La Gmg 2023: un ponte tra Lisbona e Statte
La sala conferenze della parrocchia Sacro Cuore di Gesù è stata teatro di canzoni, danze e tanta gioia immerse nello Spirito
Si celebra ogni due o tre anni a livello internazionale, prima edizione ideata da papa Giovanni Paolo II, nel lontano 1986 a Roma davanti a 300 mila giovani, poi nelle città che periodicamente ospitano un fiume di giovani appartenenti a parrocchie, gruppi di preghiera, associazioni cattoliche e laiche, il tutto per donare e ricevere gioia ed amore in una dimensione di amicizia e fratellanza. Questa è l’espressione più profonda della “Giornata mondiale della gioventù”, quest’anno celebrata a Lisbona, inizialmente prevista nel 2022 poi rinviata per maggiore sicurezza dopo il Covid, terza volta in terra iberica dopo Santiago di Compostela nel 1989 e Madrid nel 2011.
Dal primo al sei agosto un milione e mezzo di giovani provenienti da ogni parte del mondo hanno raggiunto la capitale lusitana a bordo di aerei, autobus e treni, equipaggiati di sacco a pelo e zaini, come un popolo in esodo ma in un clima di festa, per trascorrere una settimana immersa in momenti di preghiera, fede, ascolto della Parola di Dio nel ricchissimo programma. Il tema indicato da papa Francesco: “Maria si alzò e andò in fretta” Lc. 1,39, rappresenta un suggerimento del santo padre ai giovani a non perdere tempo ed a mettersi in cammino con coraggio cercando di far prevalere l’amore fraterno, essere pronti, per cambiare le sorti di un futuro aleatorio causato dalla crisi della nostra società. Sabato 5 agosto la Gmg è stata vissuta con la partecipazione globale delle diocesi che hanno potuto collegarsi in diretta all’interno delle parrocchie che hanno offerto la disponibilità, nell’organizzazione di un evento vissuto con la partecipazione di tanti giovani. Un’ottima idea suggerita dallo Spirito per essere vicino alle famiglie che non hanno avuto la possibilità economica per sostenere i propri figli in questa esperienza all’estero.
La sala conferenze della chiesa del “Sacro Cuore di Gesù” a Statte, comune a nord della provincia di Taranto, grazie alla disponibilità del parroco don Giovanni Agrusta e degli organizzatori, presenti anche i membri diocesani e locali del Rinnovamento nello Spirito Santo e del gruppo Shalom di Statte che hanno offerto apporto tecnico e logistico, e che hanno animato la giornata, è stata una delle quattro parrocchie della Puglia che ha ospitato l’evento, assieme a due in terra dauna a San Severo e San Nicandro Garganico, a Bari ed a Lecce.
Nel tardo pomeriggio in un clima di accoglienza tanti ragazzi provenienti da Statte e Taranto, presente anche una gruppo di giovani provenienti dalla diocesi di Oria (Br), hanno impiegato il tempo in modo sano ricevendo la gioia in una dimensione di preghiera, separandosi per qualche ora dalle situazioni mondane, mettendo in un angolo l’ansia e le incomprensioni, proprio come nel suggerimento del papa in relazione al tema vissuto ed ascoltato.
La condivisione della cena con tutti i ragazzi, con l’invito “Porta con te, cena con me”, ha fatto comprendere ai giovani il significato di agape fraterna: essa non è solo un banchetto rituale ma è proprio il convito fraterno presso i primi cristiani, poi tramandatoci, così come Gesù ha fatto ai suoi discepoli prima di donarci la salvezza per sempre.
In prima serata il collegamento con Lisbona ha coronato una giornata intensa vissuta in comunione e condivisione. Dal pannello in videoproiezione le festanti immagini provenienti dalla capitale portoghese si sono unite come un ponte di gioia e fede con i giovani nella parrocchia, un ponte che sa di speranza per tanti ragazzi e ragazze che possano servire il Signore nei loro ambiti di interesse sociale, familiare e professionale, con entusiasmo portando amore e gioia nello spirito di obbedienza alla sequela di Cristo.
Una immensa spianata di giovani posizionati in 90 ettari di terreno e tantissime nazioni in collegamento hanno seguito il discorso di papa Francesco, incentrato sul sostegno al prossimo e a non rimanere indifferenti alla richiesta di aiuto da chi è di fianco a noi. L’adorazione al Santissimo esposto sull’altare, nel silenzio immerso nello Spirito, ha concluso e benedetto la serata, ad epilogo del lungo pomeriggio vissuto anche al Sacro Cuore di Gesù.