La scivolata fuoricampo di Mastrangelo, che errore! Ma lo sport (è vero) significa prevenzione
Un’uscita infelice. Non c’è dubbio: un’offesa, per quanto non voluta, a quanti sono impegnati nella lotta contro il male, e meritano di ricevere le migliori cure. Perché siamo tutti uguali di fronte alla sofferenza e alla malattia. Come anche alla morte. E in ospedale ci puoi finire pure per pura sfortuna, vittima di un incidente di cui non hai colpa alcuna. Hanno fatto discutere, ma a ben rileggerle, contestualizzandole, le parole di Luigi Mastrangelo non sono così folli quanto questa esternazione: “Bisogna investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità”. Il candidato alle Politiche lo ha detto a margine della presentazione delle liste a Bari. “Non dico di togliere tutto alla sanità – ha precisato poi – ma qualcosina si può dedicare allo sport, visto che nello sport viene stanziato sempre molto poco e nella sanità tantissimo. Se è vero, come diciamo da sempre, che lo sport fa bene e ci fa stare meglio, perché dobbiamo aver bisogno di prendere una medicina se possiamo star bene semplicemente facendo sport?” Una castroneria nella castroneria. Dire che nella sanità si è stanziato tantissimo. Va salvato il senso di quanto detto prima: lo sport come medicina utile alla prevenzione, capace di ridurre in modo significativo la possibilità di contrarre certe gravi patologie, merita per questo più attenzione. Prendere o lasciare, Luigi Mastrangelo è questo, chiamato a fare esperienza. Lo vedremo ministro dello Sport nel prossimo governo? Lui riconosce di non avere alle spalle un adeguato percorso politico “come hanno avuto altri che hanno ricoperto quella carica ma sono a disposizione del mio partito, potrei prenderlo in considerazione”.
Al netto di questo episodio increscioso, del suo impegno in politica a sostegno della Lega di Matteo Salvini (scelta opinabile anche questa, secondo l’elettorato moderato o di sinistra), LM è stato e resta orgoglio della Puglia, per le gesta compiute nel mondo della pallavolo: con la nazionale italiana, l’ex pallavolista nativo di Mottola, ha vinto 2 World League e 3 Campionati europei; con i club si è aggiudicato il tricolore insieme al Piemonte volley nella stagione 2009-10, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe, 4 Coppe Cev e una Supercoppa europea. Un atleta tra i più amati e seguiti. Naturalmente anche dalla comunità ionica – nella stagione 2008-09 ha giocato per la Prisma, e quindici anni prima rappresentando i colori della “Magna Grecia”.