Popolo in festa

Oggi, 1 ottobre, l’inaugurazione del ministero episcopale a Taranto di mons. Ciro Miniero

30 Set 2023

Domenica 1 ottobre avrà luogo l’inaugurazione del ministero episcopale di mons. Ciro Miniero nell’ arcidiocesi di Taranto.
Sarà possibile seguire la diretta tv sul canale 19 di Tele Dehon, a partire dalle ore 16.15.

Premi qui per la diretta. 

Per l’occasione è stato approntato un cronoprogramma per le celebrazioni e il percorso dell’arcivescovo per il suo ingresso: alle 16.00 è previsto il suo imbarco al porto, alla banchina dell’Autorità portuale.

Lo sbarco è previsto al canale navigabile all’altezza della scalinata del Castello aragonese. Sulla banchina d’ormeggio, mons. Miniero riceverà il saluto da parte dell’ammiraglio comandante in capo di Marina Sud; seguirà l’indirizzo di saluto dell’arcivescovo e la benedizione del mare e della gente di mare.

Alle 16.30 circa è previsto il trasferimento in piazza Castello dove l’arcivescovo Miniero sarà accolto dalle famiglie; partirà un corteo, in preghiera, verso la Cattedrale all’interno della quale ci sarà l’accoglienza da parte del Capitolo metropolitano.
Mons. Miniero si fermerà in adorazione del Ss.mo Sacramento e in venerazione delle reliquie del patrono. Poi pregherà sulle tombe dei predecessori. A questo momento di raccoglimento seguirà l’insediamento alla Cattedra.

Seguirà l’indirizzo di saluto da parte del sindaco di Taranto e l’indirizzo di saluto dell’arcivescovo Miniero.

Le preghiere delle famiglie per l’arcivescovo, la preghiera dell’arcivescovo per le famiglie e la loro benedizione concluderanno il programma in città vecchia

Attorno alle 18 ci sarà il trasferimento in Concattedrale dove avverrà l’accoglienza da parte del Capitolo metropolitano.
La celebrazione eucaristica concluderà l’ingresso in diocesi di mons. Ciro Miniero, arcivescovo di Taranto.

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Francesco

Papa Francesco: l’intelligenza artificiale è il tema della prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

29 Set 2023

“Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. È questo il tema che papa Francesco ha scelto per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2024. “L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale – si legge nella presentazione del tema, diffusa oggi dalla sala stampa della Santa sede – rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani”. “Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull’intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare”, si legge ancora nel comunicato: “È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di internet. È necessario che la comunicazione sia orientata a una vita più piena della persona umana”.

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Città

Sabato 30, a Taranto, si conclude il progetto “BioTourS”, per un turismo senza barriere

Con partecipazione libera e gratuita (info +39 0994706269), il workshop “Un passo avanti verso un turismo più inclusivo”, dedicato al turismo sostenibile e accessibile

29 Set 2023

Si avvia verso la conclusione il progetto transfrontaliero “BioTourS” che con le sue attività ha interessato cinque città costiere: oltre Taranto, ove ha sede la capofila Jonian Dolphin Conservation, Bari e Termoli in Italia, Cattaro in Montenegro e Valona in Albania; obiettivo principale del progetto è “esportare” in queste zone le buone pratiche della Jdc per un turismo sostenibile e rispettoso dell’ecosistema marino.

foto Jdc

Proprio a Taranto, sede della Jdc, sabato 30 settembre si terrà, con partecipazione libera e gratuita (info +39 0994706269), una delle ultime azioni del progetto BioTourS: il workshop “Un passo avanti verso un turismo più inclusivo”, dedicato al turismo sostenibile e accessibile.

Il workshop si svilupperà in due sessioni: la prima si terrà a Kétos Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei, a palazzo Amati in vico Vigilante in città vecchia, mentre il pomeriggio i partecipanti prenderanno parte a una uscita in mare su un catamarano della Jdc per svolgere un’attività di citizen science per la ricerca e il monitoraggio dei cetacei nel Golfo di Taranto.

Il workshop riunirà partner di progetto, esperti del settore, operatori turistici e stakeholder, italiani ed europei, per discutere, condividere e promuovere buone pratiche e soluzioni per rendere il mondo del turismo più aperto a tutti. Saranno così illustrati case studies, best practice e strumenti innovativi per rendere più accessibili le destinazioni turistiche, promuovendo una migliore comprensione delle sfide e delle opportunità legate al turismo inclusivo.

L’obiettivo di questo workshop è promuovere un turismo che sia accessibile non solo in termini fisici, ma anche in termini di accoglienza, cultura ed esperienza: il turismo inclusivo, infatti, si concentra sull’eliminazione di tutte le barriere, non solo quelle fisiche, ma anche quelle sensoriali, cognitive e culturali, al fine di consentire a tutte le persone di godere appieno delle bellezze del nostro pianeta.

Il workshop è organizzato nell’ambito del progetto transfrontaliero “BioTourS” – acronimo di BIOdiversity and TOURism Strategy to protect cetaceans – è realizzato nell’ambito del programma Interreg Ipa CBC Italia-Albania-Montenegro, cofinanziato dall’Unione europea e gestito dalla Regione Puglia con la partecipazione del Molise, Albania e Montenegro.

Il consorzio del progetto transfrontaliero “BioTourS”, che per tutti i partner si avvale dell’assistenza tecnica di Unica cooperativa di Lecce, comprende, oltre alla capofila Jonian Dolphin Conservation, l’Agenzia nazionale per il turismo dell’Albania, il Comune di Termoli e il “Innovation and Entrepreneurship Centre Tehnopolis” del Montenegro; con loro altri importanti partner strategici: STIIMA-CNR, l’italiana Cooperativa Dalla Luna Onlus e l’istituto di Biologia marina dell’Università del Montenegro.

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Mobilità

Con la chiusura al traffico di via Liguria, si conclude la Settimana europea della mobilità

Domenica 1° ottobre, dalle ore 17.30 alle ore 20.30, sarà pedonalizzata l’importante strada del rione Italia-Montegranaro, occasione in cui i negozi effettueranno un’apertura domenicale straordinaria

29 Set 2023

Si conclude il programma di iniziative della Settimana europea della Mobilità varato dall’amministrazione Melucci in collaborazione con Kyma Mobilità, una serie di eventi pubblici, iniziative tematiche e incontri nelle scuole per parlare con i giovani di sostenibilità e nuovi approcci urbani alla mobilità.

Iniziato con la presentazione del terminal bus ‘Cimino’ Kyma Mobilità, il programma è proseguito poi con quella del Park&Ride “Democate” e della nuova Linea 10 Elettrica” sempre di Kyma Mobilità, nonché con un evento in piazza Immacolata sulla mobilità inclusiva che, in collaborazione con Csv Taranto, ha visto la partecipazione di istituzioni e associazioni che operano nel campo della disabilità.

Evento conclusivo è in programma domenica 1° ottobre quando – dalle ore 17.30 alle ore 20.30 – sarà chiusa al traffico e pedonalizzata via Liguria, occasione in cui i negozi della strada effettueranno un’apertura domenicale straordinaria, un’iniziativa in collaborazione con Confcommercio.

Nell’occasione Wonderland Eventi curerà l’animazione sulla strada e nei negozi coinvolgendo adulti e piccini con artisti di strada, farfalle luminose, babydance, truccabimbi, palloncini, gadget e tante mascotte con i più famosi personaggi Disney, mentre per i più grandi ci sarà il palco dj con le ballerine!

Il momento clou sarà – alle ore 17.30, in via Liguria angolo via Salento – il talk conclusivo della Settimana europea della Mobilità, manifestazione che vedrà la partecipazione del sindaco Rinaldo Melucci, dell’assessore comunale alla Mobilità sostenibile Mattia Giorno, del presidente di Kyma Mobilità Giorgia Gira e del vicepresidente Confcommercio Giuseppe Spadafino.

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Stagione artistica

Teatro Fusco, presentata la stagione musicale 2023-24

29 Set 2023

Il fascino del cantautorato italiano a cui si aggiunge l’energia di una band statunitense che festeggia i cinquant’anni di carriera. Questi gli ingredienti che daranno vita alla stagione musicale 2023-2024 del teatro comunale Fusco, la serie di appuntamenti presentata questa mattina in conferenza stampa e che vedrà esibirsi sul palco ionico artisti del calibro di Vinicio Capossela, Ghemon, Max Gazzè e Mario Venuti, insieme ai Manhattan Transfer.  

Fondamentale ancora una volta la sinergia tra amministrazione comunale e teatro Fusco, che ha reso possibile l’allestimento di un palinsesto d’eccezione per esaltare alcuni tra i migliori interpreti di musica nazionale e internazionale. Si rinnova, inoltre, la preziosa collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, da sempre sensibile alle iniziative di diffusione della cultura teatrale e musicale all’interno della nostra regione.

A presentare l’ambizioso cartellone l’assessore alla cultura e spettacolo del Comune di Taranto, Fabiano Marti, e il direttore del teatro Fusco, Michelangelo Busco e il presidente del Tpp, Paolo Ponzio che si è collegato da Bari.

«Il palco del teatro comunale Fusco si conferma casa naturale della musica, e ospiterà anche quest’anno cantautori di livello assoluto – le parole dell’assessore Marti –. C’è tanto orgoglio nell’ospitare qui dei fantastici concerti in cui vedremo il meglio del panorama canoro nazionale, degli autentici giganti come Capossela, Gazzè, Ghemon e Venuti, e anche una band americana, i Manhattan Transfer, con alle spalle una carriera formidabile. Taranto è ancora una volta un faro per la musica d’autore».

«Nel Fusco l’arte torna protagonista – ha spiegato Michelangelo Busco –, gli spettatori sapranno emozionarsi con delle esibizioni magiche di autori che hanno fatto e stanno facendo la storia della musica italiana ed estera. La stagione che ci accompagnerà fino a marzo regalerà delle serate a cui sarà difficile rinunciare, vogliamo un successo di pubblico anche quest’anno».

Si parte subito col botto: il 24 ottobre, a calcare il palcoscenico del teatro Fusco, ci sarà Vinicio Capossela con lo spettacolo “Con i tasti che ci abbiamo”: il poliedrico cantautore porterà in scena il suo nuovo album, Tredici canzoni urgenti, un autentico viaggio tra i generi che spazia dalla follìa cinquecentesca al reggae, dalle ballate ai cha cha cha, e che dà voce a tutti i temi nodali della società di oggi.  

Il 18 novembre si esibiranno i Manhattan Transfer, la band formata da Cheryl Bentyne, Janis Siegel, Alan Paul e Trist Curless, che dal 1972 rappresenta una pietra miliare nella storia musicale pop e jazz. Il loro concerto, “50th Anniversary & Farewell Tour”, vuol essere la celebrazione di una carriera folgorante, costellata da 10 Grammy Awards, ma anche un addio ai palchi in grande stile. In poche parole, un evento imperdibile!

Il 4 dicembre è la volta di un vero e proprio totem della canzone italiana, Max Gazzè, che sceglie il Fusco come tappa per il suo “Tour teatrale”, un progetto che va di pari passo con l’uscita del nuovo album, in cui il cantautore romano mescola le sue radici italiani con le suggestive sonorità internazionali.  

Il 9 dicembre arriva Ghemon al Fusco, con lo spettacolo “Una cosetta così” che fonde la musica con lo storytelling e la stand-up comedy. Le sfumature del rapper avellinese sono quelle del mondo hip hop, le sue radici, quelle del soul e del rap che si mischiano col pop: una versatilità che Ghemon trasferirà sul palco in una serata di libertà creativa dove darà tutto sé stesso, e che chiamare “concerto” è semplicemente riduttivo.

A chiudere la stagione musicale la scoppiettante data del 23 marzo, in cui Mario Venuti celebrerà i suoi 60 anni con i 40 anni di carriera nello spettacolo “60+40 – 100% Mario Venuti”. L’artista siracusano farà risuonare nel Teatro Fusco i cavalli di battaglia del suo repertorio, puntando a suscitare delle emozioni. La sua musica jazz, contaminata da ritmi e colori brasiliani, sarà il giusto coronamento di un palinsesto memorabile.

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Sport

Boxe, la Quero-Chiloiro prepara i campionati regionali youth

Lo staff organizzativo del Trofeo Coni a Nova Siri
29 Set 2023

di Paolo Arrivo

Giovani pugili in fermento. Saliranno sul ring allestito a San Vito dei Normanni, oggi venerdì 29 settembre sino al primo ottobre, quelli che prenderanno parte ai campionati regionali youth. L’organizzazione dell’evento è affidata alla Quero-Chiloiro. Che affiancherà la Pugilistica Rodio Brindisi. La location scelta è piazza Leonardo Leo – in caso di maltempo ci si sposterà al Palazzetto dello sport Francesco Macchitella.

La Quero-Chiloiro ai campionati regionali youth

Riflettori puntati su Gaetano Barbati. Il quale, 18 anni, tarantino, gareggerà per la categoria dei 67 kg. All’incontro il boxeur di casa Quero-Chiloiro arriva con 28 match all’attivo. Secondo gli addetti ai lavori, si tratta di un atleta dotato di una buona tecnica e di tanta passione per questa disciplina sportiva. L’auspicio è che possa farsi valere dimostrando maturità nella sfida.

Facendo un passo indietro, va sottolineato il successo della tappa nazionale del Coni che, anche quest’anno, ha indetto l’olimpiade giovanile dello sport italiano. L’evento tenutosi nei giorni scorsi ha visto la partecipazione di ben 4400 atleti. Avevano età compresa tra i 10 e i 14 anni, in rappresentanza di 35 federazioni nazionali e di sette discipline sportive. Un’iniziativa importante che ha messo in risalto non soltanto lo spirito agonistico dei piccoli combattenti sul ring ma anche le qualità dello staff organizzativo. Del quale hanno fatto parte giovani atleti tarantini: Vincenzo Carparelli, Nicola Cesarano, Christian Tursi e Felice Di Cuia. Sono quattro pugili junior della Quero-Chiloiro. A loro va un plauso per aver dimostrato serietà, efficienza e professionalità, in una veste inedita. Un ulteriore motivo di soddisfazione per il maestro tarantino Cataldo Quero che svolge anche il ruolo di Commissario nazionale giovanile per la Federazione pugilistica italiana. Così, dalla festa dello sport giovanile tenutasi a Nova Siri all’evento in svolgimento nella provincia brindisina, la storia società ionica continuare a dare il proprio contributo nella promozione dell’arte nobile, sempre in prima linea.

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Società

Migranti: la paura dell’invasione si basa su premesse infondate

E i dati ci spiegano perché

foto Ansa/Sir
29 Set 2023

di Maurizio Ambrosini *

La roboante richiesta di fermare a tutti i costi i flussi di profughi che approdano in Italia via mare si regge su due premesse accettate da gran parte dell’opinione pubblica: che si tratti di un fenomeno eccezionale, tale da comportare numeri enormi d’ingressi, e che non esistano di fatto alternative al suo contenimento, ricorrendo a misure drastiche, eventualmente anche lesive dei diritti umani. Entrambe le premesse sono infondate.

Consideriamo anzitutto i dati: potrà stupire qualcuno, ma i numeri dell’immigrazione sono stazionari in Italia da una dozzina d’anni, intorno ai 5,3 milioni di residenti regolari, più 4-500.000 soggiornanti irregolari stimati. I flussi in ingresso non si sono mai ripresi dalla crisi economica del 2008. In più, la maggior parte dei residenti sono donne, quasi la metà sono europei, e la religione nettamente prevalente è quella cristiana nella varie denominazioni, con gli ortodossi in testa. Rifugiati e richiedenti asilo arrivavano a fine 2022 a quota 340.000, compreso un 40% di profughi ucraini. Oggi saranno forse 400.000 o poco più: meno di decimo del totale. Sempre con una robusta componente ucraina. L’Ue, nel complesso accoglie meno del 10% dei rifugiati del mondo, ucraini a parte.

Gli sbarchi dal mare sono un fatto molto visibile e drammatico, ma non sono una novità. Si verificano da una trentina d’anni, con alti e bassi, tanto è vero che già negli anni ’90 Lampedusa ricevette la medaglia d’oro al valor civile per il suo impegno nell’accoglienza. Tra il 2015 e il 2017 gli arrivi dal mare sono stati più o meno in linea con quelli attuali, superando i 150.000 all’anno.

Inoltre, altri Paesi ospitano molti più rifugiati dell’Italia, compresi quelli che transitano attraverso il nostro territorio. Nel 2022, l’Italia ha ricevuto 77.000 domande di asilo su 965.000 in tutta l’Ue, circa l’8%, la Germania più di 200.000, la Francia e la Spagna oltre 100.000.

L’emergenza quindi è nel nostro affanno, nel nostro sguardo carico di apprensione e di paura, nella nostra incapacità di allestire un sistema di accoglienza ordinato, in grado di svuotare rapidamente l’approdo di Lampedusa per redistribuire le persone accolte. Stride la reazione verso i rifugiati in arrivo dal Sud del Mediterraneo con l’accoglienza generosa verso i profughi ucraini: 4 milioni in Europa, circa 170.000 in Italia.

È importante poi perseguire delle strade alternative alla caotica accoglienza attuale. La prima consiste nel far transitare nella categoria dei lavoratori i profughi idonei al lavoro, opportunamente formati: si risolverebbe sia il problema delle aziende a caccia dei lavoratori, sia quello dei rifugiati in cerca di una vita dignitosa.

La seconda soluzione riguarda il potenziamento di altri dispositivi di ingresso: reinsediamenti, sponsorizzazioni private o comunitarie, corridoi umanitari. Tutte soluzioni già sperimentate e funzionanti a livello internazionale, ma con numeri ancora insufficienti. Consistono nel far arrivare le persone oggi precariamente ospitate nei campi profughi del Sud del mondo, in altri paesi disponibili ad accoglierli, in base a una lista di priorità. Lo possono e devono fare anzitutto gli Stati, (100.000 reinsediamenti all’anno, in media, a livello mondo), ma potrebbero contribuire anche associazioni, comunità religiose, enti locali, imprese. E auspicabilmente, alleanze tra soggetti pubblici e privati. In Canada con queste formule sono state accolte nel tempo 300.000 persone, tra cui negli scorsi anni 40.000 profughi siriani. I corridoi umanitari organizzati dalle Chiese cattolica e protestante hanno accolto in Italia e in Europa 5.000 persone: un seme ancora piccolo, ma promettente.Si tratta di farlo crescere, contrastando i megafoni di un’emergenza che non c’è nei numeri, ma nei nostri atteggiamenti politici e mentali.

* docente di Sociologia delle migrazioni (Università degli Studi di Milano)

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Ecclesia

San Marzano, alla sequela dei Santi Medici

29 Set 2023

di Angelo Diofano

I Santi Medici vengono celebrati anche a San Marzano nei giorni 30 settembre e primo ottobre con un ricco programma d’iniziative. Così il parroco don Cosimo Rodia, nel manifesto dei festeggiamenti, invita i sammarzanesi alla partecipazione: “Carissimi fratelli e sorelle, ci ritroviamo come ogni anno a celebrare la festa dei Santi Martiri Cosma e Damiano. La loro vita e il loro esempio hanno da sempre accresciuto la fede dei cristiani e ravvivato la vita e la forza dei credenti nelle varie vicissitudini della vita. Questo vale anche oggi, per tutti. Essi hanno offerto la loro vita, così come Gesù ha dato la sua vita per noi e noi, invocando l’intercessione dei Santi Anargiri, siamo disposti a fare lo stesso? In che modo? La risposta è semplice: basta uscire dal vorticoso attivismo mondano, che ci rende pedine di una società basata sul consumismo e sull’esteriorità, sull’apparenza. Riappropriamoci della nostra vita! Facciamo del nostro quotidiano la nostra totale disponibilità ad attuare la volontà di Dio con la stessa gratuità dei Santi Medici. È il modo più efficace per imitarli: incarnare nella vita di ogni giorno la fede e l’amore verso Cristo, attualizzando il martirio. Non abbiate paura. “Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo (Gv 16,33)”.

Ecco il programma dei festeggiamenti:
Sabato 30 settembre, alle ore 18.30 santo rosario meditato con il canto delle litanie e alle ore 19 santa messa celebrata dal parroco don Cosimo Rodia con omelia sul tema “Vocazione universale alla santità”. Alle ore 21.30 in piazza Milite Ignoto, spettacolo ‘Rhythm in the Square’!: musica dal vivo e dj-set finale con Leonardo Bucci e Jonathan Todaro.

Domenica 1 ottobre, sante messe alle ore 7-9.30-11 (con panegirico); alle ore 16, processione per le vie del paese; alle ore 17.30 santo rosario e alle ore 18 santa messa. Alle ore 21, concerto in piazza della banda musicale “Città di Montescaglioso” diretta dal m. Rocco Lacanfora; alle ore 22, nei pressi della zona industriale, spettacolo pirotecnico della ditta F.lli D’Oronzo di Guagnano-Lecce.

Il complesso bandistico “Armonia” di San Marzano nelle due giornate effettuerà il giro del paese.

Luminarie saranno allestite in piazza e nelle vie principali a cura della ditta Star Luce.

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Popolo in festa

Ai Tamburi si celebrano gli Angeli Custodi

29 Set 2023

di Angelo Diofano

Lunedì 2 il quartiere Tamburi festeggia gli Angeli Custodi, a cura della parrocchia che ne porta il nome e guidata da don Alessandro Argentiero. La chiesa dei Santi Angeli Custodi ha una storia relativamente breve. Fu inaugurata nel 1961 da mons. Guglielmo Motolese che aveva individuato tale parrocchia come centro di sviluppo del quartiere Tamburi che si sarebbe dovuto realizzare proprio in prossimità. La chiesa sarebbe dovuta sorgere dove attualmente vi è il campetto di calcio, affiancata dal teatro-auditorium. Tutto il progetto, purtroppo, fu ridimensionato anche e soprattutto per l’avvento della grande industria siderurgica che provocò il trasferimento di molti abitanti  al quartiere Paolo VI.

Recentemente la chiesa è stata interessata da interventi di valorizzazione degli interni.

Domenica 1, sante messe saranno celebrate alle ore 8.30-10 (con affidamento dei bambini agli Angeli Custodi e benedizione degli zaini)-17 (anticipata per l’ingresso dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero).

Lunedì 2, sante messe si terranno alle ore 8.30-10-17.30. A quest’ultima seguirà la processione per le vie del quartiere con la nuova statua in cartapesta, giunta domenica scorsa, accompagnata dalla banda musicale “Città di Crispiano”. Al rientro,  nel campo sportivo, spettacolo di fuochi artificiali della ditta “Il Pirotecnico” di Taranto ed esibizione, nel giardino parrocchiale, della scuola di ballo “Dance with me” di Annalisa Potenza. I dintorni della chiesa saranno illuminati a festa dalla ditta Memmola di Francavilla Fontana.

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Lavoro

I lavoratori fermano l’ex Ilva per un giorno: sul futuro nubi sempre più nere

28 Set 2023

di Silvano Trevisani

L’Ilva sta vivendo forse la sua fase più drammatica. Anche se un in inquietante silenzio si registra a tutti i livelli. Lo sciopero che blocca gli impianti per tutta la giornata del 28 vuole essere un grido d’allarme. Soprattutto dopo l’incontro fallimentare di ieri 27 settembre, nel quale il governo ha di fatto dichiarato il cambiamento di rotta: non assumerà più la maggioranza dell’azienda come aveva stabilito. Il dietrofront ormai è una regola per il governo: nei mesi scorsi aveva cancellato dal Pnrr il finanziamento per la decarbonizzazione dello stabilimento, segnando un’altra condanna nei confronti dell’Ilva e dei lavoratori. Oggi sostiene di voler riprendere la trattativa con Mittal, il colosso indiano che ha avuto a quattro soldi uno stabilimento per il quale non ha mai mostrato interesse, in alcun modo, e con quale non è in atto alcuna trattativa.

La delegazione del governo, per altro composta per metà da pugliesi, il ministro Fitto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mantovano, assieme al ministro dello Sviluppo Urso e al ministro del Lavoro Calderone, non è stata in grado di fornire risposte sul futuro dell’azienda e del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, a parole dichiarato strategico.

Ai sindacati Urso ha detto che non c’è nessun nuovo accordo con ArcelorMittal, azionista di maggioranza col 62 per cento di AdI, Acciaieri d’Italia e che si sta tentando di negoziarlo, ma senza nessuna certezza. E questo anche perché bisogna confrontarsi con l’Europa circa sull’uso dei fondi per la riconversione dell’ex Ilva (Fondo sviluppo e coesione, RepowerEu e Just Transition Fund), anche dopo il ritiro della decarbonizzazione dal Pnrr. Ma quel che più conta è che da Mittal sinora non è arrivato alcun segnale di voler investire per il rilancio della fabbrica.

Dulcis in fundo, Infine, Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d’Italia, designato da Draghi, ma ha fatto presente al governo che il suo mandato è a disposizione in qualsiasi momento.

La situazione disastrosa degli impiani

Che le prospettive siano tutt’altro che rose lo sottolineano soprattutto i sindacati secondo i quali “Il sito è ormai privo dei requisiti minimi per garantire una vita dignitosa ai lavoratori sugli impianti produttivi, dove l’assenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie compromette la stessa salvaguardia delle vite umane che ci lavorano. Tutto questo nonostante i copiosi finanziamenti pubblici ricevuti solo qualche mese fa che, a sentire gli annunci, sarebbero serviti ad avviare il rilancio dello stabilimento, il pagamento delle fatture scadute e il completamento delle opere di ambientalizzazione (obiettivi puntualmente falliti)”

La giornata di oggi, nella quale i sindacati hanno incrociato le braccia realizzando vari presìdi, non è stata scelta a caso dai sindacati che spiegano: “Acciaierie d’Italia ha organizzato presso lo stabilimento di Taranto l’evento Steel Commitment 2023, un incontro commerciale con i clienti da tenere all’interno del sito, pubblicizzandolo attraverso importanti testate nazionali, come se la crescita commerciale dipendesse da questi eventi e non da una gestione totalmente diversa dell’azienda”.

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Popolo in festa

Carosino in festa per San Biagio

28 Set 2023

di Angelo Diofano

Dopo la processione a cavallo dalla campagna, come segno di ringraziamento per il raccolto della vendemmia, svoltasi domenica scorsa, entrano nel vivo a Carosino i festeggiamenti patronali in onore di San Biagio.

Il prossimo appuntamento è per giovedì 28 settembre in chiesa madre alle ore 19 con la terza edizione di “Cantate a San Biagio”, rassegna di cori parrocchiali dedicata alla memoria di don Mimino Quaranta. Dopo i saluti del parroco don Filippo Urso, del sindaco Onofrio Di Cillo e di Davide Roselli, a nome del comitato festa, si esibiranno le seguenti corali: Iubilate Deo della parrocchia Maria SS.ma di Fragagnano, San Giorgio della parrocchia Santa Maria del Popolo di San Giorgio Jonico, Regina Pacis della parrocchia Maria SS.ma Assunta di Faggiano, Santa Maria delle Grazie della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Carosino. Franco Manigrasso curerà la direzione artistica della serata, che sarà presentata da Vittoria Dettoli.

Durante il concerto ci sarà la premiazione dei concorsi rivolti all’istituto comprensivo Aldo Moro di Carosino denominati “San Biagio in rime” e San Biagio arte e colori.

Venerdì 29 alle ore 20.45 sul piazzale della chiesa andrà in scena “Io sono Biagio”, scritto e diretto da Davide Roselli, a cura di CarusTeatro. Lo spettacolo ripercorrerà la vita del santo di Sebaste in un’esperienza tra la storia di allora e quella del teatro in un connubio di emozioni e riflessioni. Luci, musiche e costumi caratterizzeranno uno spettacolo che lascerà il pubblico col fiato sospeso fino alle ultime battute. 

La giornata di sabato 30, prenderà il via in piazza V. Emanuele, alle ore 10, con una mattinata dedicata ai bambini con zucchero filato, giochi, palloncini e mascotte a cura di “Giulia e Lucia Animazione”. Alle ore 17.30 si svolgerà la benedizione delle cantine cui seguirà, alle ore 18.30, la santa messa. Alle ore 19, in piazza, ci sarà l’esibizione della “Luant Dance”. Al termine, uscita del simulacro con il giro per le vie del centro storico. Al rientro, alle ore 21, nella piazza rallegrata dalle luinarie della ditta Memmola di Francavilla Fontana, spettacolo di musiche tradizionali “Babilonia”, con Antonio Castrignanò & Taranta Sound.

Domenica 1 ottobre, festa di San Biagio, alle ore 8 santa messa e alle ore 8.30 giro per le vie del paese della banda “Città di Francavilla Fontana”; alle ore 10, in Comune, accoglienza delle rappresentanze della comunità di Maratea (Potenza) e corteo verso il castello D’Ayala Valva per i saluti e lo scambio istituzionale; alle ore 11.45 solenne processione per le vie del paese con il simulacro di San Biagio accompagnato da quello della Beata Vergine del Rosario; alle ore 18.30 la santa messa e successivamente concerto della banda “Città di Francavilla Fontana” diretta dal m. Ermir Krantja, con gran finale alle ore 21.15 all’insegna dell’esecuzione del “Bolero” di Ravel accompagnato dall’esibizione dell’”Etoile Forum per danzatori”. Alle ore 21.30, in zona piazza San Biagio, avrà luogo lo spettacolo pirotecnico della ditta Itria Fireworks di Martina Franca.

Gran finale in piazza alle ore 21.45 con il complesso “Banana’s Republiq” e l’estrazione della lotteria di San Biagio.

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Ecclesia

Grande successo del Festival francescano a Bologna. Card. Zuppi: “Abbiamo visto una Chiesa in uscita”

Cinquantamila le presenze dell’edizione di quest’anno. Nel 2024, il tema riguarderà ‘Le ferite che aprono alla fraternità’

foto Roberto Zanni
28 Set 2023

Ci sono stati i sogni. Quelli dei tanti giovani che hanno partecipato al Festival Francescano, dal 21 al 24 settembre scorsi a Bologna, nel pubblico e come ospiti: Cecilia Sala, Giovanni Mori e Tommaso Stanzani solo per citarne alcuni.

Ci sono state le regole. Norme che devono essere declinate come giustizia sociale, come hanno spiegato Gherardo Colombo e Roberto Mancini; norme che invocano disubbedienza se si trasformano in scuse de-responsabilizzanti, come ha teorizzato il filosofo Frédéric Gros.

C’è stata la vita. Quella dei migranti che sbarcano in Italia, di chi subisce violenza, dei poveri, degli “ultimi”, al centro degli incontri con Annalena Benini, mons. Giovanni Checchinato, Michela Marzano, Romano Prodi, Vittorio Lingiardi, fra Marcello Longhi. Soprattutto, c’è stata la vita di san Francesco e il suo insegnamento, anocra così attuale dopo ben ottocento anni.

Il Festival dedicato al Santo di Assisi ha raggiunto quest’anno le 50mila presenze. Tra le iniziative più partecipate, ci sono state certamente le conferenze, come quelle di Éric-Emmanuel Schmitt, Paolo Crepet, Alberto Melloni e Lidia Maggi; i caffè, arrichiti da parole e sorrisi, offerti allo stand dedicato; migliaia di bambini nell’area allestita con i giochi “di una volta” e dello Zecchino d’Oro.
Molto sentita la messa domenicale (rigorosamente in piazza!) celebrata dal cardinal Zuppi, che è stato molto presente alla manifestazione e ha commentato: “Il Festival Francescano compie quindici anni: non è ancora maggiorenne ma è un adolescente di buone speranze! Sono stati giorni di gioia, incontro e letizia nella semplicità, in piena regola francescana. Elementi, questi, importanti per il cammino sinodale che stiamo intraprendendo. Con il Festival abbiamo visto una Chiesa in uscita: rimaniamo in uscita!”.
Le conclusioni di questa celebrazione sono state affidate a Valentina Giunchedi, presidente del Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, che organizza il Festival. “Vorrei ricordare una frase che è stata ripetuta più volte in questi giorni: “Il sogno diventa vita soltanto se lo condividi” – ha detto Giunchedi – Un motto, questo, che abbiamo messo in pratica con il coraggio e la semplicità di permettere di lasciarci interrogare da diverse situazioni che incontriamo nella nostra vita. Spesso infatti, rimaniamo inermi, senza il coraggio di evolvere… Ecco, il nostro sogno è che questo tempo passato insieme possa aver contribuito a donare entusiasmo al futuro. Come Famiglia francescana, è stato un onore fare da tramite per i tanti incontri avvenuti in questi giorni. Il ringraziamento va al cardinal Zuppi, alla diocesi e a questa splendida città che ci accoglie, a coloro che hanno partecipato a vario titolo, ai volontari, ai collaboratori, ai frati alle suore e ai laici francescani che credono nel festival tutti i giorni dell’anno”.
Annunci importanti anche sul Festival 2024, che si terrà sempre a Bologna, dal 26 al 29 settembre. Ricorreranno gli Ottocento anni delle Stimmate di Francesco, pertanto il tema che sarà approfondito, sempre con riferimento all’attualità, riguarderà le ferite che si aprono ma anche le ferite che aprono alla conoscenza di sé e alla fraternità.

Il Festival francescano continua sui canali social: in particolare, tra pochi giorni sul canale Youtube si troveranno le registrazioni delle conferenze.
Festival francescano è organizzato dal Movimento francescano dell’Emilia-Romagna, con il patrocinio e in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna nell’ambito di Bologna estate, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, della Fondazione del Monte, della Chiesa di Bologna, della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei.

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