Lo storico Idroscalo fra le trasvolate e il parco regionale del Mar Piccolo
“L’Idroscalo di Taranto dalle trasvolate storiche al futuro ruolo di aggregatore culturale nel Parco regionale del Mar Piccolo”: questo è stato il tema di un interessante convegno che si è tenuto il 30 giugno nella sede della Svam, la scuola volontari AM e sede dello storico Idroscalo.
L’iniziativa è stata presa congiuntamente dal Comando della Scuola AM, dalla sezione tarantina dell’Anua, e dall’associazione culturale Arca.
Il coordinatore del convegno, il giornalista e addetto stampa dell’Anua tarantina, Antonio Biella, in una breve introduzione ha entusiasticamente parlato della storia del Mar piccolo sin dalla fondazione di Taranto; del fiume Galeso cantato da Virgilio, Orazio, D’Aquino, Pascoli; dei primi idrovolanti quando ancora non era nata la Regia Aeronautica; delle eroiche trasvolate.
E così, i saluti istituzionali si sono trasformati in preziosi interventi sull’argomento in discussione, dimostrando l’importanza del tema e l’accorata partecipazione a un convegno che mirava a cercare delle soluzioni per il futuro: la realizzazione di un Parco regionale del Mar Piccolo già da qualche anno dotata di una “legge istitutiva” ma senza ulteriori atti concreti.
Tutti gli interventi hanno portato soluzioni diverse ma tutte compatibili fra loro per valorizzare le risorse del mare, dell’agricoltura circostante, gli sport acquatici e non solo, il turismo (possibile per storia, cultura, ambiente) e altro ancora.
I saluti-relazioni sono stati portati dal “padrone di casa”, il col. Claudio Castellano, comandante Svam che ha mostrato concretamente di avere a cuore ogni migliore connessione “Arma-Città” e ha esplicitato le due principali direttive: valorizzazione dell’Idroscalo e razionalizzazione dell’ex 65° Deposito.
Ha fatto seguito quello dell’amm. Div. MM Flavio Biaggi, comandante del Comando Marittimo Sud, che ha mostrato di aver assorbito in pochi mesi tante problematiche e potenzialità della città di Taranto; seguito dal vicesindaco dott. Fabrizio Manzulli che ha ribadito la totale sinergia fra Taranto e le Forze Armate presenti.
Si è, quindi, dato spazio agli interventi programmati. Il primo è stato del dott. Alfredo Cervellera, presidente Arca, su “Cenni storico-urbanistici sull’Idroscalo”; seguito dall’avv. Ivan D’Addario sulle “Trasvolate storiche di De Pinedo e Balbo”; il col. AM Piergiorgio Farina, già comandante del 65° Deposito, sul “Riuso del 65° e l’importanza del tecnopolo”; il dott. Vito Crisanti – esperto agro-forestale – sul tema specifico del “Recupero del secondo seno e Parco del Mar Piccolo”;
Ha concluso i lavori il dott. Aldo Marturano, presidente della sez. tarantina dell’Anua e consigliere naz. onorario, nonché motore dell’organizzazione dell’importante appuntamento culturale.
Dopo aver portato il saluto del presidente nazionale dell’Anua, gen.S.A. Claudio Debertolis, Marturano ha ringraziato le autorità, tutti i numerosi convenuti e i co-organizzatori. Ha salutato i rappresentanti di altre associazioni Combattentistiche e d’Arma e, in particolare l’amm. Filippo Casamassima, presidente dei sommergibilisti e Nicola Colucci alla sua prima uscita come presidente dell’Ipa. In conclusione, il pres. Marturano ha consegnato un pregevole attestato di partecipazione a tutti i protagonisti dell’evento.
Del direttivo locale dell’Anua facevano parte, oltre al presidente e all’addetto stampa, il gen. Domenico Rossini; nonchè Marino Oliva, Francesco Palmieri, Francesco Marturano (che hanno scortato Labaro e Bandiera dell’Anua) e Giancarlo Albano, titolare di AutoAffare, il socio che ha sponsorizzato l’evento.