Boxe, è l’ora della verità tra Rossetti ed Helin
Si guardano, si stimano, si rispettano. Sportivamente si odiano. Sono accomunati dalla stessa età (ambedue ventunenni) e dalla fame di vittoria, Giovanni Rossetti e Jan Helin, che tra poche ore si sfideranno al castello Aragonese di Taranto. In palio c’è il titolo mondiale Youth UBO conteso tra i due pesi medi. Di loro, pugili professionisti, abbiamo scritto qui presentandoli al pubblico che non li conosce. Ebbene, l’incontro di questa sera è adatto anche al pubblico che non segue la boxe: uno di quegli eventi da collocare nelle politiche di riconversione del territorio, che passa anche attraverso lo sport: sul concetto di turismo sportivo è tornato il maestro Cataldo Quero, intervenuto alla conferenza stampa di ieri, che ha preceduto la tradizionale cerimonia del peso degli atleti – la bilancia segnava 71,400 kg per Giovanni Rossetti, 71,800 per Jan Helin. All’incontro, condotto dal giornalista Matteo Schinaia, direttore di Tutto Sport Taranto, sono intervenuti il capitano di Vascello Vito D’Elia e l’assessore allo Sport Gianni Azzaro. Presenti inoltre il delegato provinciale Coni Michelangelo Giusti; il supervisione UBO Matteo Fratini; Alessandro Romanella della Promo Boxe Italia; Gennaro Esposito, presidente del Pathlon Club Taranto Magna Grecia, già assessore allo sport; il delegato provinciale Fpi Mariangela Spinosa.
Attraverso questo match, che sarà preceduto da quattro incontri dilettantistici per il 21esimo trofeo “Città di Taranto”, i riflettori resteranno accesi sul castello Aragonese, confermatosi contenitore multidisciplinare utile proprio alla crescita del capoluogo ionico. Ovvero capace di sopperire al deficit impiantistico. A tal proposito, l’assessore Azzaro ha assicurato che i finanziamenti previsti per i Giochi del Mediterraneo e non solo consentiranno la realizzazione di un palazzetto polifunzionale dove accogliere le arti marziali. Intanto c’è il castello come splendida location… Il primo gong per il trofeo Città di Taranto sarà dato alle ore 20. L’incontro, come ha ammesso il Maestro Cataldo Quero, che allena “Nino”, sarà equilibrato: i duellanti partono ad armi pari. Non c’è un favorito.