Assegno unico, Acli: presentate al ministro Roccella le proposte a sostegno della famiglia
Il presidente nazionale Emiliano Manfredonia e Lidia Borzì, responsabile della Famiglia Acli, hanno incontrato il ministro della Famiglia per discutere del documento di proposte migliorative elaborato dalle associazioni
Venerdì 25 novembre una delegazione delle Acli, composta dal presidente nazionale Emiliano Manfredonia e da Lidia Borzì, responsabile della Famiglia Acli, ha incontrato il ministro della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, per discutere del documento di proposte migliorative dell’assegno unico universale (Auu) elaborato dall’Associazione. Lo ricorda una nota diffusa ieri sera dalle Acli.
Il testo è il frutto del lavoro quotidiano dell’Area Famiglia in collaborazione con gli esperti del Caf Acli e del Patronato Acli che ogni anno garantiscono assistenza a circa 3 milioni di cittadini.
Tra le modifiche presentate nel documento ci sono “il riconoscimento dell’assegno nella sua totalità fino ai 21 anni dell’età dei figli o fino al termine del corso legale di studi, un modo per arginare la crescita delle diseguaglianze e garantire la fine degli studi anche a coloro che vengono da famiglie meno benestanti; la rimodulazione dell’importo dell’Auu nella fase di minore età del figlio, con un rinforzo nei primi anni di vita, e a questo proposito le Acli hanno espresso il loro apprezzamento per le modifiche contenute nella Legge di Bilancio; una maggiore attenzione a situazioni di nuclei familiari con figli in stato di disagio economico; l’estensione del beneficio a richiedenti asilo e ai figli degli immigrati residenti con permesso di soggiorno diverso dal permesso unico lavoro; l’estensione del sussidio ai figli dei residenti all’estero”.
Le Acli e Roccella, in un incontro molto cordiale e fattivo, hanno convenuto sull’importanza di introdurre presto altre misure strutturali a sostegno delle famiglie, oltre al miglioramento dell’Assegno unico.