Sant’Antonio da Padova: l’omaggio dei tarantini al Borgo e ai Tamburi
Si rinnova martedì 13 l’omaggio dei tarantini a Sant’Antonio, il santo più venerato nel mondo e la cui intercessione è richiesta per i casi disperati. È ritenuto il santo degli umili e proprio su questa caratteristica si fonda l’usanza della benedizione del pane, l’alimento dei poveri.
Al Borgo
La festa al Borgo è organizzata dalla parrocchia intitolata al santo, in via Duca degli Abruzzi, in un territorio segnato dall’abbandono e dalla povertà. Non pochi sono gli stabili murati o dove vivono pochi anziani; tante anche le saracinesche abbassate di locali dove insistevano attività artigianali o piccoli esercizi commerciali. Senza un programma di recupero edilizio la situazione è destinata ad aggravarsi. In tutto questo, la parrocchia si pone come importante centro di aggregazione e di aiuto alle numerose famiglie disagiate e di animazione per i giovani.
I festeggiamenti hanno visto per mercoledì 7 la conferenza s “Sant’Antonio nell’arte del ‘900 a Taranto” con l’intervento del prof. Nicola Fasano e della dott.ssa Stefania Castellana,storico dell’atte del’associazione “Fucina del ‘900”; al termine, è stato presentato il tour multimediale della parrocchia. Da segnalare per sabato 10 i festeggiamenti per i quarant’anni di presenza in parrocchia el Gruppo scout Taranto 0 con l’apertura della mostra fotografica (ore 109, la santa messa con il rinnovo della promessa scout (ore 19) con momenti di gioco e divertimento (ore 21); in mattinata, invece, sul campetto della vicina piscina comunale, torneo juniores di calcettoin onore di Sant’Antonio.
Momento forte della giornata di martedì 13 è quello della benedizione del pane di Sant’Antonio, offerto dai devoti, che sarà distribuito dopo le messe delle ore 7.30-9-10-11-12. Alle ore 17, la benedizione dei bambini e alle ore 18 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro. Seguirà la processione per via Criscuolo, via Parisi, via Crispi, via Dante, via Gorizia, via Oberdan, via Duca di Genova, via Duca degli Abruzzi; al termine, la benedizione con la reliquia. Presterà servizio il complesso bandistico “Città di Crispiano” diretto dal maestro Francesco Bolognino, che al termine della processione, effettuerà un intrattenimento musicale sul sagrato. Successivamente in via Criscuolo, “Luna Park di Sant’Antonio”: stand gastronomici, gare di tiro a segno, bowling e altri giochi di abilità con ricchi premi in palio. Mercoledì 14, infine, alle ore 20.30, sul campetto della piscina comunale, torneo di calcio di quartiere.
Ai Tamburi
Ai festeggiamenti al quartiere Tamburi provvede la parrocchia di San Francesco De Geronimo con la confraternita di Sant’Antonio, sorta nel 1860. Ai Tamburi la devozione al santo risale ai primi del Novecento, quando famiglie di lavoratori portuali, con l’aiuto dei cantieri navali Tosi, donarono all’allora chiesetta di campagna una statua del santo, organizzando, ogni anno, una festa popolare con processione, banda e fiera. Nel dopoguerra l’allora parroco mons. Cosimo Russo ordinò a Ortisei una nuova immagine in legno di Sant’Antonio, che fu portata a lungo in processione. Il fittizio benessere derivato da una scellerata crescita urbanistica e industriale provocò disattenzione verso la festa, che fu saltuaria e poi non ebbe più luogo. A fine anni settanta il parroco don Nino Borsci e un gruppo di parrocchiani (Nicola De Florio, Peppe D’Elia, Osvaldo Cristofaro, Lino Martinelli, Peppe Valentini, Lino Portulano e Peppe Gentile) decisero di riprendere i festeggiamenti. Nel 2008, infine, fu fatta trasferire in parrocchia dalla rettoria di Sant’Agostino l’inattiva confraternita di Sant’Antonio, che (con il priore Gianni Celestiano) oggi registra l’adesione di molti giovani; da qualche anno, è portata in processione la statua di proprietà della confraternita, proveniente anche questa da Sant’Agostino.
La festa prevede per martedì 13, sante messe alle ore 7.30-8.30-9.30-10.30 al termine delle quali ci sarà la benedizione del pane. Alle ore 18, solenne celebrazione eucaristica presieduta dal padre spirituale della confraternita, don Nino Borsci (che quest’anno festeggia i 50 anni di sacerdozio) e concelebrata dal suo vicario don Marcello Lacarbonara. Alle ore 19 seguirà la processione per via Orsini, via Galeso, via delle Sciaie, via Masaccio, via Verdi, via Orsini, piazza mons. Russo, con sosta per i fuochi artificiali della “Itria Fireworks”. Suonerà l’orchestra di fiati “Santa Cecilia” di Taranto diretta dal maestro Giuseppe Gregucci. Luminarie sono state predisposte dalla ditta Memmola di Francavilla Fontana nelle vie attorno alla chiesa.
Nell’ambito dei festeggiamenti esterni, venerdì 9 alle ore 20.30, nel salone parrocchiale, la compagnia “Teatro per piacere” presenterà la commedia in vernacolo in due atto “’U Suffitte” di Aldo Solito.