Usyk campione dei pesi massimi: nel nome di Gesù Cristo, la vittoria per l’Ucraina
Avete presente l’incontro più famoso della saga Rocky Balboa? Quello in cui il pugile interpretato da Sylvester Stallone affronta Ivan Drago? L’italoamericano contro il gigante russo. Gli anni della Guerra fredda. Il match si conclude con la vittoria di Rocky che vince la iniziale diffidenza del pubblico guadagnandosi anche l’applauso delle autorità russe. Ebbene, rimanda a quelle immagini il trionfo di Oleksandr Usyk che si è riconfermato campione del mondo dei pesi massimi sconfiggendo, ancora una volta, Anthony Joshua. Si è combattuto sabato scorso in Arabia Saudita – Gedda. Si è andato ben oltre la competizione sportiva. Scontata la dedica del 35enne vincitore che, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si era arruolato nelle forze di difesa ucraine: “Il mio mondo è Gesù Cristo, pace, questa vittoria è per tutta la gente del mio Paese, e per tutti i militari che in questo momento lo stanno difendendo”. Il messaggio è una preghiera. Assomiglia all’esortazione di Rocky, nella finzione filmica, “se io posso cambiare, e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare!” Vorremmo che l’happy end si estendesse oltre il ring del Superdome e oltre i confini delle due nazioni in conflitto. Per il momento, accontentiamoci dell’ennesima lezione impartita dalle eccellenze del mondo sportivo. Come hanno fatto i campioni del nuoto agli Europei di Roma.
IL MATCH. Quattro riprese di sostanziale equilibrio, di studio, poi il campione ucraino ha cominciato a prendere il sopravvento, abile nell’accorciare la distanza e a giocare d’anticipo. Joshua si è reso protagonista di una serie ravvicinata nella nona ripresa. Nella successiva, l’inerzia del match è tornata dalla parte di Usyk, che ha vinto confermando la propria superiorità sull’inglese. Ci è voluto comunque il voto dei giudici. Dodici round per conoscere il verdetto atteso dal pubblico. Due dei giudici hanno assegnato la vittoria a Usyk con il punteggio di 115-113 e 116-12, il terzo giudice ha premiato Joshua con il punteggio di 115-113.