Osmeca: al via un corso per operatori pastorali che agiranno in difesa dei diritti di migranti e rifugiati
L’Osservatorio socio-pastorale per la mobilità umana in Centro America e nei Caraibi (Osmeca) ha organizzato un’esperienza di formazione per trenta operatori pastorali, con l’obiettivo di creare una comunità in grado di promuovere la difesa dei diritti dei migranti e dei rifugiati nella regione. Si tratta di un progetto denominato “Gestione della conoscenza per il rafforzamento delle pratiche pastorali con le persone in mobilità”.
Hanno partecipato operatori pastorali della mobilità umana provenienti da otto Paesi – Messico, Guatemala, Honduras, El Salvador, Costa Rica, Panama, Repubblica dominicana – e in diverse situazioni vocazionali: 22 laici, 4 sacerdoti, 3 religiose, un religioso. Tra tutti i partecipanti, 13 sono in rappresentanza di 9 congregazioni, 8 di organizzazioni diocesane di pastorale della mobilità umana, 3 della Caritas, 3 sacerdoti diocesani e 2 persone dei centri pastorali.
In questo incontro sono state individuate quattro aree di lavoro principali: l’incidenza sociale, la pianificazione della gestione pastorale, l’assistenza ai caregiver e il lavoro di rete per il monitoraggio della realtà migratoria.
Magaly Zúñiga, coordinatrice dell’iniziativa, ha spiegato che, “attraverso la realizzazione di due incontri in presenza, separati da un lavoro a distanza di circa tre mesi, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire la loro comprensione della realtà migratoria della regione”. I corsisti approfondiranno il magistero di papa Francesco basato sui quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare; allo stesso tempo, sfrutteranno l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.