“Il restauro della basilica di San Martino metafora del ‘restauro’ della pace in Medio Oriente”
Con queste parole il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, si compiace dell’opera di racconto del ripristino dell’antica bellezza, a Martina Franca
“Ma pensando a voi e ai restauri di San Martino, posso dire che abbiamo una lezione da imparare”. Con queste parole il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, saluta l’opera di racconto del restauro della Basilica di Martina Franca. Il patriarca, che più volte è stato ospite della Basilica, prende spunto dall’iniziativa comunitaria che ha permesso alle pietre bianche di San Martino di tornare a brillare nel centro storico di Martina Franca, come metafora per il “restauro” della pace in Medio Oriente.
La storia del restauro della basilica è stata raccontata da don Franco Semeraro, già rettore della collegiata, e dall’architetto Gianfranco Aquaro, nel volume “Palcoscenico del Settecento” edito da Scorpione editrice. Una storia raccontata nel dettaglio, anche attraverso la presenza di decine di fotografie scelte con cura, che tracciano un unico filo rosso dal 1993 al 2019. Un lavoro di ricostruzione che ha di fatto coinvolto tutta la città, a partire da quel nucleo storico degli “Amici della Collegiata”, che a novembre del 1994 decisero di intraprendere un percorso comune volto a sensibilizzare la comunità anche per reperire i fondi necessari per i restauri, resisi ormai urgenti. Un viaggio che ha coinvolto l’intera città per diversi anni, trasformando la basilica e i suoi lavori in una missione aggregativa, animati dalla bellezza dell’opera, capace anche di diventare punto di riferimento culturale di rilievo nazionale. Una missione a cui San Martino non si è sottratta.
Era gennaio del 1994 e da allora i lavori hanno coinvolto decine di maestranze e di intelligenze, sostenuti dal contributo della città, a partire da quei soldini risparmiati da due bimbi, che un giorno si presentarono in sacrestia per contribuire al salvataggio della Basilica.
L’opera di restauro della basilica è andata di pari passo con l’opera di costruzione di una comunità stretta attorno ad un’idea di centralità della chiesa maggiore di Martina Franca. Il libro di Semeraro e Aquaro ne ricostruisce tutti i passaggi, non lesinando in immagini e fotografie dei protagonisti della storia.