un mondo che ha bisogno di conoscere la verità che ci rende liberi”.