Da mercoledì 31, la “Festa del Baglio” in onore di Sant’Egidio
Nel 27.mo anniversario dalla canonizzazione, avvenuta il 2 giugno 1996 in piazza San Pietro, solenni celebrazioni in onore Sant’Egidio si svolgono a cura dei frati francescani minori della parrocchia-convento di San Pasquale. Si tratta della cosiddetta “Festa del Baglio”, uno dei quattro pittaggi in cui era suddivisa la città vecchia di Taranto, dove appunto nacque l’umile fraticello (pendio La Riccia). Mercoledì 31 alle ore 19.30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco fra Vincenzo Chirico con la partecipazione delle famiglie animatrici della peregrinatio mariana del mese di maggio.
Giovedì 1 giugno la santa messa, sempre alle ore 19.30, sarà celebrata da mons. Emanuele Ferro, parroco della cattedrale con la partecipazione delle confraternite della Città vecchia. Successivamente, appuntamento in piazzetta Sant’Egidio (affianco alla casa natale del santo) con le pizziche e serenate del gruppo “Matinata” composto da Matteo Scatigna, Tonia Chirico, Giovanni Amati e Francesco Pastorelli: alle ore 20 ci sarà uno stage sulla popolare danza salentina e alle ore 21 il concerto vero e proprio che non mancherà di coinvolgere festosamente quanti interverranno.
Venerdì 2 giugno, giorno della festa, alle ore 18.30 il santo verrà portato in processione dalla chiesa di San Pasquale fino alla piazzetta Sant’Egidio dove alle ore 19.30 celebrerà l’eucarestia fra Giancarlo Maria Greco, parroco della Madonna della Croce di Francavilla Fontana con la partecipazione della sua comunità parrocchiale. Al termine, il rientro della processione che sarà animata dalla banda “Città di Crispiano” diretta dal mestro Franco Bolognino.
Sabato 3, alle ore 18, in chiesa, presentazione del libro “Viaggio alla scoperto del culto della Madonna del Pozzo”, alla quale Sant’Egidio era particolarmente legato. Contenente storie, aneddoti e fotografie della protettrice della comunità dei pugliesi nel mondo, la pubblicazione è edita dalla Fondazione Pasquale Battista. Dopo i saluti del parroco fra Vincenzo Chirico (cui spetteranno anche le conclusioni) interverranno lo studioso di storia locale Antonio Fornaro, il rettore della basilica della Madonna del Pozzo in Capurso fra Filippo D’Alessandro e i curatori del libro Cinzia Campobasso, della Fondazione Pasquale Battista, e Daniele Di Fronzo, dell’associazione Capursesi nel mondo. Al termine, la santa messa.
Durante i festeggiamenti sarà possibile la visita alla casa natale del santo.
La vita di Sant’Egidio
Frate Egidio (al secolo Francesco Antonio Domenico Pasquale Pontillo) nacque al pendio La Riccia il 16 novembre del 1729. A 23 anni egli entrò nel convento di San Pasquale, curando con grande responsabilità il giardino conventuale che si estendeva fino alle sponde di Mar Piccolo. Dopo una serie di tappe intermedie il fraticello approdò a quello di San Pasquale a Chiaia, a Napoli. Frate Egidio fu uomo di pace, di conforto e di carità. Molti lo definiscono anche il santo dell’ascolto perché offriva volentieri la sua compassione alla gente, a qualunque ceto appartenesse. Il suo esempio si impone anche ai giorni nostri, dove dilaga un individualismo che genera solitudine per l’incapacità generalizzata di comprendere e porsi all’ascolto dell’altro.