Festa dell’Addolorata: premiati i confratelli più anziani e gli studenti meritevoli
Nel corso dei solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata organizzati dalla confraternita dell’Addolorata-San Domenico, si è svolta lunedì sera nella chiesa di San Domenico Maggiore la cerimonia di consegna di riconoscimenti ai confratelli e alle consorelle più anziani. Per i cinquant’anni di iscrizione, sono stati premiati i confratelli Felice Buonomo, Giuseppe D’Alba, Pietro Grotta, Vincenzo Muolo, Luigi Palma, mons. Franco Semeraro e le consorelle Antonia Di Mattia e Cosima Fanelli.
Questi, infine, i confratelli che hanno raggiunto i settant’anni di iscrizione: Antonio Cicala, Giovanni Giorgi e Vincenzo Musciacchio.
Durante la serata sono state conferite borse di studio agli studenti più meritevoli: Alessia Di Fabio e Francesco Di Stani (per le medie inferiori); Federica Vecchi e Cristina Maria Riondino (per le medie superiori).
La premiazione è stata effettuata dal padre spirituale, mons. Emanuele Ferro, e dal priore della confraternita, Giancarlo Roberti.
La cerimonia è stata allietata dalla Grande Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci che ha eseguito i seguenti brani: A Tubo (marcia sinfonica, di Ernesto Abbate); La Vergine degli Angeli da “La Forza del destino” (di Giuseppe Verdi); Ave Maria (di Charles Gounod); Ave Maria (di Giuseppe Gregucci); Ave Maria da ”La Cavalleria Rusticana” (di Pietro Mascagni); Ave Maria (di Franz Schubert); “Invocazione alla Madonna “ (di Pietro Mascagni).
La serata è stata presentata a Marina Luzzi.
Il prossimo appuntamento dei festeggiamenti è per mercoledì 13 alle ore 20.15 nel centro San Gaetano per il conferimento del premio “Cuore di donna 2023” alla dott.ssa Pina Antonella Montanaro, procuratore della Repubblica al Tribunale dei minorenni di Taranto; nel corso della serata si terrà la rappresentazione del monologo “Stoc ddo’ – io sto qua” di Sara Bevilacqua, tratto dalla storia vera di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio del 2001 durante un regolamento di conti tra clan rivali che si contendevano il traffico di stupefacenti.