Mons. Giuseppe Ancora: Il beato transito di San Pio e l’attualità del suo messaggio
In molte parrocchie nella notte di venerdì 22 settembre sarà commemorato il beato transito di San Pio da Pietrelcina. La celebrazione sarà ancor più sentita e partecipata laddove sono presenti i gruppi di preghiera (una ventina in diocesi) ispirati al frate stimmatizzato vissuto a San Giovanni Rotondo. Ma cosa avrebbe da dire all’uomo d’oggi padre Pio? Secondo l’assistente spirituale dei gruppi di preghiera, mons. Giuseppe Ancora, che è anche parroco al Divino Amore di Martina Franca, il suo messaggio mantiene inalterate nel tempo validità e attualità che, in definitiva, è quello del Vangelo.
“Padre Pio esercitava il suo apostolato attraverso due braccia: la preghiera e la carità. Con la prima – spiega – s’immergeva profondamente nel mistero di Dio, alla cui Misericordia affidava ogni cosa e soprattutto i peccatori. Lo stimmatizzato attribuiva massima importanza alla preghiera, nella certezza che l’Onnipotente lo ascoltava e lo esaudiva. Purtroppo oggi l’uomo non vi si accosta come dovrebbe, forse perché assillato da tante preoccupazioni, su tutte la crisi economica e la guerra. Ma è proprio con la preghiera che si ottiene l’aiuto di Dio, donandoci soprattutto quella pace, nella società e nel cuore, che inutilmente cerchiamo altrove”.
“L’altro braccio con cui padre Pio esercitava l’apostolato – continua – era quello della carità, che non passa mai… di moda. Egli l’attuava verso i poveri, con l’aiuto materiale, verso i peccatori, con il perdono derivante dalla Confessione, e verso gli ammalati, attraverso quella sua grande intuizione che è stata Casa Sollievo della Sofferenza”.
Nella parrocchia del Divino Amore mons. Giuseppe Ancora per venerdì sera, 22 settembre, ha approntato un nutrito programma. S’inizierà alle ore 21.30 con l’accoglienza e la venerazione delle reliquie di San Pio, consistenti in alcune garze intrise di sangue che il frate stimmatizzato poggiava sul costato; seguirà la lettura del verbale del beato transito, alla cui conclusione risuoneranno i rintocchi della campana: saranno 55, come gli anni trascorsi dalla sua morte, avvenuta nel 1968; alle ore 21.50 sarà proiettato il filmato della sua ultima messa; quindi, alle ore 22.15 ci sarà la recita del santo rosario e alle ore 22.30 mons. Ancora presiederà la celebrazione eucaristica.