Ju Jitsu, Ruben Cassano e Giulia Plumitallo oro ai Mondiali di Ulan Bator
La disciplina è una di quelle che merita più attenzione da parte delle istituzioni locali e regionali. Gli atleti, almeno, dovranno ricevere un’accoglienza festosa al loro ritorno nella città dei due mari: Ruben Cassano e Giulia Plumitallo hanno portato alto il nome di Taranto e della Puglia ai campionati mondiali di Duo system in Mongolia conquistando la medaglia d’oro. Tutto il mondo della arti marziali esulta per questo straordinario risultato.
Dagli Emirati Arabi all’Asia: Ruben Cassano e Giulia Plumitallo
La medaglia più pregiata è sempre una sorpresa. Ma i due atleti avevano dato già prova del loro valore, nel percorso affrontato, tanto da meritare la convocazione in nazionale ai mondiali di Ju Jitsu: diversi titoli conquistati, regionali e nazionali, bronzo mondiale a novembre scorso, nella massima competizione tenutasi ad Abu Dhabi. Ruben Cassano e Giulia Plumitallo si allenano a Taranto, alla palestra Asd Yawara in via Tito Livio. Sotto l’egida dei maestri Massimo Cassano, Rinaldo Zamarian, Mimmo D’Alessandro e Gianni Castellano. L’ultima medaglia ripaga i due combattenti di Taranto dei tanti sacrifici fatti per amore di questo sport che richiede un’abnegazione totale. Anche sacrifici economici, per sostenere i costi della trasferte, in mancanza di sponsor interessati.
La competizione
Ai mondiali che si concluderanno quest’oggi, giovedì 20 luglio, nella capitale della Mongolia (Ulan Bator), ha brillato un’altra coppia, tra gli azzurri in gara: Ben Brahim Salah e Elisa Marcantoni, saliti sul terzo gradino del podio, nella categoria (A)word. Nelle prestazioni individuali, la bolognese Antonella Farné è finita seconda nel Fighting System -52 kg. Terzo posto -48 kg per Martina Porcile.
Il “Duo System”
La specialità che aveva visto brillare Giulia Plumitallo e Ruben Cassano già ad Abu Dhabi è una branca del Ju Jitsu che prevede un confronto tra più coppie, composte da due atleti della stessa società – può dividersi in coppia maschile, femminile, oppure mista. La valutazione è data da una giuria formata da 3 arbitri di sedia. L’arbitro centrale è preposto a dare avvio agli incontri, e a segnalare alla stessa giuria eventuali errori commessi dagli atleti nella esecuzione degli attacchi.
Tornando ai due tarantini, va sottolineato che la loro ambizione, alla vigilia della competizione mondiale, era quella di salire sul podio. Obiettivo per il quale si erano preparati. Se sono andati oltre le previsioni più rosee, anziché soltanto confermarsi, è merito loro, che avevano già visto nella partecipazione al Mondiale un traguardo. Motivo d’orgoglio per la Puglia e per Taranto è stato la presenza degli unici pugliesi in una competizione così importante. Ambedue giovani, ma nella pieno della maturità (Giulia ha 26 anni, Ruben è 27enne), grazie a questo risultato hanno trovato la consacrazione nella disciplina praticata, al punto da poter essere annoverati tra le eccellenze dello sport made in Taranto.