La domenica del Papa – Francesco: “Dio non ci ama a parole, ma con i fatti”
“Dio non ci ama a parole, ma coi fatti; non dall’alto, da lontano, ma da vicino, dal di dentro della nostra carne, perché in Maria il Verbo si è fatto carne, perché nel petto di Cristo continua a battere un cuore di carne, che palpita per ciascuno di noi! Santa Madre di Dio!”. Così papa Francesco, nell’omelia della messa presieduta nella basilica di San Pietro, ha attualizzato la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, nella ricorrenza della 56ª Giornata Mondiale della Pace sul tema: “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. “Dio ha una Madre e dunque si è legato per sempre alla nostra umanità, come un figlio alla mamma, al punto che la nostra umanità è la sua umanità”, ha esordito Francesco: “È una verità dirompente e consolante, tanto che l’ultimo Concilio, qui celebrato, ha affermato: ‘Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo. Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato’. Ecco che cosa ha fatto Dio nascendo da Maria: ha mostrato il suo amore concreto per la nostra umanità, abbracciandola realmente e pienamente”. “Su questo titolo sono stati scritti tanti libri e grandi trattati”, ha ricordato il Papa: “Ma tali parole sono soprattutto entrate nel cuore del santo popolo di Dio, nella preghiera più familiare e domestica, che accompagna il ritmo delle giornate, i momenti più faticosi e le speranze più audaci: l’Ave Maria. Dopo alcune frasi tratte dalla Parola di Dio, la seconda parte della preghiera si apre infatti così: ‘Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori’. Questa invocazione ha spesso cadenzato le nostre giornate e ha permesso a Dio di avvicinarsi, per mezzo di Maria, alle nostre vite e alla nostra storia. Madre di Dio, prega per noi peccatori: recitata nelle lingue più diverse, sui grani del rosario e nei momenti del bisogno, davanti a un’immagine sacra o per la strada, a quest’invocazione la Madre di Dio sempre risponde, ascolta le nostre richieste, ci benedice con il suo Figlio tra le braccia, ci porta la tenerezza di Dio fatto carne. Ci dà, in una parola, speranza”.