Fratel Biagio: da lui l’intuizione della missione notturna anche a Taranto
Con l’emergenza freddo torna d’attualità il tema dell’aiuto a chi vive per strada. L’amministrazione comunale di Taranto ha reso noto che tramite il ” Pronto intervento sociale” e l’alloggio sociale gestito dalle cooperative “Nuova Airone” e “La mimosa”, si prova a far fronte alle situazioni di emergenza dovute al freddo di questi giorni. Accanto a questo servizio, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, della Caritas, soprattutto attraverso il dormitorio, e di Croce Rossa Italiana, Abfo, “Noi & Voi”, cooperativa Isola e Comunità Emmanuel. La missione notturna è un servizio che a Taranto in pochi sanno essere nato grazie al supporto di fratel Biagio Conte. Fu infatti con lui, a Palermo, che il tarantino Martino Bucci scoprì quanto bene poteva fare. Lo ha raccontato venerdì sera nella cappella di Casa Madre Teresa, al quartiere Paolo VI, durante una commemorazione e una messa in suffragio di fratel Biagio, scomparso pochi giorni fa. L’idea di dedicare un paio d’ore al ricordo e alla testimonianza, è dell’associazione ‘Noi e Voi’, che da anni presta servizio in strada due volte a settimana, d’estate e d’inverno, nei festivi e nei feriali. «Ho conosciuto fratel Biagio a Palermo, dove mi trovavo per lavoro. Avevo sentito parlare di lui alla trasmissione ‘Chi l’ha visto’. Questo ragazzo aveva abbandonato famiglia e lavoro, senza lasciare traccia di sé. Dopo un po’- racconta Martino – lo ritrovarono a Palermo che accudiva i barboni che stazionavano alla stazione centrale. Io ero lì per lavoro e arrivato alla missione ‘Speranza e Carità’ che aveva aperto da poco, lo incontrai e mi mostrò quello che aveva iniziato a favore di queste persone, a cui dava un tetto, nutrimento. Spesso gli stessi ospiti diventavano volontari fattivi per aiutare altri ad uscire dalla difficoltà, dove molte volte a delusioni amorose, dipendenze da alcol e droghe. Ci si dice che è un periodo e ci si fa risucchiare dalle dinamiche della strada. Biagio era un vulcano di idee e cose da fare e con questo carisma coinvolgeva dal cittadino comune alle autorità siciliane». Rientrato a Taranto, Martino si portò dietro questa esperienza. «Era l’anno in cui le stazioni vennero chiuse per legge di notte e questi fratelli e sorelle si trovavano per strada. Portavamo loro una bevanda calda, una coperta, un panino, una scatoletta. Tutto confezionato, perché la grande paura di chi vive la strada è di essere avvelenato. Tutte le sere andavamo in giro con un’auto con degli slogan di pace e fraternità. Ho praticamente replicato l’esperienza di Palermo, e abbiamo così compreso che anche a Taranto c’era questa necessità. Così di lì a poco è stato aperto quello che fu il centro di accoglienza notturno della Caritas diocesana, in zona Croce». «Con Martino ci siamo conosciuti nel 2000 – ricorda don Francesco Mitidieri, presidente dell’associazione ‘Noi e Voi’- quando insieme all’allora diacono don Amedeo Basile, lo fermammo per chiedergli chi fosse lui e chi i suoi amici… Ci sembrava così strano che andassero in giro con quell’auto tappezzata di scritte. Lui ci rispose: “Siamo cristiani, senza etichette, che cercano di vivere il Vangelo” e ci stupì per la radicalità di quella espressione. Così abbiamo cominciato a condividere la strada e l’esperienza si è poi ampliata, partendo dalla parrocchia di sant’Antonio, dove venni assegnato dal 2001 al 2006. Si unirono poi anche altre parrocchie e associazioni. Martino a quei tempi ebbe la capacità di cogliere l’intuizione del gesto di fratel Biagio, rendersi prossimo agli ultimi, condividendo un momento. La missione notturna alla fine non è risolvere un problema ma stare accanto».