A Carosino la reliquia di Sant’Alfonso Maria de Liguori
Prosegue nelle parrocchie della diocesi la peregrinatio della reliquia di Sant’Alfonso Maria de Liguori, fondatore dei redentoristi, vescovo e dottore della chiesa, che questa domenica, 17 settembre, farà tappa a Carosino, nella chiesa madre: occasione speciale di grazia per conoscere e riscoprire questo grande santo.
L’appuntamento è alle ore 17.45 per la solenne accoglienza; a seguire, il santo rosario e la supplica al santo. Alle ore 18.30 ci sarà la santa messa celebrata dal parroco don Filippo Urso, al termine, benedizione e bacio della reliquia, proveniente dalla casa natale del Santo in Marianella (Napoli).
Nato a Napoli il 27 settembre 1696, Sant’Alfonso si dedicò alla stesura di numerose opere ascetiche, dogmatiche, morali ed apologetiche, tra cui la “Theologia moralis“e “La pratica del confessore”; fu anche compositore di molte canzoni in italiano e in napoletano, tra cui il celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”, scritto e musicato durante una sua missione a Nola, derivato da “Quanno nascette Ninno”, composta con testo in napoletano durante la sua permanenza a Deliceto (in provincia di Foggia) nel convento della Consolazione.
Nel 1762 papa Clemente XIII lo volle, contro la sua volontà, vescovo della diocesi di Sant’Agata de’ Goti.
Durante la terribile carestia che colpì nel gennaio 1764 il Regno di Napoli, egli riuscì a limitare le sofferenze della popolazione del suo territorio. Si attivò, assieme ai governatori locali, ai sacerdoti della città e della diocesi, per accendere mutui e calmierare il prezzo del pane arrivato alle stelle, rilanciando l’economia bloccata per quasi due anni.
Morì a Nocera dei Pagani il primo agosto 1787 a 90 anni, proprio come aveva profetizzato San Francesco de Geronimo. Fu beatificato il 15 settembre 1816 da papa Pio VII e canonizzato il 26 maggio 1839 da papa Gregorio XVI.
Papa Pio IX lo proclamò dottore della Chiesa nel 1871 a soli 84 anni dalla morte, mentre Pio XII nel 1950 gli conferì il titolo di “Celeste patrono di tutti i confessori e moralisti”.