La Madonna della Pace e San Michele: festeggiamenti al quartiere Paolo VI
Nella parrocchia di Santa Maria del Galeso, al quartiere Paolo VI, dal 28 al 30 settembre si festeggiano la Madonna della Pace e San Michele Arcangelo.
“Papa Francesco – dice il parroco don Salvatore Magazzino – ogni giorno ci invita fortemente a pregare per la pace e per costruire dialoghi. E noi in questi giorni chiederemo l’intercessione proprio della Madonna della Pace perché, in questo periodo particolarmente tormentato, abbia a cessare ogni conflitto e pregheremo l‘Arcangelo Michele perché, ripete il Santo Padre, possa sconfiggere il Male”
I festeggiamenti inizieranno giovedì 28 alle ore 20 in chiesa con il concerto-meditazione “Maria, capolavoro di Dio” che sarà eseguito dal coro “I Giullari di Dio”, della parrocchia del Carmine di Grottaglie. I canti saranno intervallati da meditazioni tratte dall’opera di mons. Tonino Bello “Maria donna dei nostri giorni”.
Venerdì 29, alle ore 20, in cortile, la corale tarantina “Falanto Chorus”, diretta dal maestro Nicola Luzzi, eseguirà il concerto “In nome di donna”, con moderni arrangiamenti di noti brani sul tema della donna.
Infine sabato 30, alle ore 17, ci sarà la recita dei Vespri cui seguirà la processione con la Madonna della Pace e San Michele e la partecipazione della confraternita di Santa Maria della Pace. Questo l’itinerario: piazza Di Vittorio, corso Buozzi, viale del Lavoro, viale dell’Industria, plesso I Maggio, via Sommovigo, rientro in chiesa.
Alle ore 19, santa messa e alle ore 20 momento di festa in cortile.
Presterà servizio la banda musicale “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci.
La statua era venerata nella chiesa della Madonna della Pace che si affacciava sulla Marina, con grandiosi festeggiamenti che si svolgevano l’ultima domenica di agosto. A seguito del “piccone fascista” nel 1934, l’immagine dapprima fu portata nella vicina chiesa dello Spirito Santo (anche questa abbattuta), poi in San Giuseppe e quindi nella cappella della Regina Pacis, a Porta Napoli. Il 28 agosto del 1943 gli aerei alleati bombardarono il quartiere provocando decine di morti; La statua fu estratta dalle macerie della chiesa miracolosamente indenne, con soltanto una piccolissima scheggia sull’occhio sinistro, ancora visibile a testimonianza di quella tragedia. Il simulacro fu poi ospitato dai salesiani e poi al Carmine. Nel ’45 l’arcivescovo mons. Bernardi pose la prima pietra alla discesa Vasto per la nuova chiesa della Madonna della Pace e nell’attesa la statua fu trasferita in cattedrale. Poi il sacerdote incaricato, un salesiano, non volle più saperne della realizzazione e quell’area fu ceduta al Comune, in cambio degli spazi per l’oratorio sulla Marina. Quindi la statua fu portata, nell’ordine, nelle chiese di San Giuseppe, San Gaetano, Sant’Agostino e, finalmente, nel ’95, in Santa Maria del Galeso da dove a fine settembre esce in processione.