Un triduo penitenziale per gli ottanta anni della proclamazione dell’Immacolata, co-patrona di Taranto
L’Immacolata da ottant’anni – era il il 12 febbraio del 1943 quando fu proclamata – è la patrona della città con San Cataldo.
Quell’evento sarà ricordato da oggi, venerdì 17, a domenica 19 nel triduo votivo penitenziale in suo onore, a cura della confraternita che ne porta il nome, nel santuario della Madonna della salute, in città vecchia.
Il programma prevede per venerdì, alle ore 19.15 nel santuario della città vecchia una tavola rotonda alla presenza del priore della confraternita, Angelo De Vincentis, dell’assessore comunale Mattia Giorno (che si soffermerà su “Devozione popolare e municipalità”), del vicario episcopale per gli affari generali mons. Alessandro Greco ( che parlerà di “Dogma dell’Immacolata, magistero e frutti spirituali per il popolo di Dio”) e di don Andrea Casarano, direttore dell’archivio storico diocesano (che tratteggerà “L’Immacolata patrona di Taranto, la storia e documenti”). L’incontro sarà concluso da mons. Emanuele Ferro, parroco della Cattedrale e padre spirituale della confraternita.
Sabato 18, durante la santa messa delle ore 18.30, avrà luogo il rito di aggregazione dei nuovi confratelli e consorelle.
Domenica 19, ultimo giorno del triduo votivo, il programma prevede:
alle ore 11.30 la celebrazione della santa messa;
alle ore 16.30 l’esposizione del Santissimo Sacramento;
alle ore 18 il rosario meditato con la benedizione eucaristica;
alle ore 18.30 la santa messa solenne presieduta da mons. Emanuele Ferro al termine della quale ci sarà la fiaccolata con il simulacro dell’Immacolata.
A conclusione del triduo, le coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio saranno affidate alla beata Vergine.