Mondiali Qatar, mons. Oster (Dbk): “Il denaro domina tutto e questo distrugge lo sport”
Con un passato giovanile da calciatore, tifosissimo del Bayern Monaco, appassionato sportivo, mons. Stefan Oster, vescovo di Passau, riveste, all’interno della Conferenza episcopale tedesca, la funzione di responsabile della pastorale per lo sport. A pochi giorni dall’inizio dei controversi Mondiali di calcio in Qatar, Oster ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa cattolica tedesca Kna. Interpellato sul senso di un mondiale di calcio in un luogo desertico dove l’erba non cresce all’aperto, il vescovo ha risposto che “la mercificazione – biblicamente parlando – fa cadere in disgrazia. Il fatto che il denaro domini tutto e che l’associazione calcistica mondiale Fifa sia così guidata dall’avidità, sta effettivamente distruggendo lo sport e fa diminuire anche il mio interesse. Io lo guardo ancora: come ha giocato il Bayern? Ma ad essere onesti, se quelli con più soldi diventano campioni di Germania dieci volte di fila, non è granché”.
Mons. Oster e i diritti umani
Oster, sul tema delle critiche, dei boicottaggi, del guardare ugualmente le partite che si svolgeranno in Qatar, riflette pensando allo spettatore che si sente eticamente interpellato davanti ai diritti umani violati nel Paese asiatico: se a qualcuno piace il calcio, può comunque guardarlo. Non voglio far star male nessuno per questo. L’assegnazione del torneo al Qatar dodici anni fa merita però una critica. Il fatto che la Coppa del mondo sia stata poi rinviata all’inverno è almeno un po’ più salutare per gli atleti. Ma se è vero che migliaia di lavoratori migranti sono morti costruendo gli stadi, è davvero una catastrofe umanitaria e un disastro morale per la Fifa e per il Paese stesso”.