Sport

Calcio e contaminazioni: nella nazionale il contributo degli oriundi è prezioso

Italia-Inghilterra, l'esultanza di Mateo Retegui
31 Mar 2023

di Paolo Arrivo

Tra i calciatori che si sono “salvati” nelle ultime due partite dell’Italia c’è Mateo Retegui. Qualcuno storcerà il naso, soprattutto sentendolo parlare: dopo il match con l’Inghilterra, primo incontro delle qualificazioni ai prossimi campionati europei nel gruppo C, nel quale è andato pure in rete, l’attaccante ha rilasciato l’intervista in spagnolo – aveva l’interprete al suo fianco. Ma lo stesso Retegui rappresenta un’istanza da soddisfare in qualche modo. La nazionale italiana, infatti, ha bisogno degli oriundi, quasi come il pane. Necessita di un bomber, nello specifico. E non c’è tempo da perdere per centrare gli obiettivi più vicini.

Non solo Retegui

Sulla questione è intervenuto lo stesso tecnico nella nazionale italiana. “Chiamare altri oriundi? Sì, è una possibilità – ha dichiarato Roberto Mancini – Nella Svizzera 15 su 10 sono oriundi, il Belgio uguale, Francia, Germania e Inghilterra pescano tra gli oriundi”. Il Mancio ha aggiunto che “noi fino a un tot di anni fa avevamo giocatori forti e non ne avevamo bisogno”. La situazione adesso è cambiata. L’allenatore ricorda che spesso le altre nazionali ci hanno tolto giocatori cresciuti in Italia. Potremmo comportarci allo stesso modo anche noi. Tra gli altri oriundi da guardare con attenzione ci sono Nicolas Capaldo, Gianluca Prestianni, Giuliano Galoppo e Marco Di Cesare.

Una scelta di necessità, gli oriundi

La serie A pullula di stranieri. Lo sappiamo bene. Per chi guida la nazionale azzurra, allora, diventa sempre più complicato trovare calciatori nati in Italia, che siano bravi inoltre. La questione oriundi è un falso problema. Conta, piuttosto, che gli stessi calciatori si sentano italiani, e lo dimostrino. Non può essere la terra natia o il colore della pelle (si veda Balotelli) a stabilire chi è meritevole della chiamata azzurra. Si pensi inoltre ai tanti migranti che raggiungono le nostre coste, il cui numero si è quintuplicato in un anno solo: augurare ai regolari, ai più volenterosi e talentuosi un futuro di successo e di riscatto, attraverso un campo di gioco, è quanto di meglio si possa credere per loro.

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Otium

I volti della Via Crucis: Maria sulla via del Calvario

La Madonna in preghiera, Sassoferrato, 1640, Londra, National Gallery.
31 Mar 2023

di Emanuele Ferro

I volti della Via Crucis

MARIA SULLA VIA DEL CALVARIO
Meditazioni di Emanuele Ferro

 

Nella quarta stazione Gesù incontra sua Madre

La Via della croce è appena cominciata e la Madre del Signore è già vicina a Lui. La Madonna è la discepola beata perché ha creduto nell’adempimento della Parola di Dio. Anche qui che la crediamo venuta a consolare e a piangere è invece a dirci, con quella fede profonda di chi ha sentito il cuore dell’Eterno battere nel suo grembo: «qualsiasi cosa vi dirà Gesù fatela». Egli trasformerà con la forza della resurrezione ogni lacrima nel vino della festa. Lei è prossima alla Via Crucis di ogni uomo e, con dolcezza, ella che è la dimora stabile dell’Annunciazione del Dio che viene, testimonia con la sua carne e col suo cuore: «non avere paura, nulla è impossibile a Dio». È lei che con l’avanzare della sera mette sulle labbra della Chiesa le parole de Magnificat: Dio ci guarda soprattutto nell’umiliazione e ci rialza e, cominciando dagli ultimi che egli compie grandi cose. Maria sulla via del calvario è la prima luce della Pasqua.

Nel vangelo di Giovanni incontriamo Maria solo due volte. Alle nozze di Cana e sotto la croce. È semplice comprendere come la presenza della Vergine sia un segno nuziale, profezia di un patto nuovo fra Dio e il mondo.

Maria ci insegna con la sua fedeltà alla Parola, che solo grazie a Gesù le lacrime raccolte nelle giare dell’umanità possono essere trasformate nel vino della nuova alleanza, nella gioia senza fine. Impariamo da lei ad associarci alla Passione di Gesù e a non scappare dalla via della Croce. Ella non vuole la nostra compassione ma implora la nostra conversione.

Nessuno di noi, fra le cose che può e che vuole offrire, è disposto a donare la propria mamma. Ogni figlio dice: «La mamma è mia». Il Signore invece che ci dona tutto, ci dona Maria e sulla via del Calvario completa l’opera di preparazione di quel cuore immacolato e addolorato che accoglie la più incomprensibile volontà del Padre. Se per le montagne della Giudea la Vergine porta dentro di sé il Bimbo che sussulta nell’incontro con il bimbo di Elisabetta, sulla via Crucis di Gerusalemme Maria è gravida della Chiesa, fidandosi di Dio sarà la madre tenera dei nuovi viventi.

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Emergenze sociali

Decreto Flussi, Acli colf: Un errore non aver inserito il lavoro domestico

foto Fmts lavoro
31 Mar 2023

“Esprimiamo profonda insoddisfazione per il recente Decreto Flussi che, ancora una volta, ha escluso il lavoro domestico. Eppure, questo settore ha sempre più bisogno di nuova forza lavoro, perché la domanda di assistenti familiari è in costante crescita”: così in una nota Giamaica Puntillo, segreteria nazionale delle Acli colf, ha commentato la decisione del Governo di escludere il settore del lavoro domestico dalla regolamentazione dell’ultimo Decreto Flussi, nonostante “le ultime stime ci dicano che ogni anno servirebbero 23mila assistenti familiari per soddisfare le richieste: non aver inserito il lavoro domestico nella programmazione dei flussi, che ha prodotto tre volte le domande di posti disponibili, è stata una scelta miope. Speriamo che si possa ovviare a questa mancanza almeno con il prossimo decreto”, ha concluso la segretaria nazionale.

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Fede & cultura

Grande successo di “Ascoltare per vedere, vedere per toccare”, evento di Quaresima della confraternita Ss. Addolorata e San Domenico

31 Mar 2023

Ha riscosso un grandissimo successo di presenze e di critica l’evento di Quaresima “Ascoltare per vedere, vedere per toccare”, pensato e organizzato dalla confraternita Ss. Addolorata e San Domenico.
La manifestazione si è sviluppata in tre incontri che hanno coinvolto tre percezioni sensoriali, avendo come oggetto la Settimana Santa tarantina: “Ascoltare la Settimana Santa”, “Vedere la Settimana Santa” e “Toccare la Settimana Santa”.

Mercoledì 15 sera, nel centro culturale “San Gaetano” nell’omonimo largo in città vecchia, si è svolta una tavola rotonda sul tema “Ascoltare la Settimana Santa”, moderata dal padre spirituale, don Emanuele Ferro.
Tra i relatori, mons. Franco Semeraro si è soffermato a parlare del “Cristianesimo come incontro con Cristo risorto; la morte in croce di Gesù è il segno della follia di Dio che si incarna in un uomo mortale per salvare l’umanità peccatrice e portare una vita nuova piena di speranza”. Mons. Semeraro ha infine rimarcato come “i nostri Riti siano la testimonianza della novità del Cristo Risorto”.
L’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti, ha evidenziato la “forte identità tra Taranto ed i Riti della Settimana Santa, volàno per una crescita culturale ed economica della città, grazie alla passione delle confraternite per le loro tradizioni”, senza dimenticare “l’importante testimonianza di fede viva e concreta che trasuda dai nostri Riti”.
Il prof. Antonio Basile, nel suo intervento, ha anche ricordato le tradizionali prelibatezze gastronomiche tipiche della Pasqua tarantina.
L’evento è stato allietato da un molto apprezzato accompagnamento musicale di arpiste del conservatorio G. Paisiello di Taranto.

Il secondo appuntamento, “Vedere la Settimana Santa”, è consistito in un concorso fotografico, con relativa mostra, dal titolo: “La lunga notte della Madre”, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni culturali, con sede in via Duomo a Taranto. L’esposizione delle opere fotografiche, si è tenuta nel chiostro della soprintendenza ai Beni culturali, ha riguardato le opere selezionate da una giuria di professionisti nel settore.
La premiazione dei primi tre classificati, con lettura della motivazione, si è svolta il 27 marzo, durante il Concerto del “Lunedì di Passione”, nella Chiesa di San Domenico Maggiore in Taranto.

I giorni 29 e 30 marzo 2023, infine, sono stati dedicati al terzo ed ultimo incontro Toccare la Settimana Santa: nella navata centrale della Chiesa di San Domenico Maggiore sono stati esposti i simboli del pellegrinaggio della Vergine Addolorata.
Nell’occasione, è stato presentato il libro di illustrazioni “Riti a colori” di Sara Sebastianelli e Maria Gravina, con un laboratorio didattico offerto alle scolaresche intervenute.

 

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Francesco

Papa Francesco al Gemelli, i vescovi Cep: “Gli giungano l’affetto e la vicinanza della Puglia”

foto d'archivio Sir
31 Mar 2023

Il presidente della Conferenza episcopale pugliese, mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto, ha inviato un telegramma a papa Francesco, con il quale i vescovi delle diocesi pugliesi esprimono “affetto e vicinanza” al santo padre, ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma, in questo momento di sofferenza. Lo riferisce una nota. Al papa – si legge nel messaggio – giungano da parte di tutta la comunità ecclesiale pugliese “affetto e vicinanza”. Assicurando la preghiera, i vescovi “augurano una rapida guarigione per continuare con gioiosa dedizione il suo lavoro apostolico”.

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Rigenerazione sociale

Tutela minori, mons. Fragnelli (Trapani): “Usciamo da mentalità giuridica” per “aprirci a orizzonti nuovi”

foto Sir
31 Mar 2023

Ha chiesto “l’impegno di tutti per aprirci ad orizzonti nuovi” mons. Pietro Fragnelli, vescovo di Trapani, nel suo intervento su “Prospettive ed impegni comuni” al convegno sulla Tutela dei minori, che si è svolto giovedì 30 a Palermo. “Il primo effetto della giornata è stato la sprovincializzazione delle nostre diocesi perché – ha osservato il presule – abbiamo ricevuto un respiro culturale molto ampio. È stata una giornata molto ricca di contributi diversi. Noi stiamo usufruendo di un cammino culturale che ci fa uscire dalla mentalità giuridica che ci ha accompagnato in passato e che adesso ci apre a orizzonti nuovi. Abbiamo bisogno di giuristi capaci di capire la complessità che ci circonda. Come gli psicologi e gli psicoterapeuti non sono gli stessi di 30 anni fa, neanche i preti devono oggi essere come quelli di venti e trenta anni addietro”.
La Chiesa deve mettersi in sinergia con tutte le realtà sociali competenti sul tema. “Siamo in grande difficoltà come tutte le altre istituzioni per riuscire a contribuire alla crescita della nostra comunità – ha aggiunto mons. Fragnelli -. Di fronte a questo problema immenso dobbiamo incoraggiare i diversi specialisti che sono vicino al popolo. Per questo, occorre avere una credibilità istituzionale e una credibilità spirituale che è prima ancora di tipo personale. Cerchiamo di stare dentro il tema provando ad ascoltare tutti i casi personali. L’identità e la maturità di una persona cresce in relazione alla sua capacità di ascolto. Tutto questo ci spinge, inevitabilmente, a rimodulare l’esercizio del potere perché ci fa mettere a servizio veramente dell’altro. Siamo tutti corresponsabili del cammino comune che dobbiamo fare e la riforma è un percorso permanente della nostra Chiesa. Anche su questo tema, così importante e delicato, mi piacerebbe che l’impegno di tutti noi ci faccia diventare sempre di più artigiani di umanità”.

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Francesco

Papa Francesco al Gemelli, Bruni: “Bronchite in netto miglioramento, potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”

foto Parlamento europeo
31 Mar 2023

Papa Francesco ha trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro”. A comunicarlo è il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel secondo bollettino odierno sulla salute di Francesco, ricoverato da mercoledì 29 al policlinico Gemelli. “Nell’ambito di controlli clinici programmati – si legge ancora nel bollettino, in cui si trasmette quanto rende noto lo staff medico che segue papa Francesco nella struttura ospedaliera romana – al santo padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il papa potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”.

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Diritti negati

Scarp de’ tenis: “Povertà sanitaria, gli esclusi dalle cure”. Focus nel nuovo numero della rivista di strada

30 Mar 2023

“Quando parliamo di persone escluse dalle cure il primo pensiero corre, giustamente, alle persone senza dimora. Molte di loro, senza una residenza e senza i diritti di cittadinanza fondamentali, non hanno neppure un medico di base di riferimento”. Lo scrive Stefano Lampertico, direttore di Scarp de’ tenis, nell’editoriale del nuovo numero della rivista, in vendita da domani (www.social-shop.it) on line e nel fine settimana nelle parrocchie: “La vita di strada porta con sé sofferenza e l’insorgere di patologie complesse, spesso croniche. L’accesso alle cure sanitarie è garantito quasi sempre dal volontariato, dalle associazioni del terzo settore, da medici volontari. Ci sono però altri dati che fanno riflettere. La povertà sanitaria non è più soltanto una questione che riguarda solo gli invisibili, gli ultimi. Sono sempre di più gli italiani che, giocoforza, sono costretti a rinunciare alle cure”. La copertina è dedicata proprio al tema della “povertà sanitaria”.
“C’è chi sceglie di aspettare i tempi biblici del Sistema sanitario nazionale: esami e visite vengono fissate dopo mesi e mesi di attesa. C’è chi non può permettersi di pagare il ticket, chi non ha soldi per comprare i farmaci di cui ha bisogno. Parliamo, lo dicono i dati che presentiamo all’interno del giornale, di una famiglia su sei. […] Alla luce di tutto ciò, verrebbe spontaneo chiedersi quali benefici negli anni abbia portato la volontà di affidare al privato la gestione della sanità a fronte delle penalizzazioni continue sul sistema pubblico”.
Nel giornale anche una lunga intervista allo storico cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, don Gino Rigoldi e tante altre storie, come quella di Carlo Destefani, il pittore d’insegne che colora le città e quella di Mustapha Jawara, l’arbitro di calcio arrivato in Italia, da minorenne, con un barcone.

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Francesco

Papa Francesco al Gemelli: preghiera e vicinanza da ogni parte del mondo

foto Vatican media/Sir
30 Mar 2023

di Andrea Regimenti

“Nei giorni scorsi papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e nel pomeriggio di mercoledì 29 si è recato nel policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”. Lo comunica ai giornalisti il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”, informa il portavoce vaticano. “Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”, conclude Bruni.

Proprio affinché i controlli medici possano proseguire per il tempo eventualmente necessario, sono stati intanto annullati i prossimi impegni di papa Francesco. Quello del santo padre, che si trova ora nella stanza a lui riservata al decimo piano del policlinico Gemelli, è il secondo ricovero: il 4 luglio 2021 si era trattenuto nel nosocomio romano per undici giorni, dopo aver subito un’operazione chirurgica che ha comportato l’asportazione di una parte del colon per una stenosi diverticolare.

Di seguito gli attestati di affetto, preghiera e vicinanza che stanno arrivando al papa da ogni parte del mondo

Celam, “vicinanza e affetto, intensificare le preghiere”

Il Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam), in un messaggio firmato dal suo presidente, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo (Perù), chiede di pregare per la pronta guarigione di papa Francesco. Come si legge nella lettera, il Celam esprime al Santo Padre la sua “vicinanza e il suo affetto”. Mons. Cabrejos invita “i nostri fratelli nell’episcopato e, con loro, tutto il popolo santo e fedele di Dio che vive in America Latina e nei Caraibi, a intensificare le nostre preghiere per le intenzioni di Papa Francesco e per la sua salute in questo tempo di Quaresima in cui ci prepariamo alla celebrazione della Settimana Santa”. Il tutto sotto l’intercessione di “nostra Madre, sotto l’invocazione di Nostra Signora di Guadalupe, patrona di questo continente”, chiedendo “il pieno recupero della salute del santo padre Francesco”.

RnS, “lo affidiamo alla preghiera corale”

La presidenza del Rinnovamento nello Spirito Santo, assieme ai cenacoli, gruppi e comunità presenti in tutta Italia, assicurano vicinanza spirituale al santo padre assicurandolo alla preghiera corale per le sue condizioni di salute”.

Azione Cattolica, “ci stringiamo idealmente a lui in un abbraccio che attraversa tutto il Paese”

La presidenza nazionale dell’Azione Cattolica italiana, a nome di tutta l’associazione “è vicina con la preghiera e l’affetto filiale a papa Francesco”. “I ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione Cattolica stringono idealmente papa Francesco in un abbraccio che attraversa tutto il Paese e le sue parrocchie, augurando al santo padre una pronta guarigione”, si legge in una nota.

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Fede & cultura

Grande commozione in cattedrale per “La Passione del Signore”

foto Pasquale Reo
30 Mar 2023

di Elena Modio

Il secondo appuntamento de “Il cuore dei tre giorni”, organizzato dalla basilica cattedrale di San Cataldo nell’ambito degli eventi del Mysterium festival, ha emozionato il pubblico con il racconto della Passione di Gesù e della Sacra Sindone

La comunità di Taranto vecchia, guidata da don Emanuele Ferro e don Francesco Fanelli, dopo il grande successo de “La città del Vangelo” svoltosi tra i vicoli dell’isola, ha dato ancora una volta una prova di grande partecipazione e affiatamento. Le due repliche della rappresentazione de “La Passione del Signore” anche questa volta hanno fatto registrare il tutto esaurito.

Don Emanuele Ferro ha accompagnato i partecipanti, molti dei quali avevano già assistito a “La cena del Signore”, primo appuntamento dei tre, nella catechesi che ha utilizzato immagini, musica, racconto e messa in scena, e che ha avuto come protagonisti il Vangelo e la Sacra Sindone.

I passaggi salienti della Passione di Cristo impressi sulla reliquia che don Emanuele ha definito “la più affascinante, venerata e controversa della Chiesa”, la Sacra Sindone appunto. Aiutati dalle immagini in retroproiezione su uno schermo di velo posizionato sul fondo della navata centrale della cattedrale, hanno preso forma gli scherni a Gesù e il suo viaggio verso il Calvario. Di tanto in tanto il velo si squarciava per fare spazio alla rappresentazione delle ultime ore del Messia, plasticamente riprodotte in scene statiche e in movimento di cui sono stati protagonisti i ragazzi di Taranto vecchia.

Una volta entrati nel dramma della morte violenta di Cristo, i giovani hanno introdotto i presenti alla “fondazione” della speranza, come ha spiegato don Emanuele, fino ad ostendere il velo sacro, traccia dell’assente ma non scomparso Cristo, il Risorto, che gli spettatoti, in silenzio, così come aveva chiesto don Ferro, chiedendo anche che la narrazione non fosse interrotta dagli applausi per mantenere il raccoglimento, hanno potuto accarezzare.

Prima di cominciare don Emanuele Ferro, sempre per non rompere il raccoglimento alla fine, ha voluto ringraziare tutta la sua comunità, don Francesco Fanelli, suo vice, don Mattia Santomarco per l’aiuto regia e Giovanni Guarino per la partecipazione straordinaria.

Ha ringraziato Piero Romano, direttore artistico, e Donato Fusillo, presidente del comitato scientifico, del Mysterium festival per il rapporto di amicizia e collaborazione consolidato che lega la Curia di Taranto e la cattedrale, e ha salutato gli assessori Fabiano Marti e Mattia Giorno, anch’essi presenti.

Alla serata ha partecipato anche il vescovo coadiutore mons. Ciro Miniero che, a fine serata, ha dato la sua benedizione a tutti i presenti.

Il terzo appuntamento de “Il cuore dei tre giorni” è per il 15 aprile alle 19, in piazzale Democrate, con “La pesca miracolosa”.

 

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Politica italiana

Consiglio dei ministri: le misure su bollette, appalti e alimenti sintetici

foto Ansa/Sir
30 Mar 2023

di Stefano De Martis

Un decreto-legge su bollette, sanità e fisco. Il varo definitivo del nuovo codice degli appalti. Un rinvio per il disegno di legge annuale sulla concorrenza, a causa di problemi di copertura finanziaria. Via libera, invece, per il ddl che prevede il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici. Queste in estrema sintesi le decisioni del Consiglio dei ministri, a cui ha fatto seguito una riunione della cabina di regia per il Pnrr, la cui attuazione presenta evidenti ritardi come ha registrato anche il rapporto semestrale della Corte di conti.
Sul fronte delle bollette il decreto interviene confermando o rimodulando gli interventi di sostegno già in vigore per il gas– i cosiddetti “oneri generali di sistema” vengono azzerati fino a giugno – ma il contributo per i consumatori fino a 5mila metri cubi viene ridotto nella misura del 35% del valore del trimestre precedente in virtù della riduzione dei prezzi all’ingrosso del gas naturale. Per quanto riguarda l’elettricità, al momento non risultano interventi previsti e quindi dal prossimo aggiornamento tariffario gli oneri dovrebbero tornare in vigore. Bisognerà comunque attendere il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per averne conferma. Dal primo ottobre – e questa è una novità – partirà un nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini senza limiti di reddito. Quanto al bonus sociale per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro, è stato deciso il rinnovo per un altro trimestre.
In campo sanitario il decreto interviene con 1,1 miliardi per contenere gli effetti del payback sulle aziende del settore(è il meccanismo che in caso di sforamento della spesa coinvolge direttamente le imprese fornitrici) e per cercare di limitare il ricorso ai medici “gettonisti” negli ospedali per ovviare alle carenze di personale.
Per quanto riguarda il fisco, oltre ad allungare i tempi per sanare le irregolarità, il decreto prevede “cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari(omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di Iva di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste”.

Una norma che fa discutere, così come fanno discutere alcune delle misure introdotte con il nuovo codice degli appalti,un decreto legislativo (cioè in esecuzione di una legge-delega) approvato a fine dicembre in via preliminare e ora riapprovato in forma definitiva dopo i pareri delle commissioni parlamentari. Come già emerso in occasione del primo passaggio, le preoccupazioni si concentrano sugli effetti collaterali di alcune disposizioni che mirano a snellire e velocizzare le procedure, obiettivo in sé unanimemente condiviso. Diventa infatti strutturale la normativa che rende residuale il ricorso alle gare nei lavori tra un milione e 5,3 milioni di euro – normativa che era stata prevista durante l’emergenza pandemica – e soprattutto si allargano vistosamente le maglie per il subappalto “a cascata” (il subappalto del subappalto).
La riforma del codice degli appalti, peraltro, era uno degli impegni che l’Italia era tenuta ad assolvere entro il 31 marzo per ottenere la terza rata di finanziamenti del Pnrr. È stato richiesto e ottenuto un rinvio di un mese per la verifica degli obiettivi della terza tranche ma il problema dei ritardi è più generalizzato e rischia di mettere a repentaglio il rispetto della scadenza del 2026 per il completamento di tutta l’operazione. Termine che a livello europeo sarebbe terribilmente difficile modificare. Sono in corso interlocuzioni sull’ipotesi di spostare alcuni progetti del Pnrr ad un altro capitolo dei finanziamenti Ue, quello dei fondi di coesione, a cui l’Italia potrebbe attingere fino al 2029. Ma resta ineludibile il richiamo del presidente della Repubblica a mettersi tutti “alla stanga” per non mancare questo appuntamento decisivo per il futuro del Paese.

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Francesco

Papa Francesco al Gemelli, Cei: “Preghiera corale delle Chiese in Italia” per “una rapida ripresa”

foto Sir/Marco Calvarese
30 Mar 2023

La presidenza della Cei, a nome dei vescovi italiani, “esprime vicinanza a papa Francesco”, dal pomeriggio di mercoledì 29 al policlinico universitario Agostino Gemelli, “assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia”. “Nell’augurare al santo padre una rapida ripresa – si legge nella nota della Cei -, la presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di lui e di tutti i pazienti”.

 

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