Corso Anspi per animatori d’oratorio: educatori nello stile dell’amicizia
Si è tenuto sabato 25 febbraio al seminario di Poggio Galeso il secondo incontro per animatori d’oratorio ed educatori organizzato dal Comitato zonale Anspi di Taranto, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la catechesi e il Servizio diocesano di pastorale giovanile. L’importanza dell’amicizia, quale relazione significativa nella vita dei ragazzi e dei giovani, è stata la tematica affrontata da don Lucangelo De Cantis, responsabile dell’Ufficio diocesano per la catechesi.
L’incontro è partito da una domanda: essere educatore significa essere amico?
Con l’aiuto del formatore Anspi Alessio Perniola, seguendo uno stile interattivo, l’incontro è stato intervallato in modo equilibrato tra momenti di confronto-riflessione e momenti più ludici attraverso i quali – nello stile tipico dell’oratorio – è sempre possibile apprendere nuove tecniche e metodologie, divertendosi.
In un clima di apprendimento cooperativo, infatti, divisi in piccoli gruppi, gli animatori hanno analizzato il comportamento di Gesù in un brano del Vangelo liberamento scelto, per poi riflettere – guidati da don Lucangelo – sul fatto che Gesù usa “lo stile dell’amicizia” nel suo rapporto educativo, ma nelle relazioni non perde mai la sua identità. Prendendo a modello l’amicizia di Gesù con Maria, Marta e Lazzaro la riflessione è giunta a ritenere che la relazione educativa, pur essendo vissuta nello stile dell’amicizia, è sempre asimmetrica perché differenti sono i ruoli dei protagonisti.
L’educatore, quindi, è colui che si accompagna all’altro, che cammina insieme sulla strada dell’altro, che conosce il villaggio in cui abita l’altro. Conosce il nome del discepolo, in altre parole significa che trasmette amore alle persone che gli vengono affidate.
Gesù, modello del vero educatore che vive nello stile dell’amicizia, insegna poi un’altra caratteristica importante del rapporto educativo: promuovere la libertà. Il vero educatore, che rispetta lo stile dell’amicizia, promuove la libertà di chi ha di fronte; non si comporta come un dittatore, condizionando o pilotando le scelte dei propri ragazzi.
Uno dei primi testimoni che ha vissuto pienamente le caratteristiche dell’educatore nello stile dell’amicizia è stato senza dubbio San Giovanni Bosco. Il formatore Alessio Perniola attraverso delle citazioni del santo torinese, ha guidato il gruppo di educatori presenti alla riflessione sullo stile dell’educatore per il quale “nessuna predica è più edificante del buon esempio”, che si impegna ad allontanare “le mormorazioni perché raffreddano il cuore”, che “cammina con i piedi per terra mentre con il cuore abita il cielo”, “impegnandosi più a farsi amare che a farsi temere”.
Grande è la responsabilità di tutti noi educatori, perché consapevoli che da quello che facciamo dipenderà la qualità della società di domani. Siamo decisi ad accogliere questa prova con speranza ed entusiasmo, consapevoli del fatto che probabilmente non vedremo mai i risultati della nostra azione educativa, ma questa è la nostra sfida: siamo educatori nello stile dell’amicizia.