Sottoscritto l’accordo: il gruppo Ferretti avvierà la produzione di yacht a Taranto
La cantieristica torna a Taranto a oltre trent’anni di chiusura dei Cantieri navali e dopo qualche velleitario tentativo di avvio di produzioni seriali. Non saranno realizzate unità lavali militari ma yacht di lusso e a ospitare gli stabilimenti non saranno gli ex cantieri di Mar Piccolo ma l’ex yard Belleli in area portuale, ovvero l’ex stabilimento a mare dal quale la Belleli varò le sue piattaforme petrolifere offshore, dotate di avanzate tecnologie, che non impedirono all’azienda, un tempo prestigiosa, di fallire.
Il sindaco Rinaldo Melucci, per il Comune di Taranto ha sottoscritto l’accordo di programma che darà attuazione all’insediamento del gruppo Ferretti, prestigiosa azienda del settore cantieristico, per un investimento di 204 milioni di euro.
Una triste storia quella della Belleli di Mantova, azienda impiantistica nata nell’immediato dopoguerra, che a Taranto era arrivata per gli appalti del IV Centro siderurgico e aveva poi diversificato la sua produzione specializzandosi nella realizzazione delle piattaforme petrolifere più avanzate al mondo e acquisendo, a sua volta, gli impianti della fallita Simi di Manisco.
Dopo il fallimento, in parte dovuto alle operazioni avventate nelle quali era stata indotta a inserirsi in periodo di tangentopoli, la Belleli chiuse gli impianti a mare il cui riutilizzo è stato a lungo in predicato ma sempre di fatto bloccato dalla necessità di bonificare le aree sulle quali si svolgevano lavorazioni industriali a forte impatto ambientale. Ebbene il progetto si intreccia, oggi, con il generale processo di transizione che sta vivendo Taranto, poiché comprende anche il completamento delle attività di bonifica che interessano l’area “ex yard Belleli”. Lo spiega lo stesso Melucci evidenziando come il documento sottoscritto ha in calce anche le firme di numerosi ministeri (Transizione ecologica, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Sud e Coesione territoriale), dell’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro, di Regione Puglia, Provincia di Taranto, Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio, Invitalia e gruppo Ferretti ed è, formalmente, l’atto che avvia il complesso iter di realizzazione del progetto.
“Parliamo di un investimento di oltre 204 milioni di euro – sono le parole del sindaco Melucci – che farà crescere la cantieristica navale di qualità nel nostro porto. Poniamo un punto fermo in questo percorso partito durante il Governo “Conte II”, che ci ha visti partecipi e protagonisti nella prospettiva di offrire alla città un orizzonte economico diverso e indipendente dalla monocultura siderurgica. Ogni istituzione coinvolta ha ora ben chiari compiti e tempi da rispettare affinché, al più presto, quell’area torni a essere produttiva”.
Per quanto riguarda specificamente le bonifiche, la Regione ha destinato risorse proprio per questa finalità, “segnando – così commenta Melucci – la ferma volontà di contribuire alla riqualificazione del territorio e al graduale affrancamento dagli effetti di politiche industriali tutt’altro che improntate alla sostenibilità. Siamo certi che questa scommessa genererà entusiasmo nel settore, attirando altri investitori che vedono in Taranto un banco di prova per una buona e nuova economia”.