La Confraternita dell’Addolorata propone un singolare progetto “multisensoriale”
“Ascoltare per vedere. Vedere per toccare” è il titolo di un singolare progetto culturale organizzato dalla Confraternita dell’Addolorata e San Domenico per la Quaresima 2023, in vista della Settimana Santa tarantina. Il progetto, che partirà già mercoledì 15 marzo, prevede tre tappe, pensate come incontri che coinvolgono tre percezioni sensoriali, l’udito, la vista e il tatto, relative a un evento che la città sente da sempre in maniera molto particolare: “Ascoltare la Settimana Santa”, “Vedere la Settimana Santa” e “Toccare la Settimana Santa”.
Il primo evento è rappresentato da una tavola rotonda, il secondo da una mostra fotografica, il terzo da un’esposizione dei simboli sacri legati alla ritualità specifica. Ne parliamo con Angelo Riondino, membro del consiglio di amministrazione della confraternita.
Qual è il senso di questa iniziativa promossa per la Quaresima?
Il percorso che abbiamo proposto vuol allargare i punti di vista della comprensione della Settimana Santa a partire dall’ascolto che, in questo caso, non è l’ascolto dei “suoni” ovvero della marce funebri, ma dei pareri su come la ritualità tarantina viene percepita e vissuta da diverse prospettive: religiosa, storica e politica. Quello su cui si punta è di ottenere un quadro interpretativo di come viene sentita e “vista” la Settimana Santa. La seconda iniziativa, la mostra fotografica “La lunga notte della madre”, che si avvale della partecipazione di tantissimi appassionati fotografi, si svolgerà nel chiostro della Soprintendenza ai Beni culturali di Taranto, accanto a San Domenico e, con tutta probabilità, per l’occasione apriremo il portoncino affianco al portone della chiesa. Il terzo evento, “Toccare la Settimana Santa” riguarderà una mostra che sarà allestita all’interno della Chiesa di San Domenico: si potranno ammirare e toccare gli elementi della processione dell’Addolorata: la troccola, la pesare, i vestiti della Madonna, le stanghe, i mozzetti, e così via. Si potranno vedere da vicino in quanto la chiesa sarà liberata dai banchi. In questa occasione saranno anche realizzati dei laboratori didattici.
Da quale esigenza nasce questa iniziativa?
L’esigenza che avvertiamo è quella di dare un aspetto culturale alla confraternita e agli eventi di cui è promotrice La nuova dirigenza, insediatasi a novembre dopo regolari elezioni, ha avvertito l’esigenza di affiancare alla prioritaria necessità di rappresentare adeguatamente l’aspetto religioso anche la valorizzazione di quello culturale che, assieme all’aspetto caritatevole, caratterizzano la presenza e la vita della confraternita. Già a Natale abbiamo proposto delle iniziative, con una rassegna di cori itineranti nelle chiese della Città vecchia, cui hanno partecipato quattro cori della città di Taranto che poi insieme, con l’accompagnamento della banda, hanno cantato la pastorale tarantina. A questo è seguito il momento gastronomico con i dolci tipici della tradizione tarantina.
Avete altri programmi in vista?
Abbiamo sicuramente intenzione di proporre altri progetti, ancora con la collaborazione della soprintendenza di Taranto, ma ora siamo molto intensamente occupati nella preparazione della Settimana Santa che richiede moltissimo impegno.
Ma ora vediamo da vicino il programma dell’evento, il cui primo appuntamento si svolgerà nel “Centro San Gaetano” (largo San Gaetano – Città vecchia) il 15 marzo alle ore 19 e coinvolgerà tre relatori esperti, che esamineranno il tema “Ascoltare la Settimana Santa” dal punto di vista religioso, storico, politico. I temi affidati loro saranno: “Non c’è Passione senza Resurrezione” (monsignor Franco Semeraro); “Fede, Tradizione e Identità” (il docente di antropologia Antonio Basile); “Sacralità: bene comune” (assessore Fabiano Marti). Moderatore monsignor Emanuele Ferro. La tavola rotonda sarà accompagnata da alcuni interventi musicali offerti dall’Orchestra di arpe, diretta dalla professoressa Maria Grassi.
Il secondo appuntamento, “Vedere la Settimana Santa”, consiste in un Concorso fotografico, con relativa mostra, dal titolo: “La lunga notte della Madre”, realizzato in collaborazione con la soprintendenza ai Beni culturali, che ha sede in via Duomo. L’esposizione delle foto, che si terrà nel chiostro della soprintendenza ai Beni Culturali, riguarderà le opere selezionate da una giuria di professionisti nel settore e sarà inaugurata il 25 marzo alle ore 11, mentre la premiazione dei primi tre classificati, con lettura della motivazione, si svolgerà il 27 marzo 2023, durante il Concerto del “Lunedì di Passione”, nella Chiesa di San Domenico Maggiore.
La mostra sarà visitabile fino al 3i marzo dalle dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle ore 17,30, ma nei giorni 27 e 31 sarà protratta fino alle 19,30.
Il terzo ed ultimo incontro, “Toccare la Settimana Santa”, si svolgerà, nei giorni 29 e 30, nella navata centrale della Chiesa di San Domenico dove saranno esposti i simboli del Pellegrinaggio della Vergine Addolorata. La mostra seguirà il seguente orario di apertura: dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 20. Nell’occasione ci sarà la presentazione del libro di illustrazioni “Riti a colori” di Sara Sebastianelli e Maria Gravina, seguita da un laboratorio didattico offerto alle scolaresche che verranno a visitare la mostra.