Fragagnano rende omaggio al gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa
Sabato sera, 2 settembre, alle ore 20, Fragagnano renderà omaggio alla figura del gen. Carlo Alberto dalla Chiesa, in occasione del 41° anniversario dell’attentato, avvenuto il 3 settembre del 1982. Ai Giardini Carducci Agustini Dell’Antoglietta, sarà infatti proposta l’interpretazione, in forma recitata, di “Memo e il generale”, il testo di Cristiano Gatti, ispirato all’evento, a cura della Proloco Fragagnano con il gruppo di lettura Ipazia della biblioteca N.D. Elena Dell’Antoglietta, sotto la regia di Alfredo Traversa.
“È un’opera che affascina e forse va contro corrente – dichiara Traversa – Si cercano e si dibatte sui valori da perseguire nella vita, quelli non legati al contingente. Può un ragazzo comprendere e sentire sue le vicissitudini accadute ad un adulto di nome Carlo Alberto Dalla Chiesa? È possibile capire come la mafia sia soprattutto un modo di vivere ben preciso che può annidarsi anche nelle istituzioni e tra persone lontane, a prima vista, da un mondo fatto di lupare ed assassinii? Quanto amore e passione verso gli altri può esserci in un lavoro come quello del carabiniere? Quanto amore e passione verso gli altri bisogna avere nella vita per essere sempre testimoni di umanità?”.
“Memo e il generale” racconta un’Italia fatta di contrasti, è, infatti, l’estate della vittoria dei Mondiali in Spagna. Mentre l’Italia vive la sua stagione di travolgente euforia, due storie lontane s’intrecciano casualmente nella vita e nei pensieri di un giovane professore di montagna. Proprio in quel periodo, il protagonista sta seguendo con passione civile e coinvolgimento morale la disperata missione del generale Dalla Chiesa in Sicilia. Nel frattempo, sta cercando di convincere Memo, l’alunno dall’intelligenza viva e aperta, a non abbandonare gli studi, come gli viene richiesto dal padre e dai costumi secolari della sua terra. L’insegnante, ormai prossimo alla pensione, rivive il singolare incrocio che anni prima si creò tra i fatti della grande cronaca e le scelte nel suo mondo piccolo, tra il leggendario Generale e l’adolescente Memo, tra una vita spesa bene e una vita ancora tutta da costruire. Nella certezza che un filo invisibile e sottile, ma più forte della barbarie e del cinismo, le ha legate indissolubilmente per sempre.
“Ricordare la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa – ha dichiarato Nunzia Digiacomo, presidente della Proloco – significa non lasciar cadere nell’oblio ciò che è accaduto; anzi, la morte di Dalla Chiesa dev’essere per tutti noi e soprattutto per le giovani generazioni come un monito per rafforzare quei valori di giustizia, libertà e democrazia per i quali egli si è battuto, affinché facciamo proprio il suo insegnamento”.
Alla serata porteranno i saluti istituzionali il sindaco, Giuseppe Fischetti e l’assessore alla cultura, Lucia Traetta.