La catechesi di padre Ermes Ronchi nella parrocchia Regina Mundi di Martina Franca
Nell’ambito delle iniziative organizzate in concomitanza con la visita della Madonna di Loreto
«Tutta la Bibbia si regge sulle colonne della piccolezza, mentre la guerra utilizza il linguaggio della grandezza». A parlare è padre Ermes Ronchi, in visita a Martina Franca per tenere una catechesi nella parrocchia Regina Mundi, nell’ambito delle iniziative organizzate in concomitanza con la visita della Madonna di Loreto, al termine della santa messa celebrata dall’arcivescovo coadiutore di Taranto, mons. Ciro Miniero.
Durante questa settimana, il simulacro della Madonna di Loreto sta visitando diverse comunità parrocchiali della città (San Martino, Sant’Antonio, Carmine e Divino Amore), toccando il centro e la periferia urbana, con un ricco programma di iniziative. La statua era arrivata domenica scorsa a bordo di un elicottero e poi trasferita in processione alla chiesa Regina Mundi per la santa messa solenne celebrata dall’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro.
«Nella guerra non vince il migliore, ma il più forte, il più violento, il più crudele – ha detto padre Ermes Ronchi – in realtà nei conflitti non c’è mai un vincitore, ma solo uno sterminio di vittime umane. L’uomo preferisce la vittoria sull’altro rispetto alla pace sull’altro, tutto questo fa parte di una struttura antropologica che non riusciamo a scalfire. Io non sono d’accordo con te, ma voglio andare d’accordo con te, questa deve essere la base per stabilire una risoluzione tra Russia e Ucraina. Come fanno a non essere d’accordo i popoli sul fatto che guerra non sia una cosa buona?», si chiede padre Ronchi. La guerra – continua – «è il prevalere di una posizione sull’altra, il prevalere del dolore e della distruzione dell’altro. Anche noi, se non guardiamo al conflitto da questa prospettiva siamo come spettatori al Colosseo che assistono al combattimento tra gladiatori, facendo il tifo per l’una o per l’altra parte. Ma non può essere questa la nostra posizione, non siamo in un Colosseo mondiale a vedere quale dei due gladiatori vincerà».
Padre Ermes Ronchi è volto noto al grande pubblico. Per diversi anni ha condotto il commento al Vangelo della domenica nella trasmissione “A sua immagine” su Raiuno. Per Avvenire, cura una rubrica settimanale di commento al Vangelo. Nel marzo 2016 riceve una chiamata inaspettata da papa Francesco, che lo chiama a guidare gli esercizi spirituali di Quaresima per la curia romana, incarico che gli fa guadagnare il titolo mediatico di “predicatore del papa”.
Nasce nel 1947 in provincia di Udine. Ordinato sacerdote nel 1973, insieme ad altri fratelli dà vita a una comunità sperimentale nel vicentino, nella quale ognuno si mantiene col proprio lavoro. Dopo qualche anno, esprime l’esigenza di proseguire gli studi e si sposta a Parigi mantenendosi come insegnante e diversi altri lavori, consegue due dottorati. Nel 1980 torna in Italia, vivendo tra comunità e incarichi culturali anche a Milano. Autore di numerosi libri su temi biblici e spirituali, collabora con diversi giornali e trasmissioni. Da settembre 2016 risiede nella sua nuova Comunità di Santa Maria del Cengio, a Isola vicentina.