Emergenze sociali

Grave decisione dell’ex Ilva, aspettando il governo sospende 145 aziende dell’appalto

12 Nov 2022

di Silvano Trevisani

Si complica sempre più la vicenda ex Ilva che, nonostante le assicurazioni verbali e gli stanziamenti previsti dal governo Draghi, vive un momento di totale confusione sul proprio futuro. L’ultimo gesto compiuto da Acciaierie d’Italia, così come si chiama l’azienda dopo l’ennesimo rimescolamento, è quello di sospendere improvvisamente a tempo indeterminato e senza dare motivazioni, l’attività delle 145 imprese dell’appalto. Un gesto grave e consapevole, come dimostra l’immediata disattivazione del badge di ingresso in fabbrica dei lavoratori di queste ditte che resteranno tagliati fuori.

Nei giorni scorsi, Confindustria Taranto aveva quantificato gli arretrati nei pagamenti alle ditte dell’indotto e dell’appalto da parta di Acciaierie d’Italia in circa 100 milioni di euro. Molte ditte stanno per terminare gli ammortizzatori sociali, cosa che comporterà la cessazione di attività e quindi procedure di licenziamento.

Ricordiamo, inoltre, che nell’ex Ilva è da marzo scorso che é scattata la cassa integrazione straordinaria, per un anno, per un numero massimo di 3mila unità, di cui 2.500 a Taranto. Ma è dalla metà del 2019, cioè pochi mesi dopo il subentro alla gestione commissariale dell’amministrazione straordinaria, che l’ex Ilva è costantemente ricorsa agli ammortizzatori sociali.

“Si tratta di un gesto gravissimo che mette a rischio centinaia di posti di lavoro. La ricaduta occupazionale sarà massiccia. Se Acciaierie d’Italia e l’amministratore delegato Lucia Morselli pensano di utilizzare questa situazione per premere sul governo e cercare di ottenere le risorse del miliardo di euro del Decreto Aiuti, hanno sbagliato i conti e vedranno l’opposizione del sindacato!.
Così il segretario nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò e il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi Biagio Prisciano alla luce della comunicazione ricevuta questa mattina dalle organizzazioni sindacali, da Acciaierie d’Italia, con cui ha reso noto che da lunedì prossimo nello stabilimento siderurgico di Taranto sono sospese le attività di 145 imprese appaltatrici. La sospensione è a tempo indeterminato”.

D’Alò e Prisciano ritengono davvero singolare che questa stretta dell’azienda arrivi a poche ore dall’incontro che lunedì Fim, Fiom e Uilm avranno a Taranto con i parlamentari sulla situazione dell’ex Ilva. “Anche questa – aggiungono – è una forma di pressione, dal sapore di strumentalizzazione”.
Acciaierie d’Italia non ha fornito motivazioni sulla sospensione.

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