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Claudia De Bartolomeo: “Siamo un diesel, e non ci vogliamo fermare”

Il sorriso della guerriera - foto G. Leva
23 Feb 2023

di Paolo Arrivo

Una giocatrice molto veloce, che ricorda in parte Alessandra Viesti, o meglio Speedy, come viene soprannominata affettuosamente dalla tifoseria più giovane. Lei è dotata anche di cattiveria agonistica e di fisicità. A ben guardarla, la playmaker tarantina (classe 1999) pare essere l’emblema di una generazione cazzuta che quello che vuole se lo sa andare a conquistare: Claudia De Bartolomeo è l’anima rock del gruppo Nuova Orizzonti basket Taranto. Che sconfiggendo la Pink basket Bari in casa ha conquistato la vetta solitaria della classifica al termine della giornata del recupero infrasettimanale. Un’affermazione netta (62-41), fa il paio con il successo di domenica scorsa, anche nella modalità con cui è maturata, dopo un avvio complicato. “Noi siamo un po’ così: come un diesel. Ce lo dice anche il nostro allenatore – dichiara Claudia De Bartolomeo al nostro giornale, nel post gara – pian piano ci riscaldiamo, prendiamo fiducia, poi le cose iniziano a girare. È andata così anche oggi. Abbiamo cominciato male, con un brutto parziale; quando ci siamo riprese e andate sopra nel punteggio sapevamo che sarebbe stata una battaglia: dovevamo staccarle subito perché loro sono una squadra tosta che se rimane in partita ti può mettere in difficoltà, come è successo nella gara d’andata”.

Cosa rappresenta la conquista dei playoff?

“Sì, adesso ci siamo dentro automaticamente. È un risultato importante, ma il nostro obiettivo è finire primi: vogliamo vincere a San Pancrazio e a Trani, per poi giocare qui le gare contro quella che sarà la nostra avversaria”.

Il tour de force continua. Che partita vi aspetta sabato?

“Non ci dobbiamo assolutamente deconcentrare. San Pancrazio viene da qualche sconfitta, ma è una squadra comunque agguerrita con gente di esperienza. Dovremo andare lì per disputare un’altra battaglia. La seconda della serie in cui siamo impegnate”.

Soddisfatta della tua prestazione?

“Sì. Purtroppo vengo da un problema fisico che non sono riuscita ancora a mettermi del tutto alle spalle. Pian piano però sto guadagnando minuti, fiducia, sono contenta. Al di là della mia prestazione, sono contentissima della mia squadra. E anche quando sono in panchina cerco di dare il mio contributo nell’incitare le compagne. Abbiamo fatto una grande partita, vinta con un buon scarto: così l’avevamo preparata, consapevoli che soffrendo sappiamo tirare fuori il meglio”.

Un bilancio della stagione sinora disputata?

“In generale sta andando bene. Ero fuori nelle prime tre gare, ho ripreso e mi sto sciogliendo poco alla volta. Sicuramente posso fare di più. Ma sono soddisfatta, anche di questa gara”.

Una volta hai confidato che tra i tuoi difetti c’è la propensione, in difesa, a rubare la palla all’avversario, anziché stare giù sulle gambe. Confermi?

“In questo sono migliorata! Anche oggi un falletto l’ho fatto, proprio per cercare di rubare palla. Il coach mi dice: stai davanti, non cercare, non farti battere. Quello è il lavoro difensivo principale. Spero di esserci riuscita stasera e sono molto soddisfatta”.

Infatti sei stata tra le protagoniste: eri in campo quando la squadra ha svoltato, preso il largo, alla fine del terzo parziale…

“Sì, ero bella carica. Come le mie compagne: avevamo voglia di riscattare la gara dell’andata. Sono molto contenta: adesso (ieri per chi legge, ndr) si va a festeggiare con la squadra”.

 

Fotogallery by Giuseppe Leva

 

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