Giovedì 14 settembre a Taranto il forum dei dottori commercialisti con la Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili
Situazione, prospettive e welfare sono alcuni degli argomenti che saranno dibattuti nel corso del convegno: “La cassa incontra gli iscritti”, organizzato dall’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Taranto e della cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, che si terrà giovedì 14 settembre all’hotel Salina, in via Mediterraneo 1, dalle ore 9 alle ore 13.
A relazionare i massimi vertici della cassa (presidente Pagliuca, vice presidente Rosignoli e consigliere Santomauro), introdotti dal presidente dell’ordine tarantino Vizzarro e dal delegato di Taranto Chiarelli. “Siamo contenti di ospitare quest’evento – afferma il presidente Odcec Taranto dott. Francesco Vizzarro – promosso insieme alla cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili che con il presidente Pagliuca ha profuso enormi sforzi negli ultimi anni per la categoria attraverso interventi mirati che hanno consentito ai loro iscritti di ottenere benefici che si sono tradotti in interventi di welfare. E in un periodo non certo facile come quello che il territorio sta vivendo, tutto ciò rappresenta segnali assolutamente positivi”.
Tra gli argomenti dibattuti anche quelli legati alle contingenze del territorio. “Mi auguro che la vertenza ex Ilva volga al termine prima possibile – continua – poiché l’incertezza produce altra incertezza paralizzando le attività industriali ed economiche ad essa legate. In quest’ottica guardiamo con interesse a tutti gli sviluppi legati al Pnnr affinché tali strumenti possano incidere in maniera sostanziale e di supporto ad un territorio che fino ad oggi ha sofferto troppo. Ma il raggiungimento di obiettivi legati allo sviluppo del benessere passa attraverso la coesione tra le forze sociali. È questa la direzione da seguire. Sempre e solo nell’interesse della collettività”.
Sugli strumenti per rilanciare l’economia al Sud si sofferma Luigi Pagliuca (numero uno della Cnpr): “Come professionisti siamo pronti a dare il nostro contributo per favorire l’attuazione in concreto sui territori delle misure adottate dal governo per il rilancio dell’economia. La scelta di una Zes unica per il Mezzogiorno è sicuramente una proposta interessante che potrebbe dare una accelerazione determinante all’economia di queste regioni, a partire proprio dalla Puglia, puntando su regimi fiscali agevolati e riduzione della burocrazia. Auspico che su questi punti l’esecutivo ascolti i suggerimenti dei commercialisti che, in virtù del loro rapporto privilegiato con le imprese, conoscono perfettamente dove hanno fallito le precedenti politiche relative al sistema Zes e come correggere ciò che non ha funzionato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Guido Rosignoli (vicepresidente dell’ente pensionistico dei ragionieri e degli esperti contabili): “Con la Zes unica le nuove imprese e quelle già esistenti, che avviano un’attività economica o investimenti, possono usufruire di procedure semplificate e regimi procedimentali speciali e il nostro compito è quello di assisterle nel miglior modo possibile, con competenza e innovatività, affinché il maggior numero di aziende possibili possa cogliere questa occasione”.
Per Fedele Santomauro (consigliere d’amministrazione della Cnpr): “bisogna puntare sui professionisti per superare le tante barriere che si frappongono tra le misure previste dal Pnnr e la possibilità di trasformare in progetti concreti queste risorse. Siamo a disposizione per offrire supporto non solo ai nostri clienti ma soprattutto agli enti pubblici che si trovano in difficoltà in fase di progettazione, gestione delle risorse e rendicontazione. Passaggi fondamentali per avere l’ok dall’Europa”.
Nicola Chiarelli (delegato della Cnpr di Taranto) sottolinea come “questi momenti di confronto siano indispensabili per la crescita dell’intera categoria offrendo numerosi spunti perché i commercialisti riescano a rispondere alle nuove esigenze dei mercati che puntano sempre più su innovazione e professionalità. Gli strumenti normativi senza attuatori capaci rischiano di rimanere incagliati nelle maglie della burocrazia”.
Il convegno è accreditato ai fini della formazione professionale continua.