Rinaldo Melucci promosso al primo turno
e promette che Taranto verrà trasformata
Lo si era capito già dallo spoglio delle prime sezioni che si andava profilando una netta affermazione già al primo turno per il sindaco uscente Rinaldo Melucci. Con il passare dei minuti e il conteggio di nuove sezioni, la vittoria si è profilata chiara e netta: Melucci ha preso oltre il 60 % dei voti, mentre il principale antagonista, quel Musillo che aveva capeggiato la fronda che aveva poi portato allo scioglimento del Consiglio comunale, fatica a raggiungere il 30%. Molto staccati gli altri due candidati sindaci, Luigi Abate e Massimo Battista, che si fermano attorno al 4-5%.
Intorno alle 19, Melucci, accompagnato dal presidente Emiliano, ha raggiunto il comitato elettorale dove lo attendevano candidati e sostenitori, e lo attendeva anche Mario Turco, uno dei dirigenti nazionali dei 5Stelle designati dai Conte.
“Dobbiamo rimetterci subito al lavoro perché abbiamo perso troppo tempo in questa città a causa di qualche scellerato che ha pensato di interrompere il lavoro – ha detto Melucci alla folta schiera dei giornalisti che lo attendeva in via Di Palma – questa città ha dimostrato stasera di essere consapevole, di essere matura rispetto ai processi di transizione che abbiamo messo in piedi e ha ragione il presidente Emiliano quando dice che questo messaggio arriverà forte e chiaro a Roma, perché qualcuno pensa che, rispetto alle questioni industriali, si possa fare a meno del pensiero della maggioranza assoluta dei tarantini che sta indicando la strada. E la strada che indica è quella di una riconversione radicale, di un modello di sviluppo sostenibile e alternativo alla monocultura industriale. Ci aspettano giornate di lavoro molto impegnative ma il modello tutto pugliese, che stiamo tentando di esportare in campo largo, sta dimostrando di funzionare e quindi restiamo uniti e concreti rispetto a ciò che dobbiamo fare per questa città”.
Quando abbiamo detto “il meglio viene adesso” – ha aggiunto Melucci – non fantasticavamo ma dicevamo la verità, perché abbiamo tante gare a bilancio tanti cantieri che adesso ripartiranno, tante iniziative importanti a cominciare dai Giochi del Mediterraneo. Sarà una Taranto tutta diversa, da qui alla fine del prossimo mandato, e quello che verrà è nato in questi anni. Abbiamo già un’azienda molto fitta, la settimana prossima siamo a Orano, in Algeria, per il passaggio di consegne dei Giochi del Mediterraneo”. E circa l’affermazione elettorale aggiunge: “Speravo in un’affermazione come questa ma non era affatto scontata. Abbiamo fatto un grande lavoro con tutte le liste, sempre con grande sobrietà, con grande eleganza di fronte a qualcuno che invece ha usato soltanto volgarità e trucchi per imbonire la città senza riuscirci”
Da parte sua, Emiliano ha detto: “Questa è la vittoria dei tarantini, siamo consapevoli di avere dato vita a un esperimento politico largo nel quale il Partito democratico, il movimento 5Stelle, le liste civiche hanno messo chiaro per tutti, per tutta l’Italia, che Taranto non accetta di essere una città che accetta di sacrificare la salute per la produzione. Taranto deve diventare il polo dell’idrogeno nazionale e devono tirar fuori i soldi per far sì che la rivoluzione industriale passi da questa città e si estenda a tuta l’Italia, questo è un modello di governo che possa governare in futuro anche l’Italia”.
Va sottolineato, però, che l’affluenza alle urne è stata molto bassa: circa il 52%, sei punti meno della volta scorsa, segno che comunque una certa disaffezione della gente alla politica si fa sentire.