Gmg Lisbona, la festa degli italiani [diario di bordo #4]
Mercoledì 2 agosto, quarto giorno
Si chiamano Rise Up le catechesi del mattino organizzate per i giovani confluiti a Lisbona e dintorni. Stesse tracce tematiche per tutti, location differenti e riflessioni dei ragazzi che, messe insieme, fanno emergere sentimenti e spunti di riflessione universali per questa generazione. Sveglia presto e Rise Up del giorno presso la parrocchia del Cuore Immacolato a Mira Sintra per la nostra delegazione della diocesi di Taranto.
Il focus del quarto giorno è legato all’ecologia e alla custodia dell’ambiente, che nella riflessione per piccoli gruppi dei ragazzi diventa custodia del creato, prendersi cura di sé e del prossimo. E si è parlato anche di ecologia delle relazioni ed ecologia spirituale, di accoglienza che produce sempre vita in tutte le sue forme, con riferimento alla dominante cultura dello scarto, sia delle cose che delle persone. Il tema chiama a sé impegno e passione e i ragazzi sono stati invitati a discuterne, condividere.
La festa degli italiani al Passeio Maritimo de Alges, vista oceano Atlantico, è stato l’appuntamento topic del pomeriggio: sul palco, testimonianze di vita a misura di ragazzo riguardo temi come la cittadinanza attiva (o passiva quando c’è disinteresse e disillusione per la politica), relazioni tossiche, affettività, scuola, sogni e desideri. Resta impressa nei nostri giovani il “diffidate di chi parla di voi e noncon voi” ribadito al microfono a gran voce da don Luigi Ciotti. E a proposito dei nostri, pranzi consumati in fretta al take away e panini distribuiti nella folla italiana sotto al palco per alimentare la pancia, scambi di inni, abbracci e strette di mano per soddisfare la sete di amicizie e confronti. I nostri ragazzi si stanno nutrendo di ogni cosa, affamati ora di nuove esperienze relazionali e di confronto perché è proprio vero che l’appetito vien mangiando. Eccetto qualche normale piccolo disagio che eventi del genere e grandi numeri necessariamente riportano, la voglia di viversi appieno i giorni che mancano è tanta.