Scienza

Sonno, la singolare scoperta: dormire con la finestra chiusa giova al colesterolo

09 Giu 2023

di Paolo Arrivo

Meglio fare un bagno di sudore che avere guai più seri in corpo. Se avete l’abitudine di lasciare aperte le finestre, magari per avere un po’ di refrigerio durante la stagione estiva, per favorire il sonno della notte, sappiate che non è una buona idea: lo stress al quale l’organismo è sottoposto risulta essere maggiore di quanto ce ne possa essere in chi tiene la finestra chiusa. E peraltro, in questo modo, non permette l’ingresso di polveri e inquinamento. Che sono altrettanto dannosi. Dormire con la finestra chiusa di notte previene l’aumento nel sangue del livello del colesterolo. La spiegazione: nella stanza in cui si dorme c’è meno rumore. E la finestra chiusa aiuta a ridurre al minimo la quantità di sostanze irritanti. Contrariamente a quanto si possa pensare, il cervello è sempre attivo, anche durante il sonno, particolarmente sensibile ai rumori che causano un forte stress.

Finestra aperta o chiusa, le ricadute sulla qualità del sonno

L’organismo, in quelle condizioni, produce cortisolo e altri ormoni che possono portare ad un aumento della pressione sanguigna e del colesterolo. Diversamente le persone che tengono chiuse le finestre di notte sono meno stressate. Questa è la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori della Johannes Gutenberg University in Germania. Va da sé che le conseguenze negative dei rumori riguardano soprattutto gli abitanti delle città più rumorose, laddove gli schiamazzi provenienti dai centri di aggregazione rappresentano un fattore di rischio per la salute. Con la finestra chiusa, dovrebbe essere più semplice cercare di ottenere il silenzio. A meno di rumori interni provenienti dai vicini o dalle persone che condividono il nostro appartamento.

Le cattive abitudini

La qualità del sonno notturno incide sulle attività del giorno. È risaputo che dormire poco o male non faccia bene alla salute; e se è vero che è soggettivo il fabbisogno, sono davvero poche le persone al mondo che possono permettersi poche ore di riposo. Tutti sono tenuti a favorire il sonno. Come? In primis, “spegnendo il cervello” prima di andare a dormire, qualche ora prima. Ovvero dedicandosi alle attività meno impegnative. L’errore più comune è quello di continuare ad usare i dispositivi elettronici. I danni sono accertati, tanto che si parla di insonnia da smartphone: oltre a peggiore la qualità del sonno, il cellulare, soprattutto se usato oltre di sessanta minuti, può provocare mal di testa e spossatezza. O persino ansia e vertigini. Quanto al televisore, va bene guardarlo in una stanza attigua alla camera da letto. Non in quest’ultima. La causa risiede sempre nel cervello che, con la luce accesa, tende a restare sempre sveglio. Ovvero in allerta.

Dormire di giorno

Con la finestra chiusa o aperta, fa bene la cosiddetta pennica? Pare di no. Infatti, gli esperti dell’ospedale Juan Ramon Jimenez hanno scoperto che dormire più di 30 minuti al giorno raddoppia il rischio di aritmia. Che tuttavia si riduce di oltre il 42 per cento nel caso di un vero riposino. Ovvero per le persone che dormono meno di quindici minuti durante il giorno. Insomma, non bisogna mettere la sveglia, ma appisolarsi solo quando se ne avverte il bisogno. E per il tempo che serve.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Otium

A lezione di umanità: “Insieme per un mondo special”

Non un evento ma l’evento. Perché nella fase di transizione che sta vivendo il capoluogo ionico, con la chiusura di diversi campionati, e l’amaro epilogo (dal calcio al basket), quello che ha riacceso i riflettori sul PalaMazzola è stato l’appuntamento clou dell’attuale stagione: “Insieme per un mondo special” ha riempito la mattinata di sabato, di […]

Martedì 1° aprile, al Carmine di Taranto, il concerto In Passione Domini

Martedì primo aprile alle ore 19.30 nella chiesa del Carmine di Taranto, a cura dell’omonima arciconfraternita, alle ore 19.30 si terrà il concerto ‘In Passione Domini’ (meditazioni in musica a cura dell’associazione Schola Cantorum e dell’orchestra giovanile dell’istituto comprensivo ‘A. Manzoni – San Giovanni Bosco’ di Mottola). Maestro del coro, Angela Semeraro; direttore, il m° […]

Fondazione per lo Sport, non bisogna scomparire prima di ricevere aiuto

Puntualizzare è meglio che sottacere. In quest’ottica va collocata l’iniziativa congiunta rivolta a Massimo Ferrarese. A intraprenderla, le società sportive ioniche che chiedono un aiuto. Nella conferenza stampa di presentazione della Fondazione per lo Sport, il Commissario per i Giochi del Mediterraneo era stato chiaro ed esaustivo. La priorità va data al calcio e alla […]
Hic et Nunc

Tra denatalità e spopolamento il Sud si “allontana” dal Nord

Il minimo storico di fecondità, la speranza di vita che supera i livelli pre-pandemici, l’aumento degli espatri di cittadini italiani. Sono questi i dati più rilevanti dei dati demografici contenuti nel report presentato oggi dall’Istat. Assieme al nuovo massimo di acquisizioni della cittadinanza italiana a cui si affianca comunque l’importante crescita della popolazione straniera residente. […]

La Puglia è la quarta tra le regioni a rischio povertà, e l'occupazione frena

È di quasi due famiglie su cinque rischio di povertà ed emarginazione sociale il Puglia, secondo i dati diffusi dall’Istat. Un quadro avvilente che conferma un arretramento della qualità della vita in tutta Italia, ma in maniera molto maggiore al Sud. La Puglia è quarta, in ordine negativo, nella classifica che misura il rischio povertà […]

Lavoro: buone notizie per gli ex Tct
ma molte vertenze sono irrisolte

Buone notizie per i lavorati dell’ex Tct: sono stati finalmente stanziati i fondi per la formazione finalizzata al loro reinserimento lavorativo. Qualche schiarita, però, non dirada le molte ombre che gravano ancora sul mondo del lavoro tarantino. Ex Tct Ma cominciamo con la notizia, attesa da circa 10 anni dai 300 lavoratori dell’ex Taranto container […]
Media
31 Mar 2025