Mercoledì 13 in San Domenico, “Stoc ddo’”, il monologo di una mamma che non arretra davanti alla mafia
La rappresentazione nell’ambito del premio ‘Cuore di donna 2023’, che sarà conferito alla dott.ssa Pina Antonella Montanaro
In occasione della consegna del premio ‘Cuore di donna 2023’, che sarà conferito dalla confraternita SS.Addolorata-San Domenico alla dott.ssa Pina Antonella Montanaro, procuratore della Repubblica al Tribunale di Taranto, mercoledì 13 alle ore 20.15 in largo San Martino (alle spalle della chiesa di San Domenico), andrà in scena il monologo “Stoc ddo’ – io sto qua” di Sara Bevilacqua, tratto dalla storia vera di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio del 2001 durante un regolamento di conti tra clan rivali che si contendevano il traffico di stupefacenti.
L’iniziativa si svolge nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata.
Vi si narra di una mamma, Lella, la cui esistenza muta radicalmente direzione dalla sera della tragica morte del figlioletto. Giorno dopo giorno, la donna, straziata dal dolore, reclama giustizia nei confronti dei clan malavitosi, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio. Ripete in continuazione “Io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: ‘Stoc ddò!’”.
Da dove Lella trae la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose, dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con il figlio Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari vecchia, il cui sorriso scioglieva veleni e dolori, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire: nemmeno la morte.
Lo spettacolo si rivolge a quanti sono sedotti dalle logiche del malaffare, soprattutto ai ragazzi che potrebbero cadere nell’inganno dei facili guadagni, in qualunque città soffocata da disoccupazione, precariato e emigrazione, e alle mamme, colluse e pavide, che di fronte alla mafia chiudono gli occhi e lasciano i figli in balia del crimine, con la prospettiva della galera o della morte.
L’interpretazione e la regia sono della stessa Sara Bevilacqua, con l’allestimento drammaturgico affidato a Osvaldo Capraro e il disegno delle luci a Paolo Mongelli; l’organizzazione è di Daniele Guarini.
Al Festival “Le Voci dell’Anima 2022” di Rimini, “Stoc ddo’ – io sto qua” ha conseguito il premio sezione Teatro, il premio della critica e quello di “Voce dell’Anima 2022”, quest’ultimo con la seguente motivazione: “Potente, drammatico ma mai pesante, lo spettacolo riesce e smuovere le coscienze grazie a una grande storia, un grande professionista che la fa vivere e un’atmosfera che incornicia alla perfezione un capolavoro”.