Brillare, ascoltare, non temere, amare: le parole d’ordine consegnate ai ragazzi della Gmg [diario di bordo #7]
Sabato 5 agosto, settimo giorno
Fonti ufficiali hanno confermato che oltre un milione e mezzo di pellegrini, tra sabato e domenica, ha superato i varchi di Parco Tejo, denominato per l’occasione Parco de Graca, alle porte di Lisbona. Tra questi, i ragazzi e le ragazze delle diocesi di Taranto, che culminano la loro esperienza di GMG 2023 proprio con la Veglia finale del sabato e la Santa Messa del mattino presieduta da Papa Francesco.
Sole, caldo, ore di attesa e situazioni di essenzialità non hanno scoraggiato i ragazzi che hanno atteso il Santo Padre scambiandosi ricordini dei propri paesi, stringendo amicizie ed esplorando i tanti settori dell’immenso sito scelto dalle autorità portoghesi per l’occasione. Il souvenir change, come lo chiamano in occasioni come questa, è molto sentito e partecipato “come se ci si conoscesse con tutti senza bisogno di presentazioni”, stando alle parole entusiaste dei nostri.
Poco prima delle 21 di sabato, ora italiana, arriva Papa Francesco e inizia la veglia. Le parole sono molto forti, dirette, sentite, raccontate a braccio in alcuni tratti. “L’unico modo lecito di guardare una persona dall’alto in basso è quando le si deve porgere una mano per rialzarsi” ribadisce a proposito del cadere, del rialzarsi, dell’affrontare la vita con gioia e determinazione anche quando arrivano gli inevitabili momenti di sconforto. “Nulla è gratis” dice Francesco incoraggiando i ragazzi, “nella vita, come nello sport, dietro ogni goal c’è impegno e tanto allenamento. Solo una cosa è gratis ed è l’amore di Gesù”.
In silenzio, a pochi metri dall’oceano, i ragazzi hanno ascoltato con trasporto le parole della veglia, riprese in qualche modo poi anche al mattino con tre concetti chiave: brillare, ascoltare, non temere.
Brillare quindi della luce di Dio per affrontare il buio della notte, i fracassi quotidiani e ci si illumina non sotto i riflettori, ma amando, compiendo opere di amore e provando gioia per l’altro. E ritorna con vigore “non abbiate paura”. Il Papa parla alla gioventù che spesso pensa di non essere in grado, si scoraggia, si lascia contagiare dal pessimismo dilagante, teme di non realizzare sogni e desideri.
“È Gesù che ci guarda e conosce la vita di ciascuno di noi, successi e fallimenti e ci dice di non avere paura, di non temere”.
Una due giorni intensa, certamente faticosa ma ad alto indice di emozioni che si conclude con il rientro nel tardo pomeriggio nella struttura ospitante dove una doccia rigenerante può togliere la polvere di Campo de Graca ma di certo i ricordi dell’evento appena vissuto resterà impresso a tutti per sempre, come il valore di un abbraccio, di un sorriso e – perché no? – anche di un letto comodo.
Oggi si rientra. Tra pullman e voli, in 24 ore la delegazione sarà a casa. E si riparte. Si ricomincia. Ci si “rialza”.
Ascolta le interviste ai partecipanti della GMG: