Belve da addomesticare nella nuova tv italiana: il ritorno di Francesca Fagnani
Altro che belva: può andare fiera del suo percorso e dell’esperienza maturata, frutto di anni di gavetta fatta sotto l’egida di maestri del giornalismo come Michele Santoro e Giovanni Minoli; ma se potesse tornare indietro, c’è un errore che non ricommetterebbe, a riprova della sua umanità e sensibilità. Gli errori, lo sappiamo, fanno parte della natura umana dentro il cammino esistenziale. Non si possono evitare ma l’importante è saper rimediare. Come sta facendo, Francesca Fagnani, mantenendo vivo il ricordo della mamma scomparsa da pochi anni: “Mi spiace non averle dato la centralità che meritava. Per questo ne parlo spesso, per darle lo spazio che non le ho dato quando era in vita”. Una scelta efficace. Perché l’unico modo di riportare in vita gli affetti più cari, e i personaggi della fantasia oltre a quelli della realtà, è parlarne. Ovvero sentirli e replicarli; assorbirli o masticarli, come farebbe una belva nel dialogo con la contemporaneità. Parlare e soprattutto far parlare è il mestiere della giornalista e conduttrice romana che sta per tornare sul piccolo schermo con “Belve”. Questa sera, martedì ventisei settembre (Rai 2, ore 21,20), il programma riparte.
Belve, seconda stagione
L’ultimo colpo messo a segno da Francesca Fagnani è Fabrizio Corona. Che appena tornato in libertà, sarà ospite della prima puntata. Gli altri ospiti saranno Stefano De Martino e Arisa. Il più atteso dal pubblico del prime time è certamente l’ex re dei paparazzi e imprenditore, personaggio controverso quanto affascinante, al quale la figura del giornalista deve pur dare spazio e voce: se fosse ancora in vita, Francesca Fagnani, che si è già occupata coraggiosamente di mafia (per il suo lavoro ha ricevuto le minacce dei Casamonica), intervisterebbe anche Matteo Messina Denaro. Lo farebbe usando le sue domande secche e scomode senza alcun timore. Senza comunicare il disprezzo che suscita chi è stato condannato dalla giustizia italiana per decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido – le vere belve sono quegli individui che offendono pure la natura animale.
Il nuovo che avanza
I nuovi palinsesti della Rai contengono conferme e novità. Tra i volti noti, Francesca Fagnani è già riuscita nell’impresa di intercettare il pubblico giovane attraverso Tik Tok: il processo di formazione della nuova televisione italiana passa anche attraverso la riconferma del suo programma. Un ritorno motivato dal successo delle scorse edizioni. Belve è un prodotto di qualità che sa affrontare le questioni più importanti legate all’attualità. Nei giusti toni, senza appesantire o tediare, in modo da attirare i telespettatori di ogni fascia d’età. Un format smart che smonta il pregiudizio per il quale velocità e buona informazione non possono stare insieme. La conduttrice, che quest’anno abbiamo apprezzato al Festival della canzone italiana, è chiamata a dare il proprio contributo nel tentativo di modernizzare il mondo della tv italiana. Perché possa riuscirci, la televisione e mamma Rai, bisognerebbe vincere la diffidenza verso le società esterne e collaborare, ha dichiarato la stessa Francesca Fagnani. L’obiettivo sia stimolare la curiosità del telespettatore italiano verso i programmi di approfondimento sociale, politico o culturale, laddove si fa anche informazione. Tenendo conto che quest’ultima ormai viaggia e si scioglie rapidamente lungo i binari infuocati del web o dei social.