La Nuovi Orizzonti riprende la marcia: grande reazione contro la MarLu Basket Bari
Una vittoria importante, utile alla classifica, e a rafforzare l’autostima. Dopo la sconfitta in trasferta, sul campo della Pink Bari, di misura (digerita col mal di pancia), la Nuovi Orizzonti riprende la marcia nel campionato di serie C femminile in cui è impegnata: contro la Mar.Lu Basket Bari è arrivato il terzo successo stagionale (66-44), frutto di una grande reazione dimostrata dal gruppo tra le mura amiche del PalaMazzola, nella serata di sabato. La vittoria è stata costruita nella fase centrale della gara. Una prestazione, quella offerta dalle ragazze allenate da William Orlando, che per il prosieguo della stagione è di buon auspicio, senz’altro.
IL MATCH- Buona partenza delle tarantine (5-0). Le ospiti reagiscono e crescono, dopo una fase di equilibrio, chiudendo sul +4 il parziale di gioco (15-19). Taranto sempre costretto ad inseguire, nel finale riporta in parità la gara e mette il muso avanti. Si va al riposo sul 29-27. Nel secondo tempo, Bari si riporta avanti con due triple consecutive. Ma è un fuoco di paglia: trascinata da Ciminelli e da Palmisano (pure a corrente alternata, quando è in campo, il contributo di Debora è sempre fondamentale), la Nuovi Orizzonti mette il turbo e chiude il parziale sul 52-40. Nell’ultimo quarto si può gestire e raggiungere il vantaggio massimo di +22.
LA MOSSA DI MISTER ORLANDO- Così il tecnico di Taranto, intervistato da Nuovo Dialogo, legge la partita nell’immediato post gara: “Nei primi due quarti purtroppo abbiamo difeso poco, e andavamo sempre in difficoltà su tutte le loro situazioni di uno contro uno. Poi ho dovuto cambiare difesa: passando a zona, siamo riusciti a limitare gli attacchi di Bari, e a prendere un miglior ritmo in attacco”. “Quindi la svolta, con una difesa diversa, abbiamo preso anche coraggio”, aggiunge il mister, che però al bicchiere vuoto preferisce guardare: “Non sono soddisfatto: dobbiamo essere forti non sugli errori degli altri, ma sulle cose buone che sappiamo fare”. L’allenatore richiama le sue giocatrici all’umiltà. Riconoscendo comunque la forza del gruppo, “fatto da ragazze che sanno giocare a basket”. Un collettivo che deve continuare a crescere e trovare l’amalgama.