Consiglio d'Europa

Summit di Reykjavik: pace e democrazia minacciate, 46 Paesi europei guardano al futuro

16 Mag 2023

La guerra in Ucraina, la tutela e promozione dei diritti umani e dello stato di diritto, le sfide globali poste da cambiamento climatico, migrazioni, innovazione digitale, intelligenza artificiale… Sono alcuni dei temi che saranno affrontati al Summit di Reykjavík organizzato dal Consiglio d’Europa. Il 16 e 17 maggio i capi di Stato e di governo dei 46 Paesi membri si ritroveranno nella capitale dell’Islanda per guardare al futuro del Consiglio d’Europa, prima istituzione sovranazionale europea, istituita nel 1949, che promuove pace, democrazia, stato di diritto, difesa dei diritti fondamentali (tramite la Corte dei diritti umani).
Nella sede di Strasburgo abbiamo incontrato, alla vigilia del vertice, la Segretaria generale dell’organizzazione, Marija Pejčinović Burić. Nata a Mostar (Bosnia-Erzegovina) nel 1963, di nazionalità croata, formatasi all’Università di Zagabria e al Collegio d’Europa a Bruges, Pejčinović Burić è ai vertici del Consiglio d’Europa dal 2019 dopo avere ricoperto importanti ruoli politico-istituzionali e di governo in Croazia.
“Grazie per l’interesse riservato al Consiglio d’Europa e al Summit”, afferma nella videointervista che ci rilascia. “Nella lunga storia del Consiglio d’Europa, in 74 anni di esistenza, quello di Reykjavík sarà solo il 4° Summit. Questo spiega perché è così importante per l’Organizzazione, in questo particolare momento storico nella storia del continente europeo, tenere questo Summit”. “Ed è importante ottenere dei risultati che orientino il Consiglio d’Europa in questo periodo di grandi cambiamenti, determinando quale sarà l’obiettivo politico del Consiglio d’Europa per il futuro”.“Per noi – prosegue la Segretaria generale – il Summit deve rispondere a diverse domande. La prima è come continuare a essere all’altezza della sfida della guerra in Ucraina, come aiutare l’Ucraina, e appurare le responsabilità della guerra di aggressione in corso. Inoltre abbiamo bisogno di ribadire il nostro impegno a favore dei valori del Consiglio d’Europa, perché c’è stato un regresso della democrazia; i diritti umani e lo stato di diritto sono stati rimessi in discussione in alcune regioni del continente”.
Pejčinović Burić specifica: “Se vogliamo evitare situazioni future in cui un Paese sia costretto a lasciare il Consiglio d’Europa perché non ne rispetta le norme, e se vogliamo assicurarci che la Federazione Russa sia stato l’ultimo Paese a dover lasciare il Consiglio d’Europa”, in seguito all’aggressione all’Ucraina, “c’è sicuramente bisogno di ribadire l’impegno per le norme e i valori condivisi. Ci aspettiamo che i leader che parteciperanno al Summit si impegnino in questo senso, in modo tale che le norme e i valori del Consiglio d’Europa siano rispettati dagli Stati membri”.
“Poi naturalmente dobbiamo affrontare le sfide che per noi sono nuove in termini di tecnologia, legate ad esempio all’intelligenza artificiale e ai diritti umani. Abbiamo bisogno di fare di più di ciò che stiamo già facendo nel campo dei cambiamenti climatici e dei diritti umani. Attualmente – aggiunge – siamo in una situazione in cui diversi tribunali nazionali e internazionali si stanno pronunciando su queste questioni. Solo la Corte dei diritti umani di Strasburgo deve decidere, ad oggi, su 300 casi in questo campo”.
Dalle parole della Segretaria generale emerge come occorra “ugualmente riflettere su come il Consiglio d’Europa possa collaborare con altre organizzazioni internazionali, in particolare con l’Unione europea, con l’Osce e le Nazioni Unite, perché in un mondo globalizzato, in un mondo caratterizzato da sfide mondiali, dobbiamo riunire tutte le forze e sinergie possibili, e lavorare insieme”.
Al Summit in Islanda “avremo anche la presenza di rappresentanti di alto livello dell’Unione europea, e questo – tiene a sottolineare la Segretaria generale – ci dice molto circa il momento che stiamo attraversando in Europa, in cui le due Organizzazioni che sono nate dagli stessi valori, continuino a collaborare” al grande progetto della pace.“Spero che l’unità sia al primo posto degli obiettivi che raggiugeremo al Summit. Unità di fronte alle sfide della guerra in Ucraina e unità anche attorno ai valori che abbiamo a cuore, stabiliti nelle oltre 220 Convenzioni del Consiglio d’Europa, e in particolare in quella che io definisco ‘la madre di tutte le convenzioni’: la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
“Personalmente – conclude Marija Pejčinović Burić – mi auguro che dopo il Summit potremo assistere a una maggiore attuazione delle norme del Consiglio d’Europa a livello internazionale, partendo dall’esecuzione delle decisioni della Corte dei diritti umani”.

Video Player

Leggi anche
Europa

Valencia travolta dall’acqua, i parroci: “Come uno tsunami”

È uno scenario apocalittico quello di queste ore in Spagna, nella provincia di Valencia, con forti alluvioni causate dal fenomeno meteorologico Dana (Depressione isolata a livelli alti). Finora si contano almeno 90 morti e circa un centinaio di dispersi. Fiumi di fango hanno trascinato decine e decine di automobili con la violenta forza dell’acqua. Anche […]

“Ue deve adottare misure decisive per rafforzare la sua posizione come mediatore di pace”

Lo chiede l’Iniziativa dei cristiani per l’Europa, Ixe, rete di organizzazioni laiche e cristiani impegnati provenienti da diversi Paesi europei

Consiglio d’Europa: c'è razzismo e intolleranza in Italia

La discriminazione riguarda soprattutto bambini migranti, rom, persone Lgbti
Hic et Nunc

Sanità: l'emergenza si aggrava, nessuna schiarita per Neonatologia e Utin

La sanità si rivela questione centrale per il nostro paese e anche per il nostro territorio. Medici e infermieri si sono fermati in massa anche nella provincia ionica in adesione allo sciopero nazionale indetto dai loro sindacati per protestare contro la manovra finanziaria. Che non solo non stanzia risorse adeguate, ma non conferma l’impegno all’assunzione […]

Francesco: “Durante il Giubileo canonizzerò Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati”

Udienza caratterizzata da annunci a sorpresa, quella di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata ai carismi. Papa Francesco, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, ha annunciato che il 3 febbraio dell’anno prossimo si svolgerà l’Incontro mondiale dei diritti dei bambini, intitolato “Amiamoli e proteggiamoli”, con la partecipazione di esperti e personalità […]

Daniela Fatarella (Save the Children): “Lavorare perché siano rispettati i diritti dei minori è urgente e rilevante quanto lo era 100 anni fa”

La direttrice generale della ong che sostiene i minori di tutto il mondo nella Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi, mercoledì 20 novembre
Media
21 Nov 2024
newsletter