Diocesi

Una #PiazzAllegra per l’inizio del catechismo alla Santa Famiglia di Taranto

30 Set 2022

Sul sagrato della parrocchia Santa Famiglia, nel rione Salinella di Taranto, domenica 16 ottobre a partire dalle ore 11, andrà in scena #PiazzAllegra junior edition.
L’amministratore parrocchiale, don Alessandro Solare, e la comunità parrocchiale Santa Famiglia di Taranto offriranno ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie del quartiere Salinella una giornata di animazione e festa attraverso l’abilità di artisti di strada, trampolieri, clowenerie, mangia fuoco, bubble show e tanto altro ancora in occasione dell’inaugurazione del cammino parrocchiale di ‘iniziazione cristiana’

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Emergenze sociali

Mobilità sostenibile: in 781 Comuni verranno realizzati 9.008 “stalli rosa” e 2.432 spazi per le persone con disabilità

foto Ue-Sir
30 Set 2022

Sono 9.008 gli “stalli rosa” per la sosta dei veicoli delle donne in gravidanza o di genitori con bambini fino a due anni e 2.432 gli spazi relativi alla sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità, già realizzati o da realizzare in 781 comuni italiani. L’intervento complessivo, da Nord a Sud, è possibile grazie ad un impegno economico di oltre cinque milioni di euro, la totalità del fondo istituito dalla Legge di Bilancio per il 2021, le cui finalità sono state aggiornate con il decreto legge 121/2021 e con il successivo Decreto del 7 aprile 2022 del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e con il ministro per le Disabilità, Erika Stefani. Con il fondo, spiega una nota del Mims, vengono anche erogati contributi ai Comuni per la gratuità del parcheggio dei veicoli adibiti al servizio delle persone disabili qualora gli stalli loro riservati risultino già occupati, misura che ha come obiettivo quello di agevolare gli spostamenti delle categorie interessate, riducendo al minimo i disagi e migliorando la qualità della vita delle persone. “Questa iniziativa assicurerà un migliore esercizio del diritto alla mobilità su tutto il territorio nazionale, nei grandi centri urbani ma anche nei Comuni di piccola e media dimensione, ai quali va una quota significativa del fondo che abbiamo istituito”, ha dichiarato il ministro Enrico Giovannini, esprimendo soddisfazione per i risultati evidenziati. “Sin dal primo giorno di apertura della piattaforma online sono pervenute moltissime istanze a testimonianza della reattività dei Comuni nel promuovere il cambio di paradigma verso una mobilità più inclusiva e dunque più sostenibile”, ha concluso, augurandosi che “il nuovo governo confermi anche per il futuro le misure che abbiamo adottato in questo campo”.

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Ecclesia

Festival della missione – Francesco: “In questo cambiamento d’epoca è importante mostrare il tratto missionario della fede e della Chiesa”

30 Set 2022

“In questo cambiamento d’epoca, è importante mostrare il tratto missionario della fede e della Chiesa per annunciare anche all’uomo d’oggi che Dio è sempre con noi e ci ama”. Sono parole contenute nel messaggio che papa Francesco ha fatto pervenire all’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, e per suo tramite al festival della Missione di Milano tramite il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin. Il papa “auspica che le giornate di festa e di preghiera, di ascolto e di confronto, possano favorire in tutti la consapevolezza che la missione non è un’appendice della fede, ma è il cuore della vita della Chiesa”. Nella Evangelii gaudium si legge che “è qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere se stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare. Lì si rivela l’infermiera nell’animo, il maestro nell’animo, il politico nell’animo, quelli che hanno deciso nel profondo di essere con gli altri e per gli altri”.
“Di fronte alle sfide contemporanee e alla tragedia delle guerre, è quanto mai necessario dare risalto ad un aspetto significativo della missione, quello della testimonianza della pace, vissuta in prima persona, singolarmente e come popolo, ancorando le nostre azioni alla certezza che ci ha comunicato il Signore Gesù: ‘Pace a voi, vi lascio la mia pace, vi do la mia pace’”. Nel messaggio si legge ancora: “Sua Santità incoraggia tutti, specialmente i giovani, a fissare lo sguardo ai vasti orizzonti esistenziali per recare l’annuncio liberante del Vangelo laddove l’uomo è affaticato, deluso e smarrito. Nello sguardo dei nostri fratelli e sorelle più provati ed emarginati, leggiamo il desiderio profondo e pressante di una vita improntata alla dignità e all’amore. Pertanto, abbiamo bisogno di discepoli convinti nella loro professione di fede e capaci di trasmettere la fiamma della speranza agli uomini e alle donne del nostro tempo”. Papa Francesco invita dunque “a coltivare lo spirito missionario per diffondere dappertutto, con rinnovato slancio apostolico, il profumo dell’amore di Dio, imitando la prontezza della Vergine Maria che si alzò e andò in fretta a visitare sua cugina Elisabetta”. Papa Bergoglio “invoca su ciascuno la protezione della Madre di Gesù e, mentre chiede di pregare per lui, volentieri invia la sua benedizione”.

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Inflazione e rincari: “Nei prossimi mesi una vera e propria stangata per famiglie e consumatori”

foto Ansa/Sir
30 Set 2022

Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NaDef) varata mercoledì 28 settembre, il Governo Draghi continua “a prevedere che il tasso di inflazione cominci a scendere entro la fine di quest’anno”. Una prospettiva che ci si augura possa concretizzarsi considerato che, in attesa dei dati che l’Istat diffonderà domani con le stime dei prezzi al consumo per il mese di settembre, ad agosto i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” – che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa (pulizia e manutenzione ordinaria) e della persona (igiene personale e prodotti di bellezza) – hanno fatto registrare un aumento (+9,6% su base annuale) che non si osservava da giugno 1984 (quando fu +9,7%). Nelle settimane scorse, Assoutenti ha denunciato che “l’inflazione rappresenta oramai una vera e propria emergenza nazionale”. Ad agosto i prezzi degli alimentari hanno fatto registrare un’impennata record, con un incremento 10,5% rispetto all’anno precedente. Dai dati elaborati dall’associazione impegnata nel tutelare e promuovere i diritti fondamentali dei consumatori, tra agosto 2021 e agosto 2022 l’aumento dei prezzi ha toccato tutte le categorie merceologiche alimentari: si va dal +62,2% per l’olio di semi al +6,6% per il caffè, passando dal +25,8% per la pasta, il +23% per la farina e il +13,6 per il pane. Rincari significativi anche per riso (+22,4%), pollo (+15,7%), uova (+15,3%), zucchero (+15,1%), acque minerali (+12,7%), verdura fresca (+12,4%), latte fresco parzialmente scremato (+12%) e latte fresco intero (+10,1%). Secondo le stime di Assoutenti, una famiglia con due figli, solo per mangiare, deve mettere in conto una maggiore spesa in media pari a +786 euro annui (+585 euro per la famiglia “tipo”). Non a caso l’associazione a metà settembre aveva prefigurato all’orizzonte un “dramma d’autunno”. Avviandoci verso i mesi più freddi dell’anno nei quali le famiglie dovranno fare i conti anche con i rialzi delle bollette di luce e gas, abbiamo chiesto al presidente di Assoutenti, Fabio Truzzi, in che frangente ci troviamo, quali possono essere le “buone pratiche” per famiglie e consumatori e quali misure le rinnovate compagini di governo e parlamentari dovrebbero prendere per contenere il più possibile gli aumenti.

Presidente, famiglie e consumatori sono sempre più alle prese con la tassa “occulta” dell’inflazione. Dal vostro osservatorio qual è la situazione attuale? Cosa preoccupa per i prossimi mesi?

La situazione purtroppo è quella sotto gli occhi di tutti, e da mesi: prezzi al dettaglio in costante crescita ed energia che spinge al rialzo sia i listini sia le bollette, impoverendo una fetta sempre più ampia di popolazione e riducendo progressivamente potere d’acquisto e consumi. Con la stagione invernale tali criticità rischiano di aggravarsi: a fronte di tariffe energetiche che saliranno ancora, aumenteranno i consumi di gas delle famiglie, con una vera e propria stangata sui consumatori.

Ammesso, ovviamente, che il Governo riesca a reperire le disponibilità necessarie di materia prima per superare l’inverno.

Cosa suggerite a famiglie e consumatori per cercare di abbattere i rincari? Dove e come possono agire per risparmiare?

Le famiglie stanno già modificando profondamente le proprie abitudini, tagliando gli acquisti e scegliendo esercizi come i discount (che permettono sensibili risparmi), le cui vendite secondo l’Istat sono aumentate di oltre il 12% nell’ultimo periodo.

La prima regola da seguire per salvare il portafogli è quella di abbattere gli sprechi di energia,

migliorando il modo in cui consumiamo luce e gas, accendendo i termosifoni solo quando serve, isolando le finestre, evitando di lasciare gli apparecchi elettrici in standby e utilizzando gli elettrodomestici in modo intelligente e nelle fasce orarie in cui le tariffe sono più basse.

Altri suggerimenti?

È possibile risparmiare anche sulla spesa quotidiana, abbandonando le marche cui siamo abituati in favore di altre più economiche, scegliendo frutta e verdura di stagione, comprando solo le quantità necessarie per ridurre gli sprechi.

Nelle prossime settimane, dopo il rinnovo del Parlamento, l’Italia avrà un nuovo governo. Quali sono, secondo voi, le misure che è necessario prendere con urgenza per dare sollievo ai bilanci delle famiglie e consentire loro di avere più “respiro” nei consumi?

Tre a nostro avviso sono le misure che il nuovo Governo dovrebbe attuare immediatamente per uscire dalla crisi: cambiare sistema di calcolo dei prezzi dell’energia e fermarli a livello dei costi di produzione rendendo pubblici quantitativi e costi dei contratti delle imprese energetiche a più di 6 mesi, tagliare l’Iva sugli alimentari e imporre il divieto di distacchi delle forniture per chi non riesce a pagare le bollette per almeno 6 mesi.

In tal modo si potrebbe ottenere un abbattimento di prezzi e tariffe con benefici diretti su famiglie e imprese e si tutelerebbero i nuclei più a rischio default.

 

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Diocesi

Sabato 24, l’ordinazione presbiterale di quattro nuovi sacerdoti

In Concattedrale, mons. Filippo Santoro ha ordinato come presbiteri Adriano Arcadio, Maurizio Donzella, Francesco Mànisi e Simone De Benedittis

foto G. Leva
29 Set 2022

L’anno pastorale si inaugura all’insegna della speranza nel futuro, con l’ordinazione di quattro nuovi sacerdoti diocesani: sabato 24 settembre, in Concattedrale, sono diventati presbiteri Adriano Arcadio, Maurizio Donzella, Francesco Mànisi e Simone De Benedittis.

Omelia di mons. Filippo Santoro per l’ordinazione presbiterale

Carissimi Adriano, Francesco, Maurizio e Simone, che gioia poter celebrare nell’anno del mio cinquantesimo anniversario di sacerdozio la vostra ordinazione presbiterale!

foto G. Leva

Siete stati chiamati per nome dal Signore come i primi apostoli lungo il mare di Galilea.
Avete ricevuto il dono della vocazione cominciata nelle vostre famiglie e nelle vostre parrocchie. Col dono della vita avete ricevuto il dono della vocazione; “Non voi avete scelto me , ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15, 16).
Siete stati scelti perché portiate molto frutto; siete chiamati per una pienezza. La pienezza della vita consiste nel consegnarla a Cristo. Non volerla salvare con le nostre mani. Semra passività, ma è semplicemente riconoscere che all’origine della nostra vita e della nostra vocazione c’è una sapienza e un amore che ci chiama. Nella vocazione degli apostoli come nella nostra c’è innanzitutto una vocazione profetica. Il profeta è chiamato da un Altro e la sua vita è la risposta a quest’Altro: in questo consiste la libertà.

Commentavo alcuni giorni fa un testo del servo di Dio mons. Giussani che dice: “Dio «ci ha messo al mondo [e ancor più possiamo dire che ci ha dato la vocazione]per una utilità “sua”, in funzione del suo regno, e non perciò per una utilità definita da noi, una funzione identificata per noi. (…) Ci è stato dato di vivere per una utilità, per una funzione non nostra e in questa utilità e in questa funzione sta il significato del vivere, ciò che rende il vivere gustoso, ciò che rende il vivere vita» (L’Alleanza, Jaca Book, Milano 1979, p. 12).

Ed è proprio per questo che abbiamo uno scopo comune nella vita: troviamo la nostra pienezza quando insieme possiamo vivere «per una utilità“sua”». Questo è cominciato con la vocazione data a ciascuno di noi come ai grandi di Israele. Siamo insieme per lo scopo, per la vocazione comune, siamo insieme per un cammino comune o, per usare la parola che papa Francesco ha indicato a tutta la Chiesa, per vivere una «sinodalità»: cammino comune.
Questo vale per tutti i fedeli, ma in particolare per gli ordinati al ministero presbiterale al servizio della Chiesa e del mondo. Ci dice san Paolo nella prima lettera a Timoteo: “Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni” (1 Tim 6, 12).

Alla logica del dono che consiste nel concepire e nel vivere la vita come un’offerta e un’apertura al Mistero e agli altri si oppone la logica del possesso indicata dalla parabola del vangelo di Lazzaro e del ricco epulone, senza nome di questa XXVI domenica del tempo ordinario.
La logica del possesso è la chiusura sul proprio interesse ignorando il Mistero e il povero che mendica alle porte del palazzo del ricco.
Si scontano due logiche quella della risposta al dono come offerta della vita e quella del possesso.
La logica del dono porta alla pienezza già in questa vita e poi nell’eternità.
IL Signore ci chiama ad essere suoi ministri e ministri della verità, che ha anche il nome del dono , dell’ offerta, dell’amicizia, e della sinodalità.

I gesti della liturgia dell’ordinazione sottolineano questo orientamento della vita.
Le mani degli ordinandi nelle mani del vescovo,
la prostrazione degli ordinandi,
l’imposizione delle mani del vescovo sul capo degli ordinandi;
l’unzione delle mani col sacro crisma,
la consegna del calice e dell’ostia per la santificazione del popolo di Dio.
E poi c’è labbraccio della pace tra il Vescovo e gli ordinandi che è l’abbraccio di Cristo che vi accompagna sempre cari ordinandi, ma anche alle vostre famiglie, parrocchie, associazioni e movimenti.
E con l’abbraccio del Signore la protezione della Regina Apuliae per il vostro ministero e l’ardore del Martirio di santa Agnese, patrona del Collegio Capranica.

Carissimi fedeli tutti,
nella gioia di questa giornata ricordatevi di pregare per questi giovani ordinati e per le vocazioni sacerdotali, per i sacerdoti in esercizio e anche per me.

† Filippo Santoro

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Arte

Al Crac Puglia mostra retrospettiva dell’artista milanese Ettore Sordini, a dieci anni dalla scomparsa

28 Set 2022

Sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle 18, al Crac Puglia (Centro di ricerca arte contemporanea) della Fondazione Rocco Spani onlus, la prima mostra retrospettiva in Italia di Ettore Sordini (Milano, 1934 – Fossombrone, 2012). La mostra, organizzata a dieci anni dalla scomparsa del pittore milanese, dal Crac, unitamente alla Galleria Roberto Peccolo di Livorno, all’Archivio storico Ettore Sordini di Cagli, a cura di Roberto Lacarbonara e Alberto Mazzacchera, raduna una significativa selezione delle opere degli anni ’60-70, nel solco della ricerca svolta accanto e oltre i gruppi del Cenobio e Nucleare.

Ettore Sordini, animatore e protagonista nella Milano artistica del dopoguerra, conosce e frequenta Lucio Fontana, di cui diviene amico e discepolo. Su suo invito, partecipa alla Triennale di Milano del 1954. Nel 1956 aderisce al Movimento Nucleare e con gli amici Piero Manzoni e Angelo Verga si impegna in una serie di elaborazioni teoriche, che confluiranno, sotto forma di invettive e dichiarazioni programmatiche, in numerosi manifesti, tra i quali “Per la scoperta di una zona di immagini” (1956) e “Contro lo stile” (1957).

La sua ricerca cresce e definisce il suo interesse per “il segno”, un segno da lui stesso definito “misurato e parsimonioso”, quasi impalpabile. Verso la fine degli anni ’50, Sordini attua un approfondimento del rapporto tra segno-gesto e natura, le opere acquistano così una maggiore spazialità lirica, accompagnata da un cromatismo tenue e delicato.

Per l’occasione è stato realizzato, per le edizioni CRAC Puglia, una pubblicazione contenente testi introduttivi di Fabiano Marti, Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Giovanna Tagliaferro, direttore della Fondazione Rocco Spani Onlus; testi critici di Roberto Lacarbonara e Alberto Mazzacchera, curatori della mostra, apparato iconografico e note bio-bibliografiche del maestro.

Nel periodo della mostra, oltre alle visite guidate, si terranno gli “Incontri d’esperienza” e si realizzeranno laboratori didattici con le scuole del territorio.

La mostra resterà aperta sino al 30 novembre

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Ecclesia

Bellarmino e Galileo “le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede”

28 Set 2022

L’Ufficio Cultura dell’Arcidiocesi di Taranto, in collaborazione con il locale liceo Archita e la parrocchia San Roberto Bellarmino, in occasione del 400° anniversario della morte del cardinal Bellarmino e del 150° anniversario della fondazione del liceo Archita, propone, per il 4 ottobre, un incontro su “Bellarmino e Galileo: le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede”.

Ad aprire il convegno sarà la relazione di padre Gabriele Gionti, cosmologo e vice-direttore della Specola Vaticana, uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo. La sua origine, infatti, risale alla seconda metà del XVI secolo, quando papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano, nel 1578, la Torre dei Venti e invitò i Gesuiti astronomi e matematici, del Collegio romano, a preparare la riforma del calendario, promulgata poi nel 1582. Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica.

A moderare l’incontro don Manlio Sodi, Docente universitario, e saranno eseguiti dei brani musicali dagli alunni dei laboratori di musica d’insieme per archi del liceo musicale Archita, diretti da Laura Mazzaraco.

 

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Musica

Per il Giovanni Paisiello Festival, una «Notte paisielliana» in città vecchia

28 Set 2022

 Organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, la ventesima edizione al via con otto eventi sulle orme del grande compositore

Un viaggio nel tempo dal Cinquecento al terzo Millenniotra cembali, violini, cornetti, sax e chitarre elettriche

Venerdì 30 settembre, dalle ore 20

ingresso gratuito

Taranto dedica una notte a Giovanni Paisiello, il più grande dei suoi figli. Una notte di musica con otto eventi a ingresso gratuito in programma dalle ore 20 di venerdì 30 settembre in vari luoghi della città vecchia, dove il compositore nacque e visse prima di andare alla conquista di Napoli e delle più importanti corti nell’Europa del Settecento e del primo Ottocento. Sarà, dunque, una «Notte paisielliana» ad inaugurare la ventesima edizione del Giovanni Paisiello Festival, manifestazione diretta dal musicologo Lorenzo Mattei con l’organizzazione degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, la più antica società di concerti pugliesi della quale quest’anno ricorre il centenario della fondazione.

La ventesima sarà un’edizione nel segno di Napoli e della sua «scuola musicale», della quale l’operista tarantino fu tra i massimi esponenti, e si concluderà il 20 ottobre al Teatro Fusco con la rappresentazione de «La Claudia vendicata», una farsa in musica composta da Paisiello nel 1769 con protagonista principale Pulcinella, maschera partenopea per eccellenza: l’opera venne, infatti, proposta anche col titolo alternativo «Pulcinella vendicato nel ritorno di Marechiaro».

«Già sperimentata con successo nelle passate edizioni, quest’anno la Notte Paisielliana è più ricca che mai con ben otto eventi diversissimi per natura e cronologia», spiega Mattei, che ha confezionato un programma nel quale, nel solo ambito strumentale, si spazierà dal cornetto, strumento del Rinascimento, al sax per arrivare fino alla chitarra elettrica. E gli appuntamenti saranno dislocati non a caso nei luoghi culturali più significativi di Taranto vecchia. «Vogliamo ribadire l’importanza che per il festival rappresenta l’isola e chi la abita – spiega Mattei – anche perché qui è nato e cresciuto Paisiello, e da qui potrà partire la rinascita della città, che deve essere innanzitutto rigenerazione culturale».

Si parte alle ore 20, nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, con un recital di Arianna Picci (flauto) e Modesto Picci (pianoforte) comprendente musiche di Paisiello, César Franck, Gabriel Fauré e Benjamin Godard realizzato in collaborazione con il Soroptimist Club di Taranto. Alle 20.15, all’ex Rossarol, sede dell’Università, concerto per due arpe con Gabriella Russo e Fabrizio Aiello con brani di Matthew Schlomovitz, Sylvia Woods, Jean-Baptiste Cardon, Curzio Marcucci e François Petrini. Rare pagine del Cinque-Seicento di Antonio Valente, Giovanni Paolo Cima, Vincentio Pelegrini, Bartholomeo Pesarino, Claudio Monteverdi, Girolamo Frescobaldi e dello stesso Paisiello si ascolteranno, invece, con un trittico di composizioni anonime del tempo, nel cappellone del Duomo di San Cataldo a partire dalle ore 20.30, protagonisti il soprano Angela Spinelli, lo specialista di cornetto Nicola Pappalettera e l’organista Fabio Anti. Un viaggio tra le creazioni di Paisiello e altri autori pugliesi del suo tempo, tra cui Piccinni, Traetta e Leo, è previsto alle 20.30 nel Conservatorio Paisiello con Antonio Stragapede (baritono), Wei Zhou (soprano), Yuhao Shen (tenore) e Kairen Shi (baritono) accompagnati al pianoforte da Noemi Decataldo e da Giuseppe Gallo, che avrà anche il ruolo di voce narrante. Un recital pianistico di Luca L’Erario, con musiche di Paisiello, Liszt, Chopin e Musorgskij si terrà alle 21 nel Salone degli Specchi del Comune, mentre Vincenzo Vitti e Mauro Francioso, attesi alle ore 21 al Caffè Letterario, proporranno con le loro chitarre elettriche pagine proprie accanto a rivisitazioni di Francis Poulenc, Paisiello ed Erik Satie oltre a composizioni di Steve Reich e Philip Glass, due giganti del minimalismo newyorchese.

Sempre all’ex Rossarol, alle ore 21.15, recital di Domenico Nisi (violino) e Graziano Semeraro (clavicembalo) interamente dedicato a Paisiello e chiusura della programmazione alle 21.45, al Caffè Letterario, con il jazz di Fabrizio Galasso (sax) e Antonello Parisi (pianoforte), che rendono omaggio ai grandi della musica afroamericana, da Duke Ellington a Horace Silver, ma rileggono nella lingua di Charlie Parker e Miles Davis anche arie famose di Paisiello.

Info giovannipaisiellofestival.it, tel. 099.7303972 – 329.3462658.

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Politica italiana

Pubblicato il primo concorso per assumere atleti paralimpici nelle Fiamme oro (Polizia di Stato)

foto Polizia di Stato
28 Set 2022

È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, 4ª serie speciale “Concorsi ed esami” del 27 settembre 2022, il bando di concorso rivolto a 14 atleti tesserati presso le Federazioni sportive nazionali riconosciute del Cip-Comitato italiano paralimpico, iscritti nelle liste degli atleti di interesse nazionale e paralimpico per le discipline di scherma, tiro con l’arco, tiro a segno, nuoto, sci alpino e snowboard. È la prima volta nella storia dei gruppi sportivi Fiamme oro, che la Polizia di stato assuma atleti da destinare al settore paralimpico, facendo un nuovo passo verso la parificazione tra atleti normodotati e paralimpici, in un percorso iniziato dal 2012 quando, grazie ad un accordo con il Cip, aveva iniziato a tesserare gli atleti per i propri gruppi sportivi. I vincitori del concorso entreranno a far parte del ruolo tecnico-scientifico della Polizia di stato ed assunti a tempo indeterminato, inseriti nella nuova Sezione paralimpica delle Fiamme oro. Al termine del corso di formazione, superato l’esame finale e ottenuto il giudizio di idoneità al servizio di polizia, gli atleti saranno nominati agenti tecnici in prova e poi, superato il periodo di prova, saranno nominati agenti tecnici. Al cessare dell’esercizio dell’attività sportiva, gli atleti/agenti saranno reimpiegati nelle attività istituzionali presso la Sezione paralimpica. Sul sito della Polizia di stato si evidenzia come questa ulteriore opportunità, consentirà di accrescere ulteriormente il valore del gruppo paralimpico della Fiamme oro che, grazie alle loro straordinarie capacità e agli strepitosi risultati conseguiti a livello internazionale, rappresenta un esempio per tanti giovani ragazzi che hanno disabilità.

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Udienza generale

Papa Francesco: “«Ciao, Gesù!» è la preghiera più bella, non quelle ripetute a pappagallo”

foto Vatican media/Sir
28 Set 2022

di Michela Nicolais

“Andiamo avanti con la preghiera del «Ciao»”. Papa Francesco ha concluso con questo invito a braccio l’udienza di mercoledì 28, in cui ha ripreso il ciclo di catechesi sul discernimento soffermandosi su uno dei suoi elementi costitutivi: la preghiera, che “non è recitare preghiere come un pappagallo”. La preghiera è “rivolgerci a Dio con semplicità e familiarità, come si parla a un amico. È saper andare oltre i pensieri, entrare in intimità con il Signore, con una spontaneità affettuosa”. “La vera preghiera è familiarità, è affetto con il Signore”: è questo il segreto della vita dei santi. “Questa familiarità vince la paura o il dubbio che la sua volontà non sia per il nostro bene, una tentazione che a volte attraversa i nostri pensieri e rende il cuore inquieto e incerto o amaro”. Al termine dell’udienza, ancora “un pensiero alla martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto”.

Il discernimento, ha esordito il papa, “non pretende una certezza assoluta: non è un metodo chimicamente puro, perché riguarda la vita, e la vita non è sempre logica, presenta molti aspetti che non si lasciano racchiudere in una sola categoria di pensiero”. “Non siamo solo ragione, non siamo macchine, non basta ricevere delle istruzioni per eseguirle”, ha esclamato Francesco: “gli ostacoli, come gli aiuti, a decidersi per il Signore sono soprattutto affettivi, dal cuore”.

“Molti, anche cristiani, pensano che Gesù possa anche essere il Figlio di Dio, ma dubitano che voglia la nostra felicità; anzi, alcuni temono che prendere sul serio la sua proposta significhi rovinarsi la vita, mortificare i nostri desideri, le nostre aspirazioni più forti”.

Con queste parole il papa ha stigmatizzato la “falsa immagine di Dio che Satana suggerisce fin dalle origini: quella di un Dio che non vuole la nostra felicità”. “Questi pensieri fanno talvolta capolino dentro di noi”, ha spiegato: “che Dio ci chieda troppo, abbiamo paura che non ci voglia davvero bene”. Invece, “nel nostro primo incontro abbiamo visto che il segno dell’incontro con il Signore è la gioia. Nel primo incontro col Signore ognuno di noi diventa gioioso: è una cosa bella.  La tristezza, o la paura, sono invece segni di lontananza da lui”.

“Chi si allontana dal Signore non è mai contento, pur avendo a propria disposizione una grande abbondanza di beni e possibilità”, la tesi di Francesco: “Gesù mai costringe a seguirlo: Gesù ti fa sapere la sua volontà, con tanto cuore ti fa sapere le cose, ma ti lascia libero: e questo è la cosa più bella della preghiera. Invece, quando noi ci allontaniamo da Gesù ce ne andiamo con la tristezza del cuore”.  “Discernere non è facile – ha ammesso il papa –  perché le apparenze ingannano, ma la familiarità con Dio può sciogliere in modo soave dubbi e timori, rendendo la nostra vita sempre più ricettiva alla sua ‘luce gentile’, secondo la bella espressione del santo John Henry Newman”. “I santi brillano di luce riflessa e mostrano nei semplici gesti della loro giornata la presenza amorevole di Dio, che rende possibile l’impossibile”, il primo esempio scelto da Francesco: “Si dice che due sposi che hanno vissuto insieme tanto tempo volendosi bene finiscono per assomigliarsi. Qualcosa di simile si può dire della preghiera affettiva: in modo graduale ma efficace ci rende sempre più capaci di riconoscere ciò che conta per connaturalità, come qualcosa che sgorga dal profondo del nostro essere”.

Alla fine della catechesi, ancora una volta a braccio, il papa è tornato sulle affermazioni iniziali: “Stare in preghiera non significa dire parole, parole, parole: no, aprire il cuore a Gesù, avvicinarsi a Gesù, lasciare che entri nel mio cuore e mi ci faccia sentire la sua presenza. E lì possiamo discernere quando è Gesù o quando siamo noi con i nostri pensieri, tante volte lontani da Gesù”.

“Chiediamo questa grazia: di vivere una relazione di amicizia con il Signore, come un amico parla all’amico”, l’invito ai presenti in piazza San Pietro, sulla scorta di Sant’Ignazio. Infine un racconto a braccio: “Ho conosciuto un vecchio fratello, un religioso, che è un portiere di un collegio. Lui, ogni volta che poteva si avvicinava alla cappella, guardava l’altare e diceva: ‘Ciao!’. Perché aveva vicinanza con Gesù. Ciao! Ti sono vicino e tu mi sei vicino: questa vicinanza, vicina affettiva con i fratelli, vicinanza con Gesù, un sorriso, un semplice gesto, e non recitare parole che non arrivano al cuore”. “È una grazia che dobbiamo chiedere gli uni per gli altri”, ha raccomandato Francesco: “vedere Gesù come il nostro amico più grande e fedele, che non ricatta, soprattutto che non ci abbandona mai, anche quando noi ci allontaniamo da lui”. “Quando noi ci allontaniamo da lui – ha concluso a braccio il papa – lui rimane alla porta del cuore. Rimane lì, a portata di mano, a portata di cuore, perché lui è sempre fedele. Andiamo avanti con la ‘preghiera del ciao’, di salutare il Signore con il cuore, la preghiera dell’affetto, della vicinanza, con poche parole ma con gesti e con opere buone”.

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Politica italiana

Card. Zuppi: “Agli eletti chiediamo di cominciare dai più deboli e meno garantiti”

foto Siciliani-Gennari/Sir
28 Set 2022

“Agli eletti chiediamo di svolgere il loro mandato come ‘un’alta responsabilità’, al servizio di tutti, a cominciare dai più deboli e meno garantiti”. Lo dichiara il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, dopo le elezioni politiche di domenica 25 settembre 2022. Richiamando l’appello del Consiglio episcopale permanente diffuso alla vigilia dell’appuntamento elettorale, il cardinale ricorda che “l’agenda dei problemi del nostro Paese è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza, la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell’espressione democratica dello Stato e della legge elettorale”. “Sono alcune delle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare fin da subito”, precisa il presidente della Cei: “Senza dimenticare che la guerra in corso e le sue pesanti conseguenze richiedono un impegno di tutti e in piena sintonia con l’Europa”. Quindi la “preoccupazione” per il crescente astensionismo che ha raggiunto livelli mai visti in passato: “È il sintomo di un disagio che non può essere archiviato con superficialità e che deve invece essere ascoltato”. La Chiesa, conclude Zuppi sulla scorta del documento, “continuerà a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità”. “Da parte sua, nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva”, conclude il presidente della Cei.

 

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Sport

La Prisma verso la prima di campionato in Superlega: Rizzo chiama a raccolta i tifosi

Il gruppo Prisma a Palazzo di Città
27 Set 2022

di Paolo Arrivo

“Sabato contro i campioni d’Italia avremo bisogno della spinta del pubblico. Mi auguro che il Palamazzola sarà caloroso”. Così Marco Rizzo suona la carica in vista della prima partita di campionato in Superlega. La Gioiella Prisma Taranto ospita la Lube Civitanova. Una sfida che, sulla carta, si preannuncia proibitiva. Si tratta dell’anticipo della prima giornata. Che sarà trasmesso, nella serata del primo ottobre, in diretta su RaiSport, a partire dalle ore 19 – anche su Volleyball Tv (Volleyballworld.tv). La formazione marchigiana è guidata da Ivan Zaytsev. Lo “zar” non ha fatto parte del gruppo laureatosi campione del mondo: un’esclusione mal digerita, voluta dal ct della nazionale, Fefé De Giorgi. A 34 anni il giocatore che potrebbe avere un futuro da allenatore, vuole mettersi alle spalle un anno difficile, condizionato dai guai fisici, e ripartire con la sua proverbiale grinta.

PRESEASON. La Prisma entra nella settimana clou. L’ultimo test, per gli uomini allenati da Vincenzo Di Pinto, è stato il torneo “Spirito di squadra”, disputatosi a Gubbio. Sul campo del Polivalente è stata la Emma Villas Aubay Siena ad imporsi. Trascinata da Pinali, top scorer della finale con 18 punti, con un secco 3-0 (25-21, 25-17, 25-22), la formazione senese ha dimostrato di essere più in salute. La sconfitta, ha dichiarato lo stesso libero Marco Rizzo, che ha ritrovato il parquet di gioco, è stata occasione utile a capire come approcciare nel modo migliore le squadre ben organizzate. Quelle con le quali la Prisma dovrà confrontarsi in Superlega. Il “mago di Turi” ha schierato diverse formazioni, alla ricerca dell’amalgama giusta: il bilancio non può che essere positivo.

TARANTO E IL GRANDE VOLLEY. Facendo un passo indietro, alla presentazione della squadra tenutasi a Palazzo di Città, al Salone degli Specchi, va ribadito il messaggio di augurio e di soddisfazione espresso dal primo cittadino Rinaldo Melucci: la città è partecipe del grande sogno vissuto, da qualche anno, dalla Prisma. Va ricordato che la Superlega Credem Banca è il campionato più bello del mondo. E la società presieduta da Antonio Bongiovanni merita un plauso per i grandi sforzi profusi sinora. Perché il grande sogno sia soltanto agli albori, è necessario il contributo delle istituzioni e del territorio.

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