Libri

Maria Carmone racconta in un libro autobiografico il suo amore per la vita

27 Lug 2023

di Silvano Trevisani

L’eccezionalità della normalità. Si potrebbe condensare in questo assunto il senso stesso del libro che Maria Carmone ha dato alle stampe con un titolo che più esplicativo non si poteva: “Settanta”. Il numero descrive la sua età e lei, almeno letterariamente, la considera un traguardo, un punto di osservazione dal quale si può guardare la vita che è ormai alle spalle ma trarre ancora auspici e indicazioni per il futuro che ancora si apre davanti a lei. E a tutti coloro che fanno la sua vita, poiché questo suo libro è un’autobiografica che per forza di cose diventa corale, così come corale è la memoria di chi abbia la sensibilità di conservare, accumulare nella propria mente e nella propria anima i volti, le voci, le emozioni, le sensazioni, persino i dialoghi sui quali è stata costruita la propria vita.

Maria Carmone, molti la conoscono, è un’insegnante ora in pensione, di religione prima, di metodologie operative poi, fervente credenti che ha vissuto e continua a vivere la propria fede all’interno della chiesa, con un impegno specifico con la comunità dei Servi della sofferenza, istituiti a San Giorgio Jonico da don Pierino Galeone, come lei devoto di san Pio da Pietrelcina, del quale è stato ed è uno dei fautori più assidui e noti.

Quello che stupisce di Maria Carmone è la capacità di ricordare e di affiancare a ogni ricordo un viso, una storia e una sensazione netta, come se avesse avuto con sé, durante lo svolgersi della sua vita, sempre per le mani un diario sul quale andava annotando i nomi,le date, i fatti, più o meno importanti, i luoghi nei quali si svolgevano e poter disporre, così, di un resoconto affidabile e realistico. Ma è evidente che quel diario intimo l’autrice lo porta scritto indelebilmente dentro si sé. A questo proposito scrive sul suo conto il curatore e critico d’arte Nico Carone: “Maria ha sempre posseduto la straordinaria dote di riuscire a raccontare ogni minimo avvenimento, anche il più banale o quotidiano, come se si trattasse di un accadimento straordinario, regalando ai presenti una gustosissima narrazione dove la sapiente scelta degli aggettivi e la dovizia dei dettagli impreziosiscono la storia a trasformarla appunto in qualcosa di splendido”. E poi conclude “…la vita di Maria è davvero splendida, dal momento in cui non solo risulta tale ai suoi occhi, ma grazie alla sua personalissima fabulazione diventa una fantastica avventura nella quale ognuno di noi viene coinvolto, fino a desiderare di farne parte”.

Proprio così, l’autrice cita, nel suo racconto, tutti coloro che ha conosciuto, frequentato, amato, ma anche solo affiancato per un tratto della sua vita: i compagni di scuola, i parenti, i vicini di casa e coinquilini, che nomina a uno a uno, i capi d’istituto con i quali ha lavorato, gli amici della parrocchia, i sacerdoti e, naturalmente, padre Pio che un ruolo determinante e centrale ha nella sua vita e nella sua fede cristiana. Racconta i suoi pellegrinaggi giovanili, i suoi incontri attraverso la sua comunità e don Pierino con il frate santo di Pietrelcina, alla luce del suo insegnamento inanella una serie di esperienze in parrocchia, nei Servi della sofferenza, nelle altre associazioni di volontariato per le quali presta la sua opera. Questo ottimismo della ragione “spirituale” l’accompagna durante la vita e le fa superare i momenti di difficoltà, gli ostacoli che nella vita di ognuno di noi si frappongono sempre alla nostra tranquillità, alle nostre scelte. Il bilancio dei suoi settant’anni, così, è per lei pienamente positivo e vuole essere una sollecitazione e uno stimolo per tutti.

Ma molti sono gli interventi, le testimonianza e le postfazioni che compaiono nel libro o sulla sovraccopertina, a conferma dell’attenzione che il suo scritto ha suscitato ancora prima di andare in stampa per i tipi della Giuseppe Laterza di Bari. Le testimonianze presenti sul libro, che l’autrice dedica ai suoi amati genitori, sono quelle del giudice Augusto Bruschi, che si dichiara “coinvolto d uno scritto di “vita colorata” da Dio e dall’uomo”, di Angelo Conte, suo collega di insegnamento, che firma la prefazione, di Ornella Saracino secondo la quale “è un libro che merita di essere letto in ogni sua sfumatura”.

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Eventi culturali in provincia

Corradino di Svevia e il templare di Dio

27 Lug 2023

Venerdì 28 luglio alle ore 19.30 al castello Muscettola di Leporano il prof. Luigi Vellucci presenterà il suo nuovo libro “Corradino di Svevia e il templare di Dio”, nell’ambito del convegno nazionale ‘Federico II – Il Medioevo degli Svevi’. La serata prevede i saluti istituzionali del sindaco di Leporano Vincenzo Damiano e dell’assessore a cultura e spettacolo Iolanda Lotta, con l’intervento storico del prof. Giovanni Battafarano, che dialogherà con l’autore.
Le letture interpretative saranno a cura di Daniela Delle Grottaglie (della compagnia Satyrion di Leporano) e dello stesso autore. I lavori saranno moderati dalla prof.ssa Antonella Falcioni, docente di lettere.

Organizzano: Comune di Leporano, Logos l’Arte per la Pace, I Presidi del Libro e Regione Puglia.

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Festival

Sabato 29 luglio, al molo Sant’Eligio, ‘Sakamoto & Morricone’ per il Magna Grecia Festival

27 Lug 2023

Quarto appuntamento con il Magna Grecia Festival. Sabato 29 luglio alle 20, al molo Sant’Eligio in programma “Sakamoto & Morricone”. Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Paolo Vivaldi, con un programma composto da brani dei due immensi compositori che, nonostante provengano da generazioni diverse, sono accomunati dal grandissimo senso di epicità espresso dalla loro musica.

Il Magna Grecia Festival, diretto dal maestro Piero Romano, è una rassegna realizzata dall’ico Magna Grecia in collaborazione con Comune di Taranto e Regione Puglia, con il sostegno di Banca BCC San Marzano di San Giuseppe, Teleperformance, Programma Sviluppo, Comes, Ninfole Caffé, Varvaglione 1921, Baux cucine, Five Motors, Kyma Mobilità e Fondazione Puglia.

«Il Magna Grecia Festival e i suoi concerti al tramonto – dice Romano – si conferma con protagonisti, interpreti, musicisti e direttori di livello internazionale, tutto ciò per offrire momenti di altissimo profilo  culturale al nostro pubblico e ai turisti». «Una rassegna che si evolve – sottolinea Marti, assessore alle Politiche giovanili e allo Spettacolo – per trasferirsi in posti apparentemente insoliti, come i lidi, che si rivelano luoghi di grande bellezza e suggestione, tanto da fare di Taranto una città sempre più accogliente e ricca di offerta culturale».

Durante il concerto in programma al molo Sant’Eligio all’ora del tramonto, le colonne sonore di Morricone e di Sakamoto in fase alternata. Ciò per mettere con maggiore risalto la peculiarità dei loro temi in riferimento a film e registi con i quali entrambi hanno lavorato, fra questi il grandissimo Bernardo Bertolucci (“L’ultimo imperatore”, nove Oscar). In programma, fra gli altri, temi come “La Califfa”, “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission”, “C’era una volta in America” di Morricone; “Il tè nel deserto”, la famosissima suite “dell’Ultimo imperatore”, “Sweet” (da “Piccolo Buddha”), lo straordinario tema “Merry Christmas Mr. Lawrence” (da “Furio”) di Sakamoto.

All’interno del programma musicale verranno eseguiti anche brani e suite composti dal maestro Vivaldi tratti da famose serie televisive Rai (“Adriano Olivetti”, “Pietro Mennea”, ecc.). Ingresso: 5euro+prevendita.

Biglietti online su TicketSms. Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – Via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935): orchestramagnagrecia.it . Il Magna Grecia Festival è presente anche su Facebook e Instagram.

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Popolo in festa

Partecipazione festosa per la ricorrenza di Sant’Anna, in città vecchia

foto G. Leva
27 Lug 2023

di Angelo Diofano

Una gran folla, con tante mamme in attesa o con i piccoli in carrozzina, ha partecipato, come ogni anno, alla festa in onore dei santi Anna e Gioacchino (venerati nella chiesetta in largo Civitanova, nei pressi di piazza Fontana) svoltasi mercoledì 26 a cura dell’Opera Pia Ancelle di Sant’Anna, della confraternita dell’Addolorata e della parrocchia basilica cattedrale.

foto G. Leva

Nel tardo pomeriggio la statua di “Mamma Sant’Anna”, così com’è chiamata a Taranto, è stata trasferita negli ampi spazi davanti alla chiesa di San Domenico, per consentire una folta partecipazione di popolo alla santa messa, celebrata da  don Emanuele Ferro, parroco della basilica cattedrale. Questi, nell’omelia, si è soffermato sul significato della maternità, alla luce degli insegnamenti delle Sacre Scritture  e del magistero di papa Francesco. Momento particolarmente commovente è stato quello vissuto al termine dell’eucarestia, quando, dopo l’affidamento a Sant’Anna delle mamme in stato interessante, don Emanuele ha chiesto la presenza sul palco di bambini di almeno un mese di vita per impartire la benedizione. Immediatamente diverse mamme hanno portato i loro pargoli al celebrante, il quale ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. Con il più piccolo di loro, don Emanuele ha così potuto tracciare il segno benedicente sull’assemblea, che ha risposto con un caloroso applauso. Quindi ha avuto luogo la processione, con la statua portata a spalla dai confratelli del SS. Nome di Dio in abito di rito, con al seguito la Grande Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal m. Giuseppe Gregucci e tantissimi devoti.

foto G. Leva

Lentamente si è proceduto per via Duomo, piazzetta San Costantino, postierla Vianuova, vico Vianuova, via Garibaldi, piazza Fontana, via Torrenuova, vico Civitanova con il rientro in chiesa avvenuto verso le 21.30. Quindi tanta gente ha potuto visitare il piccolo e grazioso tempio dedicato a “Mamma Sant’Anna” dove ogni terzo mercoledì del mese durante la santa messa serale la confraternita dell’Addolorata raccoglie quanto necessario (vestitini, alimenti per bambini, confezioni di pannolini, giocattoli) a partorienti e neonati di famiglie bisognose.

La chiesetta di largo Civitanova fu edificata nel 1914 dopo l’abbattimento di quella più antica (sembra già esistente nel 1200) intitolata a San Nicola in Civitanova, ormai pericolante. L’allora rettore monsignor Solito la fece ricostruire con altari in marmi policromi, stucchi alle pareti ed affreschi alla volta, opere del pittore Sampietro. La facciata è in stile romanico-pugliese con grande arco monocuspidale e piccola rosa in alto nel centro. Sul lato destro è visibile un piccolo campanile, dal quale – si racconta – pendeva una funicella perché chiunque a qualsiasi ora della giornata, o della notte, potesse tirarla per suonare la campana, invitando così a pregare “Mamma Sand’Anne” per una partoriente.

 

Nella galleria fotografica, tutte le foto dei festeggiamenti

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Formazione cristiana

Da oggi, giovedì 27, ad Ostuni formazione per diaconi permanenti “Sulle orme di don Tonino Bello”

27 Lug 2023

“Sulle orme di don Tonino Bello. Quale diakonia nel postmoderno?”. Questo il tema al centro del corso di formazione per diaconi permanenti dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni che si ha luogo dal 27 al 29 luglio nel Monastero della Resurrezione a Villa specchia in Ostuni. Gli incontri saranno tenuti da Michele Illiceto.
“In questo tempo in cui la Chiesa ci sta chiedendo di vivere esperienze di sinodalità che non possono prescindere da momenti comuni di riflessione, formazione e preghiera, la comunità dei diaconi permanenti della diocesi insieme al nostro vescovo Giovanni (Intini, ndr) e al responsabile del cammino di formazione, don Gianluca Carriero, ha pensato di vivere un corso di formazione, lasciandosi ispirare dallo stile della ‘Chiesa del grembiule’ di cui don Tonino Bello è stato il testimone e suggeritore”, viene spiegato nella nota di presentazione.

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Editoriale

Maternità surrogata: la Camera approva la legge sul reato universale

foto Ansa/Sir
27 Lug 2023

di Stefano De Martis

Con 166 voti contro 109 e 4 astensioni, la Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge che mira a rendere perseguibile anche all’estero il reato di maternità surrogata. A favore si sono espressi i gruppi di maggioranza (prima firmataria e relatrice della proposta è stata Maria Carolina Varchi di Fratelli d’Italia), in senso contrario quelli di opposizione, ad eccezione del gruppo di Azione-Italia Viva che ha lasciato libertà di coscienza.

Le questioni pregiudiziali di costituzionalità presentate da deputati delle opposizioni erano state respinte dall’assemblea di Montecitorio nella seduta del 18 luglio. Il testo approvato, che ora passa all’esame del Senato, prevede che le pene stabilite dall’articolo 12 della legge n.40 del 19 febbraio 2004 si applichino “anche se il fatto è commesso all’estero’”.

La legge 40, quella sulla procreazione assistita, già a suo tempo ha definito la maternità surrogata come un reato punibile con “la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. In questi quasi vent’anni, tuttavia, nonostante il grave disvalore diffusamente attribuito a livello internazionale a questa pratica come forma di sfruttamento e di mercificazione delle donne, essa è stata legalizzata in alcuni Stati rendendo possibile il ricorso “in trasferta” all’utero in affitto, con conseguenze assai problematiche anche in ordine alla configurazione giuridica e alla tutela dei diritti dei figli nati con questo sistema. Di qui, in particolare, i casi relativi alla trascrizione degli atti di nascita formati all’estero in seguito a comportamenti che il nostro ordinamento riconosce come reati.

Il moltiplicarsi di queste situazioni ha spinto ad un’accelerazione sul piano normativo, anche se restano aperte molte questioni la cui radice è proprio nella contraddizione umana e giuridica insita nella maternità surrogata.

La Camera ha approvato soltanto un emendamento, quello presentato da Augusta Montaruli di FdI, in cui sostanzialmente si precisa che le norme non precludono la possibilità di adozione dei figli nati con fecondazione eterologa o maternità surrogata all’estero. L’emendamento ha avuto un sostegno trasversale ed ha ricevuto parere positivo dal governo. Tutti gli altri sono stati respinti, compresi quelli di Riccardo Magi, di +Europa, che puntavano a legalizzare a certe condizioni la stessa maternità surrogata. Su di essi il Pd non ha partecipato al voto mentre il M5S si è astenuto. Da segnalare l’appassionato intervento contro l’utero in affitto di Luana Zanella, che è intervenuta a titolo personale in dissenso dal gruppo di cui è presidente, l’Alleanza Verdi Sinistra.

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Gmg

Gmg Lisbona: in partenza 65mila giovani italiani accompagnati da 106 vescovi

foto Siciliani-Gennari/Sir
27 Lug 2023

Sono 65mila i ragazzi italiani in partenza per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, in programma dall’1 al 6 agosto. Ad accompagnarli 106 vescovi insieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori. Nella capitale portoghese, la delegazione azzurra – che vede rappresentate 180 diocesi – avrà come punto di riferimento “Casa Italia”, un luogo dove trovare informazioni e materiali, risolvere problemi, oltre che per incontrarsi, stare insieme e condividere esperienze, anche con chi è rimasto a casa o sui social grazie al wifi gratuito. Ubicata in una scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti in rua Artilharia, a “Casa Italia” – che sarà ben riconoscibile grazie agli allestimenti ideati e realizzati dagli studenti dell’Accademia di arti grafiche del Patronato San Vincenzo di Bergamo – saranno operativi la segreteria del Servizio nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili dei gruppi, un ufficio dell’Ambasciata e un presidio medico. Presente anche lo staff dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei che racconterà la Gmg sul sito https://gmg.chiesacattolica.it/ e supporterà giornalisti e operatori dei media italiani inviati a Lisbona. L’accoglienza sarà garantita da una trentina di volontari, provenienti da tutta Italia.

Ad inaugurare il “quartier generale tricolore” a Lisbona sarà Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, domenica 30 luglio alle 12 (ora portoghese). Rispetto al programma ufficiale della Gmg, i ragazzi italiani parteciperanno dal 2 al 4 agosto alle catechesi che saranno tenute dai vescovi nei luoghi di alloggio dei pellegrini. Il 2 agosto, alle 20 (ora portoghese), il Passeio Maritimo de Algés ospiterà la Festa degli italiani, un momento di condivisione e riflessione trasmesso in diretta da Tv2000 a partire dalle 21 (ora italiana). L’esperienza della compagine azzurra verrà documentata da Avvenire, Tv2000, InBlu2000 e agenzia Sir con servizi dedicati, speciali e dirette. Informazioni e aggiornamenti in tempo reale anche sui social della Pastorale giovanile e della Cei. “Il coinvolgimento delle diocesi, che da mesi si preparano a questo appuntamento, e la grande partecipazione dei ragazzi – sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei – raccontano di una Chiesa viva e più giovane di quanto immaginiamo. Quella di Lisbona sarà un’esperienza particolare per diversi motivi: innanzitutto, la generazione che vi prende parte, per questioni anagrafiche, non ha mai vissuto qualcosa di simile ma viene dalla sofferenza della pandemia; inoltre, è la prima volta che l’incontro mondiale dei giovani si svolge in un Continente in cui è in atto una guerra”.

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Città

Edilizia scolastica, gli interventi in corso superano i 2,3 milioni di euro

27 Lug 2023

Il vasto patrimonio di edifici scolastici di proprietà del Comune di Taranto è oggetto di numerosi interventi di riqualificazione e manutenzione, grazie alle risorse provenienti da bilancio, mutui e bandi aggiudicati, che l’amministrazione Melucci ha destinato a queste attività.
L’intervento più importante riguarda i lavori di adeguamento sismico dell’istituto comprensivo “Vittorio Alfieri”, un cantiere da oltre 1,5 milioni di euro che, dopo una temporanea sospensione dovuta a ragioni estranee all’amministrazione, ripartirà nelle prossime settimane. Affianco a questo, sono da segnalare i lavori di adeguamento alla normativa antincendio, igienico-sanitaria e in materia di abbattimento delle barriere architettoniche della scuola “Cesare Battisti”, con un investimento di quasi 500mila euro, e i lavori di riqualificazione della scuola “Livio Tempesta” per quasi 200mila euro.
Per quanto riguarda la manutenzione degli asili nido comunali, infine, la direzione Lavori pubblici ha attivato un accordo quadro biennale per oltre 180mila euro, che ha già consentito di realizzare interventi per l’impermeabilizzazione dei lastrici solari e che consentirà, nel breve termine, il ripristino degli ambienti interni ed esterni delle strutture “Madonna di Fatima” e “Le Mimose”.
«Continuiamo nel percorso tracciato seguendo le indicazioni fornite dal sindaco Rinaldo Melucci – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ciraci – questi interventi, per circa 2,3 milioni di euro, sono in corso e si aggiungono a quelli che partiranno presto e che prevedono un ulteriore investimento di 3,3 milioni di euro. È un segnale di grande attenzione per il comparto dell’edilizia scolastica, un vero e proprio investimento sul futuro che qualifica l’azione della nostra amministrazione».

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Eventi formativi

Weekend estivo di formazione per catechisti: un consuntivo

Nei giorni 14-16 luglio, all’Oasi Tabor di Nardò, l’attività formativa sul tema “Ponti per il vangelo tra memoria e cambiamento”

27 Lug 2023

di Paolo Simonetti

Le occasioni formative sono sempre da cogliere e vivere in pienezza, anche quando le alte temperature suggeriscono ben altre mete di vacanza. Per un gruppo di catechisti provenienti da alcune parrocchie dell’arcidiocesi il clima, invece, è stato più mite nei giorni 14-16 luglio  al week end di formazione proposto dall’Ufficio catechistico diocesano, ancora una volta all’Oasi Tabor di Nardò, luogo accogliente e confortevole.

Il titolo dell’attività formativa, “Ponti per il vangelo tra memoria e cambiamento”, è stato ben più di uno slogan: l’immagine del ponte chiede la forza della progettazione e il coraggio dell’affidarsi tenendo salde le radici per ideare nuovi percorsi.

Le dimensioni messe in gioco nella tre giorni sono state molteplici: da quella personale e spirituale, con intensi momenti di ascolto della Parola e di celebrazione dell’Eucaristia, a quella comunitaria con la condivisione di tempi, spazi e gioco. La proposta formativa è stata affidata a don Stefano Spedicato, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano di Lecce, insieme a Francesca Rizzo e Anna Petrachi dell’équipe leccese.

Il momento più coinvolgente è stata la tavola rotonda coordinata da Paolo Simonetti, responsabile del triennio di formazione di base per operatori della catechesi, con le catechiste della parrocchia Sant’Egidio che da qualche anno provano a dare una nuova direzione alla formazione con un impegnativo e articolato progetto che vede l’intera comunità impegnata secondo modi e tempi diversi. Anima di questo tentativo formativo è il parroco, don Lucangelo, direttore del nostro Ufficio catechistico diocesano.

Un terzo aspetto, non meno importante, cui è stato dedicato il pomeriggio del sabato, è quello dell’identikit del catechista, tratteggiato da Teresa Di Mitri e Anna Lippolis dell’équipe diocesana che hanno fatto sperimentare ai partecipanti la bellezza di un coinvolgimento che parte da sentimenti e emozioni per giungere agli aspetti più profondi e motivanti.

La sera del sabato è stata riservata ad una spensierata passeggiata per le vie del centro storico di Nardò,  gustando la gioia di sentirsi ed essere amici.

La domenica è stata la giornata dell’ascolto della Parola e dell’Eucaristia in cui don Lucangelo ha tenuto una lectio divina partendo dal Vangelo del giorno, la pericope di Matteo con la parabola del seminatore. Durante la risonanza conclusiva tutti si sono reciprocamente donati parole coinvolte e incoraggianti.

Oltre la descrizione delle giornate, certamente parziale rispetto alla ricchezza condivisa, occorre ricordare che ormai da qualche anno l’Ufficio catechistico mette in atto un modello formativo che prova a superare l’impostazione classica che si concentra solo sui contenuti: il convegno annuale, il Triennio di formazione di base, gli incontri nelle vicarie e nelle parrocchie, la stessa esperienza estiva, sono occasioni pensate per rendere possibile la formazione permanente e per costruire un comune sentire rispetto all’obiettivo centrale che è la generazione della fede.

Il ringraziamento più grande va a quanti hanno preso parte al weekend formativo, ai catechisti delle parrocchie di Sant’Egidio, Gesù Divin Lavoratore (quartiere Tamburi), Santi Patroni (San Giorgio Jonico), Carosino, Torricella, Leporano e Talsano.

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Sport

Benedetta Pilato, quando vederla in vasca ai Mondiali di Fukuoka

26 Lug 2023

di Paolo Arrivo

Il suo futuro è a Torino in luogo del capoluogo ionico. Almeno nei prossimi anni, quando la studentessa universitaria tarantina seguirà l’iter di tanti ragazzi e ragazze del Sud Italia, desiderosi di lasciare la terra in cui sono nati e cresciuti, oppure costretti a farlo. L’atleta è attesa dal Centro federale di alta specializzazione del Palazzo del Nuoto dove si allenerà sotto l’egida del tecnico Antonio Satta. Ma intanto Benedetta Pilato è ai Mondiali di nuoto in vasca lunga a Fukuoka, sede della kermesse in Giappone. Nei 50 metri rana, la sua specialità, quella che l’ha consacrata tra i grandi del nuoto, deve reggere il confronto con le sue avversarie nella massima competizione.

L’ora di Benedetta Pilato

Presente al suo terzo Mondiale consecutivo, in compagnia di coach D’Onghia, per l’ultima volta, Benny sarà in vasca il prossimo fine settimana. Sabato ventinove luglio, dalle batterie alle 3.30 (ora italiana) alle semifinali (13.00). Sempre alle tredici, domenica, la finale. Le gare sono trasmesse in diretta sui canali Rai (Rai2 e Rai Sport) e via satellite su Sky Sport. Inoltre in streaming sulla piattaforma Raiplay e su Now Tv.

L’esempio trascinante

Nelle scorse ore abbiamo visto brillare le medaglie degli italiani. In particolare, lo strepitoso oro conquistato da Thomas Ceccon nei 50 farfalla, condito dal nuovo record italiano – il vicentino non è riuscito a bissare il titolo nei 100 dorso. L’auspicio è che la stessa Benedetta Pilato, diventata punto di riferimento per chi vuole approcciare il nuoto, possa provare ad emulare i suoi compagni connazionali. Anche se ha mancato l’appuntamento con la distanza olimpica, i 100 rana, perché non ha concluso positivamente il percorso di qualificazione: sintomo di una condizione non affatto ottimale. Nei 50 la campionessa di Taranto tesserata con il CC Aniene-Fiamme Oro è la detentrice del primato mondiale (29”30). Un ulteriore stimolo non può venire dai suoi conterranei, ahinoi: deludente il barese Marco De Tullio, nei 200 e 400 stile.

Gli obiettivi nel mirino, oltre il Mondiale

Al netto delle sue scelte di vita che possono portarla lontano, l’ambizione di Benedetta Pilato è senz’altro quella di fare ritorno a Taranto per i Giochi del Mediterraneo, tanto attesi. I suoi allenamenti non possono aspettare, però. E i viaggi a Bari per nuotare in una vasca da 50 metri, quella che in riva allo Jonio va realizzata ancora, sono stati una soluzione tampone, utili a rimediare al deficit infrastrutturale del territorio: finita la scuola nella sua città natia, l’atleta entrata nella maggiore età è libera di ottimizzare le sue giornate facendo solo quei sacrifici che sono necessari per eccellere nel nuoto. Imparerà a tagliare il superfluo, magari. E a continuare a crescere per tagliare i grandi traguardi che sono alla sua portata. Tra un anno esatto ci saranno i Giochi di Parigi. E le Olimpiadi rappresentano sempre il sogno dei campioni, dei praticanti di qualsiasi sport.

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Solidarietà

Cena di beneficenza, giovedì 27, per il campus universitario in Nigeria

26 Lug 2023

Una cena di beneficenza per permettere a tanti giovani nigeriani di studiare e formarsi nel loro paese organizzata dall’Opera Don Bonifacio Azione Verde, impegnata da anni in interventi per la popolazione della Nigeria, che si terrà giovedì 27 luglio alle ore 20.30 a Castellaneta Marina sulla terrazza “Creò” del Kallè Beach Club (Lungomare Eroi del mare, 23). Non mancherà l’intrattenimento musicale del gruppo “Banana’s Republiq” e, a seguire, dal dj-set curato da Mirko_Aquaro_Voice e Piero Vinci dj.

Con questa iniziativa Opera Don Bonifacio Azione Verde mira a sostenere il Progetto umanitario “Azione Verde University” in Nigeria attraverso un campus universitario destinato a oltre 5.000 studenti per offrire loro opportunità di sviluppo umano attraverso programmi di studio accademico e alta formazione. Il progetto del campus universitario, su un’area di proprietà di oltre 75 ettari nel comune di Amaigbo, nel cuore dello Stato di Imo a Sud-Est della Nigeria, prevede la realizzazione di università, laboratori, mensa, alloggi, centri sportivi, chiesa, biblioteca e poliambulatorio.

Si tratta di una delle numerose iniziative di don Bonifacio Duru, sacerdote nigeriano che ha fatto della sua vita una testimonianza della presenza di Dio tra i più poveri e più emarginati e che 2002 ha fondato l’“Opera Don Bonifacio Azione Verde Odv Ets” promuovere lo sviluppo umano in tutto il mondo mediante l’istruzione e la formazione di bambini e adulti, nonché la realizzazione di programmi socio-sanitari finalizzati a garantire, principalmente nel continente africano, il diritto alla salute e l’inclusione sociale.

L’”Opera” è anche una ong riconosciuta e iscritta nell’elenco delle organizzazioni della società civile ed altri soggetti senza finalità di lucro tenuto dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo Sviluppo, accreditata dall’Agenzia nazionale per i giovani, organizzazione riconosciuta per il coordinamento e l’invio dei volontari nell’ambito del programma Erasmus+ e del Corpo Europeo di Solidarietà.

Prenotazioni e info per la serata: Rosaria Propato, tel. 3495667900; Margherita Ferrara, tel. 3932239673.

 

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Gmg

Gmg Lisbona, mons. Battaglia (Napoli): “Uscire dalla tirannia dell’io per ritrovarsi nella bellezza del noi”

foto Siciliani-Gennari/Sir
26 Lug 2023

“Anche nelle relazioni il ‘vedere’ è fondamentale e quante volte ciò che vediamo rinfresca il cuore! A me capita spesso quando siamo insieme – mentre vi guardo, vi osservo, negli incontri in parrocchia come nelle celebrazioni o manifestazioni particolari -, di sentirmi rigenerato da voi, dalla freschezza del vostro entusiasmo, dalla bellezza della vostra giovinezza”: lo scrive l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, in una lettera ai giovani che parteciperanno dalla diocesi alla Gmg di Lisbona, confidando di non poter partire per un “necessario e urgente intervento chirurgico” agli occhi. “Anche se fisicamente non potrò essere con voi, vi chiedo di sentirmi presente, accanto a voi, come pellegrino e amico, felice di celebrare con voi e con papa Francesco il dono della fede, della vita, dell’amore che ci unisce e che nell’unirci continua a salvare il mondo”, l’invito di mons. Battaglia ai giovani che chiama, nella lettera, “viandanti” verso la Gmg.
Ricordando il versetto del Vangelo di Luca scelto da papa Francesco come tema per la Gmg 2023 “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), mons. Battaglia punta il dito verso “un mondo che troppo spesso appare seduto, fermo, sedentario e, soprattutto, lento quando si tratta di cambiare rotta, di convertirsi ai valori evangelici e umani della fraternità e della solidarietà, della pace e della giustizia”. Proprio per questo, “guardando a Maria di Nazareth, potrete guardare a un modello davvero rivoluzionario e controcorrente, un modello capace di ispirarvi, accompagnarvi, parlare alla profondità del vostro animo generando sogni e desideri alti. Vedete, Maria, nonostante avesse accolto nel suo giovane grembo il Messia atteso dalle genti, non si è sentita minimamente posizionata in un ruolo sicuro, privilegiato, lontano dalle esigenze della storia e dai bisogni concreti dell’umanità”. Nel suo stato di attesa “non si è accomodata in una ‘comfort zone’ ma si è subito alzata, mettendosi in cammino da risorta, grazie alla fiducia incrollabile in quella Parola che l’aveva visitata con tenerezza e discrezione, chiedendole il permesso di abitare nel suo ventre, ponendo così la sua tenda in mezzo a tutti noi.” E “questa dinamica evangelica, questo cammino coraggioso, vede Maria pronta, disponibile, senza esitazioni”. Di qui l’invito: “Guardate a lei, miei amati giovani di Napoli. Guardate a lei quando il mondo, i media, le narrazioni a basso costo vi illudono con il miraggio di una vita rinchiusa tra le quattro mura di casa, quando vi parlano di un’esistenza comoda e facile, centrata solo sui vostri apparenti bisogni, e per questo protetta dalle mura alte e spesse dell’egoismo. Sì, un egoismo che sembra mettere al sicuro, facendo accomodare sulla poltrona dorata del consumo a tutti i costi, del virtuale senza relazioni autentiche, dell’immagine finta da curare e consegnare al mondo, fino a scoprire che dietro l’immagine che ci siamo costruiti per gli altri si cela il vuoto interiore, che ci rende infelici, scoraggiati, demotivati”.
Guardando alla “fretta” di Maria, il presule ha precisato: “C’è una fretta sana, direi anche santa, che è la fretta di voler uscire dalle gabbie che la società, e noi con lei, ci costruisce intorno, la fretta di uscire dalla tirannia dell’io per ritrovarsi nella bellezza del noi, la fretta di invertire rotta subito per cominciare a navigare nella direzione del Vangelo, Parola affidabile per il presente e per il futuro di tutta l’umanità”.
Mons. Battaglia conclude: “Sono convinto che guardando a lei, nell’incontro con i giovani di tutto il mondo, saprete riportare qui, nella nostra città, nella nostra Chiesa, una ventata di aria fresca e sono certo che le parole e la testimonianza di papa Francesco” saranno “un balsamo di entusiasmo, una sorgente di grande motivazione per generare quei cambiamenti, quelle inversioni di rotta, di cui la nostra Terra ha tanto bisogno”.

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