Jannik Sinner, l’appetito vien mangiando
No, non si sconfiggono per caso, e in successione rapida, due grandi tennisti come Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz. Serve la testa oltre al talento innato. Qualità che Jannik Sinner ha: l’altoatesino che nei giorni scorsi ha eguagliato Adriano Panatta raggiungendo il quarto posto nel ranking Atp, è riuscito a battere quei due temibili avversari mettendo le mani sul China Open 2023. Ha chiuso alla grande la stagione con due vittorie straordinarie.
La resa di Carlito su Sinner
Nella semifinale di martedì scorso vinta con Carlos Alcaraz, pur non essendo in condizioni di salute ottimali, Sinner confermava di possedere un gran bagaglio tecnico, e variegato sbarazzandosi in due set del forte avversario: dalle accelerazioni in lungolinea alle discese a rete, alle risposte fulminanti sulle prime di servizio, i suoi colpi hanno spiazzato Carlito, che è andato incontro a momenti di nervosismo e cali di tensione durante l’incontro giocato. Ha brekkato quattro volte l’ex numero uno del mondo – lasciandolo a zero, nel primo set, la seconda volta.
Medvedev, lo sconfitto
In finale Sinner non ha accusato la stanchezza dopo la vittoria su Alcaraz. Anzi, si è superato: il russo, che non ha sbagliato una battuta nel primo set, sino al tiebreak, si è dovuto arrendere alla crescita dell’azzurro nello stesso fondamentale. Con scambi intensi, anche prolungati, i due hanno dato spettacolo. Sinner ha avuto sangue freddo nei momenti chiave e meritato il successo finale. È stato capace di rivoluzionare il suo tennis, per adattarsi al suo avversario: per avere la meglio, finalmente, su chi lo aveva sconfitto sei volte, con manifesta superiorità. Il coraggio poi è un’altra dote che ha dimostrato sul campo giocando all’attacco e con personalità.
Sinner campione di umiltà
“Sentivo di essere pronto per il match di oggi, ho lavorato tanto”, ha detto il tennista italiano nel post gara. Medvedev è stato la sua bestia nera che non riusciva a domare mai. Così, “quando batti un giocatore contro cui non hai vinto mai, è sempre speciale”. L’atleta dimostra di essere maturo sul campo e non soltanto. Perché predica umiltà: “So che devo migliorare ancora tante cose: vedremo in futuro, ma il lavoro da fare è molto”. Più che scalare altre tre posizioni in classifica, diventando il numero uno del mondo, gli deve interessare vincere i trofei più importanti. Intanto ha dimostrato di saper battere qualsiasi avversario. Così, anche Novak Djokovic, l’ultimo mostro sacro, è avvisato.
Il gran finale
I prossimi obiettivi di Sinner sono le Finals a Malaga e la maglia azzurra. Ovvero Torino e la Coppa Davis. Per ottenere la qualificazione matematica alle Finals, all’azzurro basterà vincere una partita al Master di Shanghai. La stagione sta per terminare – le ATP Finals di Torino, dal 14 al 21 novembre, rappresenta l’ultimo atto. Altre sono all’orizzonte; e il nono titolo in carriera appena conquistato non può che rappresentare l’antipasto del tennista di 22 anni, il quale diventerà numero uno del mondo. Parola del presidente della Federazione italiana tennis e padel Angelo Binaghi.