La stagione artistica del teatro Tarentum
È stata presentata nei giorni scorsi la stagione artistica di prosa e musica 2023/2024 del teatro Tarentum, in via Regina Elena, con otto spettacoli di prosa e dieci appuntamenti con la musica. Il cartellone è un vero viaggio emozionale attraverso le radici della eredità culturale, le partecipazioni innovative e le molteplici sensibilità artistiche in grado di abbracciare generi e pubblici diversi.
«Il Tarentum – spiega il direttore artistico, il m° Dante Roberto – riprende la sua vocazione di luogo-soglia di promozione, confronto e dibattito culturale e si ripropone alla città con una veste rinnovata, con le radici ben salde nella storia, ma con lo sguardo proteso al futuro. L’obiettivo è quello di fare di questo teatro un centro culturale cittadino, un incubatore d’idee e un produttore di contenuti attraverso una propria programmazione culturale e artistica, anche con la realizzazione di spettacoli che nascono dalla nostra scuola teatrale e in definitiva con l’approfondimento, attraverso la suggestione dell’arte, di tematiche che spaziano dalla cultura al sociale fino all’attualità. Ci piace pensare che il pubblico dei nostri tempi voglia riflettere e interrogarsi su taluni temi; così affronteremo la tematica della cultura del Mediterraneo (Turchia, Spagna, Italia del sud, ebraismo), di come le civiltà si evolvono e si trasformano».
Mons. Carmine Agresta, presidente dell’associazione auditorium teatro Tarentum aggiunge: «Il teatro, nelle sue varie espressioni artistiche, è luogo vivo di cultura, di incontro e di formazione, per questo abbiamo voluto inserirci nel solco delle offerte culturali di Taranto non per essere concorrenti, ma complementari in un ventaglio di proposte che punta a corrispondere le attese di ogni pubblico. Siamo convinti che l’emancipazione e la crescita di una comunità passi attraverso i luoghi di cultura, che non sono mai pochi, e si candidano a fucine di pensiero, di idee e di bellezza. Questo vuole essere il nostro teatro».
Il Tarentum da quest’anno è anche luogo di formazione d’eccellenza grazie all’istituzione della scuola di teatro, che si avvale del contributo di artisti di altissimo profilo. L’offerta formativa è variegata sulla base dell’età dei destinatari. Il primo percorso di studi s’intitola “Out” ed è per “giovani” aspiranti cantanti, attori, danzatori e performers che si affacciano allo studio professionistico o amatoriale, delle arti e discipline performative dello spettacolo. È un metodo ideato dalla “triple” musical theatre performer Serena Ottardo, da vent’anni attiva anche nel campo della didattica per ragazzi e adulti. Sono previsti, inoltre, corsi rivolti agli adolescenti e ai bambini della scuola primaria.
Questo il cartellone:
Prosa
Aprono la stagione del teatro Tarentum, il 14 ottobre, due fuoriclasse della comicità made in Puglia, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, con lo spettacolo “Tutto il mondo è un palcoscenico”, dove si indaga con ironia e leggerezza sul nostro quotidiano.
Il 27 ottobre sarà la volta de “La storia di Sahmeran”: ispirandosi a un’antica leggenda popolare turca, si narral’amore tra la regina dei serpenti, metà donna e metà serpente, Şahmeran, e un bellissimo ragazzo. Gli eventi condurranno lei a una tragica fine e lui a una carriera di medico e guaritore. Serra Yilmaz, attrice turca che dà voce alla narrazione, si alterna e si sovrappone al pianoforte di Francesco Libetta, in una riflessione crudele e profonda sul tema della fiducia nell’altro, sulle responsabilità del caso e sul sacrificio.
Il 9 dicembre va in scena “Manco fossi Laura Chiatti”, una irriverente commedia che ripercorre le tragicomiche disavventure di una ragazza che insegue il proprio sogno di calcare le assi del palcoscenico, coltivando un oggettivo talento, mentre si scontra con un caleidoscopio di bizzarri caratteri, colleghi ed eventi. Protagonista, l’eclettica Danila Stalteri, che ne è anche l’autrice.
Sul palcoscenico del “Tarentum” il 12 aprile approda Roberto D’Alessandro che cura anche l’adattamento teatrale e la regia dello spettacolo di teatro-canzone “Terroni, la vera storia dell’unità d’Italia”. Dalle cronache locali delle battaglie fra piemontesi e borbonici attraverso 160 anni di verità taciute, la ‘controstoria’ dell’Unità d’Italia spiega le reali ragioni della questione meridionale in uno spettacolo tratto dal saggio di Pino Aprile.
Il 20 aprile va in scena “Shakespeare in Wine”, nato nel 2011 da un’idea di Annabella Calabrese con l’intento di riavvicinare il grande pubblico ai classici di William Shakespeare attraverso un’interazione diretta con gli spettatori e una messa in scena immersiva e informale.
Conferenze e spettacolo
Per il ciclo “Cultura territorio”, tre conferenze spettacolo su temi di rilevanza storica e sociale. Un format innovativo in cui le brevi conferenze intrecciano momenti di recitazione o intermezzi musicali.
S’inizia il 15 dicembre con “L’inizio e la fine delle civiltà” di e con Igor Sibaldi. Di origine russa, filologo, poi narratore, per Sibaldi «La civiltà occidentale formatasi da metà Settecento, che andava dall’Alaska all’Australia, tra qualche mese non ci sarà più».
Il 12 gennaio, appuntamento di forte impatto e di pungente critica con “Dimenticare Manzoni” a cura di Trifone Gargano: un ripensamento complessivo sull’intellettuale Manzoni, sul suo romanzo, sulle scelte linguistiche, sulla sua ideologia e su tanto altro ancora.
Infine il 24 maggio Pino Aprile presenterà e discuterà “Il nuovo Terroni”, la versione definitiva di “Terroni”, il saggio più venduto negli ultimi dieci anni che ha riscritto la storia d’Italia, entrando di prepotenza nel dibattito storico, sociale e civile, portando alla luce una serie di fatti che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente lettura del Meridionalismo.
Musica
Il cartellone musicale prende il via l’11 novembre con Manuela Villa che con la sua band proporrà canzoni italiane e napoletane, senza tralasciare di omaggiare i brani che hanno fatto conoscere il padre Claudio nel mondo.
Il 25 novembre le musiche di Chopin, Schumann e Rachmaninoff saranno eseguite nel concerto “Suono Romantico”di uno dei più importanti violoncellisti italiani, Enrico Bronzi, in duo con il giovane pianista di fama internazionale Leonardo Colafelice.
“Crociera sul Danubio” è il recital a 4 voci e pianoforte che andrà in scena il 20 gennaio con la partecipazione di Fabrizio Macciantelli, Antonella De Gasperi, Paola Sanguinetti, Domingo Stasi, Dante Roberto.
“Le memorie di Shlom” è l’omaggio per voce e con 5 musicisti di musica sefardita e ashkenazita che Shanah Tovah ha voluto rendere alla storia di Shalmo Venezia, deportato a Auschwitz-Birkenau, in scena il 27 gennaio, Giornata della Memoria.
Giammarco Casani al clarinetto e Sara Lacarbonara al pianoforte si esibiranno il 4 febbraio, mentre il 18 febbraio sarà la volta del recital lirico con il mezzosoprano Isabel De Paoli e, a seguire, il 3 marzo, la giovane coreana Hielim Kim in un concerto pianistico.
Maria Mazzotta, una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea con “Amoreamaro”, sarà in scena il 17 marzo, in un concerto per voce e fisarmonica, per un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore.
Il 6 aprile spettacolo con Simone Sello e la sua chitarra in “The Storyteller- band”.
Il 4 maggio la stagione musicale si concluderà sulle note della frenetica pizzica con “I Tamburellisti di Torrepaduli”, tra i più amati ed apprezzati gruppi della tradizione pugliese.